ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05213

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 444 del 22/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: OCCHIONERO GIUSEPPINA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 21/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO delegato in data 21/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05213
presentato da
OCCHIONERO Giuseppina
testo di
Martedì 22 dicembre 2020, seduta n. 444

   OCCHIONERO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   lungo l'antica via Francigena, nel borgo di Radicofani (provincia di Siena), venne edificata nel corso del Cinquecento la cosiddetta «Osteria Grossa», per volere del Granduca Ferdinando I de’ Medici. I lavori di costruzione iniziarono intorno al 1584, seguendo il progetto dell'architetto granducale Bernardo Buontalenti;

   l'edificio, collocato in un sito Unesco, è ricco di storia e di elevatissimo pregio artistico. Si tratta di una grande struttura, la cui facciata presenta un duplice loggiato di sei arcate, l'uno sul piano stradale e l'altro al piano superiore. Si compone di quattro piani. Al piano semi interrato si trovano le enormi cantine, al piano terra le stalle, i saloni d'ingresso con le cucine, le sale da pranzo, la dogana cinquecentesca e le stanze delle guardie. Salendo al piano primo, due grandi saloni, uno dei quali si affaccia sul grande loggiato, l'appartamento dei gestori, la cappella regia della S.S. Annunziata e le camere principali. Al piano secondo si trovano due saloni, stanze adibite alla servitù e camere per l'ospitalità più semplice;

   l'enorme edificio fu usato come stazione di posta e per il cambio cavalli fino alla fine dell'Ottocento, quando divenne dimora privata della famiglia Bologna;

   già nelle descrizioni dei contemporanei, la cosiddetta «Osteria Grossa» era però molto di più, configurandosi quale luogo di ricezione di ospiti e viaggiatori di alto lignaggio; il Carandini, a metà degli anni ‘60 del XX secolo, la definisce «il primo albergo d'Italia»;

   in questo edificio hanno soggiornato alcuni dei personaggi storici più importanti dell'epoca: i Papi Pio VI e Pio VII, i Granduchi Ferdinando I, Cosimo II, Leopoldo II, Mozart in viaggio per Roma, lo scrittore Thomas Gray, l'imperatore Giuseppe II d'Austria, William Beckford, il gran maresciallo svedese Axel Von Fersen, Giacomo Casanova, il marchese De Sade, Stendhal, François René de Chateaubriand, John Ruskin, Charles Dickens ed altri;

   attualmente però la struttura è in totale abbandono ed in questi giorni è caduto anche un muro di recinzione perimetrale; tale situazione è, a ogni evidenza, inammissibile, considerato il valore storico-culturale e il pregio artistico –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare in misura adeguata la tutela e la valorizzazione della cosiddetta Osteria Grossa di Radicofani.
(5-05213)