ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05395

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 461 del 23/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 23/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 23/02/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/02/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05395
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Martedì 23 febbraio 2021, seduta n. 461

   COLLETTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   in seguito a informazioni pubblicate sugli organi di stampa si è appresa la notizia che il giudice dell'udienza preliminare del tribunale dell'Aquila ha dichiarato prescritto il procedimento penale relativo all'inchiesta della procura della Repubblica, denominata «Caligola» e risalente al 2011, che ha visto coinvolti nomi «eccellenti», tra cui politici, dirigenti regionali e imprenditori, alcuni dei quali finiti per mesi agli arresti domiciliari, con l'accusa di associazione a delinquere, corruzione, soppressione di atti e rivelazione del segreto d'ufficio nell'ambito di commesse e appalti della regione Abruzzo;

   secondo la procura, che nel luglio del 2013 aveva chiesto il rinvio a giudizio, gli indagati avrebbero organizzato una presunta «associazione per delinquere», accusa principale caduta in seguito, per «condizionare» l'affidamento delle commesse pubbliche in cambio di contropartite economiche sotto forma di consulenze e di assunzioni clientelari;

   nel 2015 è avvenuto il primo rinvio a giudizio sfociato poi nel processo che ha portato, dopo dieci anni, alla dichiarazione di prescrizione per gravi ipotesi di reato, da parte del giudice per le indagini preliminari;

   la dichiarazione di prescrizione è ora arrivata, dunque, in sede di udienza preliminare in quella che è stata considerata da difensori e imputati «la prima vera udienza», visto che le altre praticamente avevano fatto registrare un nulla di fatto, oppure non si erano svolte, nonostante la celebrazione di 11 udienze preliminari e poi una decina relative al processo, prima che il tribunale dell'Aquila disponesse l'annullamento del rinvio a giudizio per la nullità degli atti e dei capi di imputazione emessi fino a quel momento, con conseguente regressione del procedimento, ordinando di ricominciare da capo l'attività di indagine; si tratta di una decisione determinatasi a seguito di un'eccezione presentata dalla difesa sulla errata notifica della citazione a giudizio, al quale il giudice ha risposto bocciando tutti gli atti, anche quelli di indagine e quindi dell'accusa;

   suscita grande preoccupazione e solleva forti dubbi l'andamento complessivo di un processo durato così a lungo che, tra atti dichiarati nulli e una serie di rinvii, ha visto chiudersi con la prescrizione l'inchiesta contro la presunta «cricca abruzzese», che coinvolse personaggi «eccellenti» della politica, dell'imprenditoria e della dirigenza regionale –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se intenda promuovere iniziative di competenza, a tutela del pubblico interesse al buon funzionamento della giustizia e a garanzia del principio costituzionale del giusto processo e della sua «ragionevole durata», valutando altresì se sussistano i presupposti per l'avvio di iniziative ispettive, considerata la gravità della vicenda suesposta e la situazione del sistema giustizia.
(5-05395)