Legislatura: 18Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Primo firmatario: BITONCI MASSIMO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 17/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CENTEMERO GIULIO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 CANTALAMESSA GIANLUCA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 CAVANDOLI LAURA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 COVOLO SILVIA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 GERARDI FRANCESCA LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 PAGANO ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020 TARANTINO LEONARDO LEGA - SALVINI PREMIER 17/12/2020
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/12/2020
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/12/2020
BITONCI, CENTEMERO, CANTALAMESSA, CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, GUSMEROLI, ALESSANDRO PAGANO e TARANTINO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
destano non poche preoccupazioni per le piccole e medie imprese, le partite Iva e le famiglie in generale, le nuove regole europee sui depositi bancari;
dal prossimo 1° gennaio 2020 sembra non siano più ammessi neanche piccoli sconfinamenti sui conti correnti, con la conseguenza che gli addebiti automatici non saranno più consentiti se i titolari non avranno sufficiente liquidità disponibile sui propri conti;
ciò è la conseguenza dell'entrata in vigore delle nuove norme dettate dall'Eba – European Banking Authority – l'Autorità bancaria europea, le quali impongono anche alla banca, dopo tre mesi di mancati pagamenti da soli 100 euro ciascuno, di segnalare il cliente «in rosso» alla Centrale rischi e di classificare tutta la sua esposizione come «crediti malati»;
a lanciare l'allarme è stata Unimpresa, che ha posto l'attenzione sul pericolo di un improvviso stop a tutta una serie di pagamenti, sottolineando la criticità «per molti artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e anche per molte famiglie, di non poter più usufruire di quelle piccole forme di flessibilità che, specie in questa fase così critica a causa degli effetti economici della pandemia Covid-19, sono fondamentali per far fronte ai pagamenti di utenze o altri adempimenti, come gli stipendi e i contributi previdenziali, le rate di finanziamenti e mutui»;
indubbiamente, si corre il rischio di una fortissima stretta al credito, quale inevitabile conseguenza della segnalazione di cattivo pagatore alla Centrale rischi, proprio in un momento in cui la crisi economica derivante dall'emergenza epidemiologica da Covid-19 richiederebbe regole meno severe;
a parere degli interroganti è impensabile che un privato, una partita Iva o un'azienda possa venire segnalata alla Centrale rischi della Banca d'Italia per sconfinamenti di entità limitata, quasi irrisori; si tratterebbe di strangolare l'economia, specie nell'attuale fase pandemica, dal momento che la classificazione di un'impresa in stato di default, anche in relazione ad un solo finanziamento, comporta il passaggio in default di tutte le esposizioni nei confronti della banca, con probabili ripercussioni negative anche su altre imprese ad essa economicamente collegate ed esposte nei confronti del medesimo intermediario finanziario –:
se e quali iniziative di competenza intenda adottare il Governo al fine di scongiurare i rischi esposti in premessa e sostenere famiglie, aziende e partite Iva nell'accesso al credito, in specie nella fase di ripresa economica post pandemia e, in particolare, se non intenda promuovere, per quanto di competenza, la possibilità di innalzare adeguatamente le soglie di segnalazione per i conti correnti in rosso proprio nell'ottica di evitare un ulteriore aggravio dell'attuale situazione economica di molte famiglie, partite Iva ed imprese italiane.
(5-05197)