ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05037

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI E PER IL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05037
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   GRIPPA e BARBUTO. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. — Per sapere – premesso che:

   in Italia il Coronavirus ha innescato una «digitalizzazione forzata» della popolazione, avvicinando alla tecnologia anche quelle fasce sociali poco avvezze all'utilizzo di strumenti informatici. E se il forte aumento di consumi digitali è un dato positivo, l'aspetto negativo è che buona parte di questi consumi digitali audiovisivi sono avvenuti per vie illegali;

   in tal senso, si apprende dalla stampa che nella giornata del 10 novembre 2020 gli uomini del reparto speciale Nstpft della Guardia di finanza (Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche), in sinergia con un'aliquota di personale altamente specializzato appartenente al servizio di polizia postale e delle telecomunicazioni della polizia di Stato, nell'ambito del procedimento penale 11226/17 in essere presso la procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Napoli, avrebbero portato a termine una importante operazione di contrasto al fenomeno della pirateria audiovisiva attraverso la trasmissione non autorizzata su rete internet, la cosiddetta «IPTV» – Internet Protocol Television, denominata «The Perfect Storm»;

   la complessità dell'indagine e le preliminari attività hanno consentito il sequestro e l'oscuramento di oltre 5.500 risorse informatiche tra server di trasmissione, piattaforme di gestione, siti vetrina e siti di live streaming, oltre a 350 canali del servizio di messaggistica istantanea e broadcasting Telegram. Ai quali si sarebbero aggiunti ulteriori 350 siti vetrina e 370 canali Telegram sequestrati a seguito di ulteriori disposizioni della procura, che avrebbero di fatto azzerato ogni residua possibilità in capo all'organizzazione di riprodurre contenuti video in violazione delle norme poste a tutela del diritto d'autore. Le indagini sono state condotte mediante innovativi strumenti tecnologici tra i quali un sofisticato software di intelligenza artificiale per l'analisi dei big data;

   durante il webminar «Dopo il lockdown: ripartire insieme dalla legalità» organizzato di recente dalla Fapav (Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali) in collaborazione con Mia (mercato internazionale audiovisivo) sarebbero stato mostrato come durante il bimestre di quarantena si siano consumati 243 milioni di atti di pirateria, contro i 69 milioni che si consumavano in media in un bimestre normale del 2019, e come l'incidenza della pirateria sulla popolazione sia passata dal 37 per cento al 40 per cento. Sarebbe in crescita anche l'utilizzo delle Iptv Pirata, dal 10 per cento del 2019 si è passati al 19 per cento nel bimestre «nero» del 2020;

   tali dati sono a parere degli interroganti abbastanza preoccupanti e danneggiano in modo importante il settore. A sostegno di ciò, secondo l'ultimo rapporto Fapav/Ipsos, la visione illegale causa una perdita economica di 591 milioni di euro specificatamente per il settore audiovisivo che arriva a 11 miliardi di euro se si considera l'indotto, oltre alla perdita di 5.900 posti di lavoro;

   quanto descritto sarebbe riconducibile ad un vero e proprio fenomeno criminale, ramificato sul territorio nazionale e organizzato e connesso a livello internazionale, in cui uno dei più frequenti problemi che le autorità competenti si trovano ad affrontare, nelle fasi di indagine, è costituito dall'anonimato sul web, che rende più difficile individuare e localizzare i responsabili delle varie condotte criminali –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa se essi trovino riscontro e se non ritengano che la tutela dei contenuti audiovisivi sul web rappresenti una vera e propria battaglia culturale da svolgere anche e soprattutto sul piano della comunicazione;

   quali iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per rafforzare il quadro normativo di riferimento e gli strumenti di enforcement, che consentirebbero di creare le migliori condizioni per lo sviluppo di un mercato legale digitale realmente competitivo.
(5-05037)