ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05331

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 457 del 26/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 26/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 26/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05331
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Martedì 26 gennaio 2021, seduta n. 457

   GEMMATO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si evince da alcune sue dichiarazioni, pare che il Vice Ministro della salute abbia manifestato apprezzamento nei confronti degli odontoiatri e dei farmacisti che hanno messo a disposizione la loro professionalità nonché le strutture nelle quali operano al fine di poter contribuire alla campagna vaccinale anti COVID-19;

   la recente legge di bilancio n. 178 del 30 dicembre 2020, ha disposto, al comma 471 dell'articolo 1 e in via sperimentale per l'anno 2021, la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico sotto la supervisione di medici assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato;

   il comma 459, invece, prevede che i medici specializzandi a partire dal primo anno di corso della scuola di specializzazione sono chiamati a concorrere allo svolgimento dell'attività di profilassi vaccinale per la popolazione; il comma 460, poi, dispone l'avvio di una richiesta di manifestazione di interesse riservata a laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali nonché a infermieri e assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini professionali disponibili a partecipare al piano di somministrazione dei vaccini anti Sars-CoV-2;

   appare evidente, dunque, che la sottesa ratio delle predette norme è non solo quella di ampliare i punti sul territorio nazionale nei quali sarà possibile somministrare i vaccini, ma anche quella di aumentare il numero dei professionisti sanitari abilitati all'esercizio dell'inoculazione del farmaco;

   a seguito della manifestazione di disponibilità degli odontoiatri, su base volontaria, dunque, e con l'approvazione di una nuova norma, si potrebbe non solo consentire di ampliare il numero delle strutture nelle quali poter somministrare i vaccini integrandole con gli studi professionali degli odontoiatri presenti su tutto il territorio ma anche aumentare il numero dei sanitari, abilitando gli odontoiatri all'esercizio dell'inoculazione del farmaco;

   peraltro, appare utile evidenziare che le caratteristiche delle strutture nelle quali operano gli odontoiatri si prestano allo scopo, poiché risultano già adeguate all'esercizio di una professione sanitaria in quanto conformi alla normativa vigente in materia e alla relativa autorizzazione sanitaria regionale rilasciata a seguito di accertamento dei requisiti organizzativi, strutturali, tecnologici, igienici e sanitari della struttura stessa;

   risulta utile evidenziare ancora che gli odontoiatri sono già abilitati all'inoculazione di determinati farmaci in specifici distretti del corpo umano ovvero degli anestetici locali. Questi sanitari, quindi, potrebbero, a seguito di approvazione di una norma che ne consenta l'esercizio della prestazione, essere attivamente coinvolti nella campagna vaccinale anti Covid-19 –:

   se il Governo intenda adottare le iniziative di competenza al fine di garantire a tutti i cittadini, e in tempi rapidi, il livello di prevenzione collettiva previsto dai livelli essenziali di assistenza tramite la prestazione relativa alla somministrazione del vaccino anti COVID-19, in particolar modo assicurando la somministrazione del vaccino anche negli studi odontoiatrici nonché consentendo agli odontoiatri di inoculare il farmaco, così da consentire agli stessi di contribuire in maniera determinante alla campagna vaccinale prevista dal piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da Sars-CoV-2.
(5-05331)