ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05052

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 430 del 20/11/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/07434
Firmatari
Primo firmatario: DE TOMA MASSIMILIANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILVESTRI RACHELE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/11/2020
ZENNARO ANTONIO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 19/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05052
presentato da
DE TOMA Massimiliano
testo di
Venerdì 20 novembre 2020, seduta n. 430

   DE TOMA, RACHELE SILVESTRI e ZENNARO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   le persone con disabilità o i pazienti affetti da patologie invalidanti ed ingravescenti, quali ad esempio la Sla, le patologie oncologiche, quelle reumatologiche o caratterizzate da cronicità anche gravi, necessitano di una presa in carico da parte del sistema sanitario, capace di garantire la continuità assistenziale, anche domiciliare e terapeutica, per evitare esiti irreversibili di malattia o l'aggravamento delle condizioni di disabilità;

   per le patologie cronicizzate, per la diagnosi e il follow-up sono richiesti normalmente diversi accessi specialistici, ambienti dedicati sia per gli esami di secondo livello sia per i trattamenti che hanno necessità di stretto monitoraggio, da parte di medici specialisti, durante la loro somministrazione;

   l'attuale emergenza sanitaria per il contrasto della pandemia Sars-CoV-2, ha richiesto un sacrificio per tutti i pazienti, sla, oncologici, reumatologici e non, che, tuttavia, diventa oggi molto gravoso sia per la natura stessa delle eventuali condizioni di disabilità che delle patologie, molte delle quali rare e ultraspecialistiche, sia per la derivazione internistica della specialità che vede i professionisti spesso inseriti in strutture non autonome, ma afferenti a dipartimenti internistici oggi impegnati in prima linea nel contrasto alla pandemia;

   in particolare, la progressiva chiusura degli ambulatori, dei day hospital e day service, se non di interi reparti anche di reumatologia e di medicina, con conseguente e diretto impatto sul numero delle visite disponibili, nonché l'annullamento degli appuntamenti per le terapie e i controlli delle stesse, ha già comportato, e comporterà ancora più spesso, non solo una lesione del diritto alla salute del paziente ma anche l'implementarsi del rischio di errori nella diagnosi della patologia e, di conseguenza, nella cura dei malati con grave pregiudizio per la loro salute;

   il sistema sanitario è indubbiamente stressato dalla gestione dell'emergenza da Coronavirus, ma non può condurre alla negazione dei bisogni di continuità assistenziale e di interventi specialistici in regime di urgenza di milioni di altri malati, tra cui proprio i pazienti affetti da patologie oncologiche, reumatologiche o da malattie rare, nonché le persone con disabilità grave che devono poter contare, invece, su accessi preferenziali e protetti, tali da garantire loro cure sicure nonché la disponibilità continuativa di medici specialisti competenti all'interno delle unità territoriali;

   l'attuale situazione di emergenza sanitaria richiederebbe che siano rafforzati i servizi sanitari di prossimità, l'accesso e la consegna a domicilio di farmaci necessari ai vari piani terapeutici ma anche il ripristino dei presidi ambulatoriali e dei reparti specialistici reumatologici per la gestione delle urgenze per garantire la continuità assistenziale attraverso la somministrazione delle terapie ospedaliere non differibili allo scopo di assicurare la stabilizzazione e la remissione di malattia;

   nel contempo, alle persone con disabilità grave, nonché a quelle affette anche da patologie oncologiche, reumatologiche e croniche deve essere garantito un servizio di trasporto pubblico accessibile e dedicato tale che sia garantita loro la massima sicurezza per evitare i rischi di contagio da Sars-CoV-2 –:

   se e quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato – ed in caso contrario per quali motivi – al fine di garantire la continuità assistenziale, anche domiciliare e terapeutica, per evitare esiti irreversibili delle patologie oncologiche, reumatologiche o caratterizzate da cronicità anche gravi o l'aggravamento delle condizioni di disabilità e per assicurare, nella gestione dell'emergenza sanitaria da Sars-CoV-2, il diritto alla salute di milioni di altri malati cronici nonché il rispetto dell'articolo 25 della Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18.
(5-05052)