ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05049

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 18/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
19/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2020
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2020
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 19/11/2020
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2020

SVOLTO IL 19/11/2020

CONCLUSO IL 19/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05049
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   FORMENTINI, BILLI, COIN, COMENCINI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, PICCHI, RIBOLLA e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'East-Med è il progetto di un gasdotto che dovrebbe permettere il trasporto di ingenti risorse di gas dal Mediterraneo orientale verso l'Europa e preludere al consolidamento delle relazioni tra gli Stati che vi parteciperanno;

   il progetto di conduttura vede coinvolti Israele, Grecia, Cipro e Italia e prevede una lunghezza di quasi duemila chilometri, con una capacità di base – che potrebbe potenzialmente raddoppiare – di 10 miliardi di metri cubi l'anno;

   il punto di partenza sarà vicino alla costa meridionale di Cipro, poi passerà per Creta, in seguito proseguirà sul territorio greco e, infine, tramite il futuro gasdotto Poseidon, giungerà a Otranto;

   prima dello scoppio della pandemia da Sars-CoV-2, il 21 dicembre 2018, in una conferenza stampa congiunta, i Primi ministri di Grecia, Cipro e Israele avevano manifestato il reciproco accordo e la ferma intenzione di portare avanti il progetto, mentre manca tuttora una presa di posizione ufficiale italiana al riguardo –:

   quali siano le intenzioni del Governo in relazione alla partecipazione alla realizzazione di un progetto di elevata valenza strategica e geopolitica come quello dell'EastMed.
(5-05049)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-05049

  Il gasdotto EastMed (di cui sono promotori Edison, controllata dalla francese EDF, e la greca DEPA) mira a convogliare il gas dal Levante (bacini di Israele) verso Creta e la terraferma greca. Nel gennaio 2020, Israele, Grecia e Cipro hanno sottoscritto un Accordo intergovernativo di collaborazione per la realizzazione del gasdotto, negoziato a livello tecnico anche dall'Italia.
  Il Governo italiano ritiene, infatti, che il progetto del gasdotto EastMed (che al momento è previsto terminare in Grecia) possa contribuire alla diversificazione dell'approvvigionamento energetico europeo ed è per questo che si è impegnato affinché l'Unione europea ne confermasse l'inclusione nei Progetti di comune interesse anche per il biennio 2020-2021.
  Parallelamente, occorre ricordare che EASTMED è un'ipotesi di progetto di medio-lungo periodo, dai costi notevoli e dalle rimarchevoli sfide ingegneristiche e di sicurezza. Il gasdotto è infatti difficilmente realizzabile prima del 2025-27. Studi di pre-fattibilità stimano in almeno 6 miliardi di euro gli investimenti necessari, per una capacità di 10 miliardi di metri cubi l'anno. Una capacità equivalente quindi a quella del TAP, peraltro appena finalizzato con successo, che ha richiesto investimenti inferiori: per circa 4 miliardi di euro. EASTMED comporta un'infrastruttura di oltre 1900 km, di cui 1300 km in mare, a grandi profondità. E attraverserebbe aree rivendicate dalla Turchia a Cipro e Grecia, nonché zone che sono oggetto di negoziati tra Israele e Libano. Anche l'Autorità Palestinese, al momento della firma dell'intesa tra Grecia, Cipro e Israele, ha manifestato perplessità nell'ipotesi in cui l'opera possa sconfinare in aree ancora da delimitare con Israele.
  La sua realizzabilità e sostenibilità finanziaria (attraverso capitali privati) dipenderà inoltre dalla consistenza delle risorse energetiche del Levante, ancora da definire in base alle esplorazioni in corso, alcune delle quali sono sospese, come quelle al largo di Cipro.
  Il gasdotto va dunque considerato come una delle opzioni sul tavolo. Nonostante questi importanti caveat (tempistiche, costi, sfide ingegneristiche e di sicurezza), il Governo guarda con spirito di apertura alla sua possibile estensione verso l'Italia (attraverso gasdotti esistenti oppure nuovi), tenendo in primaria considerazione l'effettiva domanda addizionale di gas nel nostro Paese. Questa è destinata a raggiungere un tetto massimo nei prossimi anni, alla luce degli obiettivi di progressiva decarbonizzazione fissati a livello Unione europea e nel nostro Piano Nazionale Integrato per l'Energia ed il Clima.
  Con riferimento al quadro geopolitico regionale, le prospettive del progetto sono legate ai rapporti con la Turchia. La delimitazione dei confini marittimi dei Paesi del Mediterraneo Orientale e la più ampia questione di Cipro rappresentano infatti le problematiche, ancora irrisolte, alla base delle attività di interdizione svolte da Ankara nel tratto di mare che sarebbe attraversato dal gasdotto.
  Come noto, nell'assicurare piena solidarietà a Grecia e Cipro, l'Italia è tra i Paesi che, anche a livello UE, ritengono opportuno favorire un dialogo costruttivo con Ankara, proprio al fine di creare le basi politiche necessarie per lo sviluppo di importanti progetti infrastrutturali per lo sfruttamento energetico dell'area.
  In linea con questo approccio, desidero sottolineare come il Governo italiano ritenga importante la cooperazione all'interno del Forum del gas del Mediterraneo orientale, di cui siamo Paese fondatore insieme a Egitto, Giordania, Palestina, Grecia, Cipro e Israele. Nel presupposto che l'energia può e deve unire, piuttosto che dividere, il Forum consente di concordare forme di collaborazione volte a favorire l'utilizzo delle risorse energetiche a beneficio comune di tutti gli attori dell'area.

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