ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 443 del 18/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05202
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Venerdì 18 dicembre 2020, seduta n. 443

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in Tibet, la situazione della libertà religiosa, della persecuzione politica sistematica e dell'assimilazione culturale forzata della popolazione tibetana autoctona è venuta nei decenni sempre più deteriorandosi;

   il genocidio che il regime comunista cinese ha avviato da decenni in Tibet e da diversi anni in Xinjiang si è intensificato e accelerato con la pandemia. Nel Coronavirus Pechino ha trovato l'occasione e l'arma perfetta, non solo per le sue mire di dominio geopolitico nel mondo, ma anche per cercare di rendere ancora più micidiale la sua disinformazione, la sua propaganda, l'eradicazione di ogni lingua, cultura, religione, ed etnia nel territorio cinese che non corrisponda alle caratteristiche della razza Han;

   un recente rapporto del ricercatore indipendente Adrian Zenz dimostra che – con il pretesto di alleviare la povertà in Tibet – la Cina costringa migliaia di tibetani al lavoro forzato attraverso un sistema militarizzato;

   il finto sistema di formazione professionale sarebbe funzionale per sopprimere la cultura tibetana e impedire la pratica della religione tibetana. Il sistema, inoltre, obbliga i tibetani a cedere le loro terre e mandrie a società gestite dal Governo, per trasformare i pastori e i contadini tibetani in lavoratori forzati;

   alla militarizzazione dell'intera regione, con più di mezzo milione di soldati cinesi che la occupano in permanenza da molti anni, si è aggiunta la recente durissima campagna di militarizzazione dei campi di lavoro in Tibet che rinchiudono molte centinaia di migliaia di tibetani;

   il progetto «in stile militare» per il Tibet, comprende l'indottrinamento forzato e sistemi di sorveglianza intrusiva. I lavoratori trasferiti vengono assegnati a mansioni a bassa retribuzione nella costruzione di strade, in miniere e in lavori più duri;

   in Tibet, il Partito Comunista Cinese usa l'espressione «formazione professionale» esattamente come nello Xinjiang. Come nello Xinjiang, l'obiettivo del Pcc sarebbe la riforma della presunta «arretratezza di pensiero» dei tibetani e la loro «tradizionale pigrizia»;

   questa propaganda comunista rivela apertamente il «genocidio culturale», argomento centrale del Rapporto Zenz sulla Cina, che fa della lotta per la libertà culturale nello Xinjiang, nel Tibet e nella Mongolia meridionale, una causa unica;

   nello Xinjiang, in Tibet e nella Mongolia interna, le cosiddette «regioni autonome», la lingua, la cultura e la religione di chi non è Han sono annientate: ricorrendo su larga scala a detenzione di massa, esecuzioni extragiudiziali e stupro sistematico, le sterilizzazioni forzate delle donne. Non si tratta più di un genocidio «culturale»;

   il Pcc ha internato più di un milione di musulmani dello Xinjiang macchiandosi di un orribile genocidio culturale ed etnico contro il popolo uiguro. Demolisce i templi buddhisti e taoisti, così come le chiese e le croci, confisca e brucia copie della Bibbia e altera persino le Scritture, cacciando i missionari stranieri e arrestando i cristiani. Il Partito ha portato a termine numerose operazioni speciali che hanno avuto per bersaglio la Chiesa di Dio Onnipotente e ha arrestato più di un milione di cristiani;

   il genocidio viene nascosto nel linguaggio del Pcc sotto la definizione «politiche etniche di seconda generazione». Con ciò, persino le misure che consentivano una protezione limitata alle lingue e culture minzu devono ora scomparire –:

   se il Governo intenda proporre, nelle opportune sedi europee, sanzioni contro i responsabili delle violazioni dei diritti umani e la richiesta di vietare l'importazione di componenti e di beni prodotti dal lavoro forzato in Tibet e in Xinjiang.
(5-05202)