ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 15/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05158
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   FREGOLENT. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nelle ultime settimane si stanno intensificando gli attacchi dei manifestanti No-Tav al cantiere di Chiomonte nella zona della Val di Susa (in Piemonte) dove sono attualmente in corso i lavori della Torino-Lione. Soltanto poche settimane fa, nel mese di settembre 2020, un agente della Digos di Torino era rimasto ferito ed altri due contusi, nel corso degli scontri;

   domenica 6 dicembre 2020 una settantina di attivisti, secondo i media in gran parte del centro sociale «Askatasuna» (quindi già protagonisti di ripetuti simili atti di violenza), hanno assalito il cantiere con sassi e bastoni per essere successivamente allontanati dalle forze dell'ordine presenti a difesa del cantiere stesso;

   soltanto pochi giorni dopo, il 14 dicembre 2020, un gruppo di 250 attivisti No-Tav incappucciati ha lanciato bombe carta e petardi contro i reparti mobili delle forze dell'ordine causando il ferimento di due agenti. Il gruppo di teppisti fa parte delle centinaia di manifestanti in cammino sui sentieri di montagna dopo essere partiti dal raduno al campo sportivo di Giaglione (Torino);

   appare evidente come, al di là del diritto legittimo di dissentire pacificamente contro la realizzazione della Torino-Lione, molto frequentemente le manifestazioni No-Tav si trasformino in veri e propri atti terroristici violenti contro i cantieri, le forze dell'ordine e quindi lo Stato;

   si tratta peraltro di azioni di violenza spesso prevedibili ed ampiamente annunciate: le manifestazioni infatti, come riportano anche i media, sono convocate ed annunciate apertamente anche dai membri stessi del centro sociale «Askatasuna». Gli atti di violenza poi, come quelli del 14 dicembre, sono state anche pubblicamente rivendicati: «Quella di oggi – riporta un comunicato No-Tav – è stata una grande giornata di lotta che evidenzia la vitalità del Movimento e rappresenta il costo politico dell'operazione scellerata messa in atto da Governo, Telt e questura di Torino»;

   è inoltre tutto da verificare, in questo contesto, la legalità degli assembramenti dei manifestanti No-Tav in relazione alle attuali restrizioni vigenti per contrastare la pandemia da Coronavirus;

   è quindi opportuno, per evitare nuovi scontri e potenziali atti terroristici, che il Governo prenda adeguate misure, senza militarizzare il territorio ma per garantire comunque la sicurezza pubblica, il corretto avanzamento dei cantieri Tav e l'incolumità stessa delle forze dell'ordine impegnate nello svolgimento delle loro mansioni;

   è quindi opportuno, per evitare nuovi scontri e potenziali atti terroristici, che il Governo prenda adeguate misure, senza militarizzare il territorio ma per garantire comunque la sicurezza pubblica, il corretto avanzamento dei cantieri Tav e l'incolumità stessa delle forze dell'ordine impegnate nello svolgimento delle loro mansioni –:

   se intenda assumere, in relazione a quanto espresso in premessa, iniziative urgenti e straordinarie al fine di evitare altri pericolosi assalti nei confronti dei cantieri Tav e delle forze dell'ordine impegnate nel loro presidio.
(5-05158)