ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05284

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 453 del 18/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: ALBANO LUCIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 12/01/2021
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 13/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/01/2021
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05284
presentato da
ALBANO Lucia
testo di
Lunedì 18 gennaio 2021, seduta n. 453

   ALBANO, CARETTA e OSNATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in considerazione del gravoso impatto operativo che l'amministrazione doganale nazionale ha subito dal 1° gennaio 2021 a seguito della definitiva implementazione della Brexit, con l'uscita del Regno Unito dall'Unione doganale e il conseguente incremento atteso del 20 per cento delle operazioni di import-export dichiarate ai competenti uffici con i conseguenti controlli documentali e visite merci da svolgersi immediatamente da parte dei funzionari preposti, si ribadisce quanto già richiesto nel 2019 con l'interrogazione n. 5-01954, presentata alla Camera dal gruppo di Fratelli d'Italia, sul depauperamento della struttura organizzativa doganale nell'intero Paese e nelle Marche in particolare derivante dall'introduzione della nuova organizzazione doganale prevista dalla legge di bilancio 2018;

   tale riforma istituiva 218 P.o.e.r. (posizioni organizzative di elevata responsabilità) in luogo delle 117 P.o.t. (posizioni organizzative temporanee) previgenti creando 2 ordini di problemi;

   anzitutto, in ben 22 uffici di 4° livello, in tutto il territorio nazionale, tali posizioni sono totalmente assenti e quindi il Governo dovrebbe chiarire se intenda ripristinarle per fare fronte anche all'incremento di attività operativa derivante dalla Brexit;

   In secondo luogo, non essendo più previsto – come in precedenza per le P.o.t. – che le attuali P.o.e.r. venissero istituite solo nelle sedi ove mancasse un dirigente in servizio e coperte ad interim, si è generato il paradosso che numerosi uffici ove è presente un dirigente in sede sia fornito anche di P.o.e.r., mentre, ad esempio, un ufficio retto ad interim come quello di Civitanova Marche – di rilevante importanza per il distretto manifatturiero delle Marche centromeridionali – risulti privo di P.o.e.r. con la conseguenza di depotenziare ulteriormente la struttura doganale sul territorio marchigiano già carente nella sede cruciale di Ancona;

   si rimarca, inoltre, come la distribuzione di tali P.o.e.r. risulti fortemente sbilanciata a favore delle strutture organizzative centrali ed interregionali, a scapito degli uffici operativi, provocando in tal modo diversi risultati paradossali, come quelli generati ad esempio nella direzione interregionale di Bologna dove, a fronte di 14 posizioni organizzative doganali previste, ben 13 sono localizzate in Emilia-Romagna e solo 1 nelle Marche –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per garantire un adeguato servizio della struttura doganale delle Marche.
(5-05284)