ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05156

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 15/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05156
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la vicenda dei pescherecci di Mazara del Vallo, sequestrati dopo la visita del Ministro interrogato a Tripoli senza motivazione da oltre cento giorni, assume caratteri ancora più grotteschi rispetto all'evoluzione delle vicende nello scacchiere;

   mentre i nostri pescatori restano in detenzione nonostante quelli che all'interrogante appaiono gli inconcludenti sforzi diplomatici, la Turchia è riuscita a risolvere in soli 6 giorni una vicenda analoga;

   il cargo «Mabouka» era stato fermato sabato 5 dicembre 2020 al largo di Derna, con il tutto il suo equipaggio fra cui 7 marinai turchi. Prontamente e senza indugio, Ankara aveva avvertito i capi della «Libyan national Army», la milizia di Bengasi, che «chiunque prende di mira gli interessi turchi in Libia diventa lui stesso un obiettivo legittimo per la nostra ritorsione»;

   dopo soli sei giorni di riflessione, il generale Haftar ha saggiamente optato per la liberazione dei sette marinai turchi che erano a bordo;

   l'annuncio è stato dato direttamente dal portavoce militare di Haftar, il generale Ahmed al Mismari, che ha detto che la nave ha pagato una multa per aver violato le acque libiche;

   martedì notte 8 dicembre 2020, per alcune ore, si era temuto che una ritorsione turca fosse iniziata, quando alcuni caccia o droni turchi hanno operato per alcune ore nell'area di Jufra e Sirte, dove passa la linea del fronte fra le forze del Governo di Tripoli appoggiate dalla Turchia e quelle di Haftar, sostenute da Russia ed Emirati Arabi Uniti;

   viene legittimamente da pensare che la vicenda si sarebbe potuta risolvere mediante il rapido intervento della Marina militare italiana, al centro di una vicenda dai confini incerti sotto i profili della responsabilità sull'ordine di non intervenire;

   l'episodio dimostra secondo l'interrogante, ancora una volta, come l'Italia non abbia più una politica militare e internazionale di alto livello nel Mediterraneo, declassata di fatto a potenza di second'ordine a partire dagli interventi militari francesi del 2011;

   a giudizio dell'interrogante, dalla differenza della risposta data da Haftar tra Erdogan e il Ministro interrogato quest'ultimo dovrebbe trarre la conclusione di tutta la sua inadeguatezza e dimettersi immediatamente con le più contrite scuse ai familiari dei 18 pescatori di Mazara ingiustamente detenuti –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della tempestiva liberazione dei marinai turchi e quali siano gli intendimenti del Governo in merito a ulteriori iniziative da intraprendere per la liberazione dei pescatori di Mazara.
(5-05156)