ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05035

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: PAITA RAFFAELLA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 18/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSTAN MICHELA ITALIA VIVA 18/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 18/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05035
presentato da
PAITA Raffaella
testo di
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   PAITA e ROSTAN. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo la Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento Alimentare (Sisdca), sono circa 2 milioni solo in Italia le persone che soffrono di disturbi alimentari, con un aumento di circa 8500 casi l'anno;

   la prevalenza di casi di anoressia nervosa è di circa un caso ogni 2-300 persone (0,3-0,5 per cento di casi sulla popolazione femminile), mentre per le adolescenti e le giovani adulte i numeri aumentano drasticamente, con una prevalenza del 2 per cento. Per quanto riguarda la bulimia ne soffre circa il 4 per cento delle ragazze di età 15-25 anni e sono in aumento i casi in età precoci (intorno agli 8-9 anni) o tardivi (oltre i 40 anni) sia per bulimia che anoressia;

   9 donne su 100.000 si ammalano ogni anno di anoressia e 12 di bulimia e nel 95,9 per cento dei casi i disturbi del comportamento alimentare riguardano la popolazione femminile;

   tra gli uomini i nuovi casi ogni anno di anoressia sono 0,02-1,4 ogni 100.000 persone e i casi di bulimia sono circa 0,8; rappresentano in Italia il 5-10 per cento di tutti i casi di anoressia nervosa, il 10-15 per cento dei casi di bulimia nervosa e il 30-40 per cento dei casi di (Binge eating disorder);

   si è verificato un aumento della popolazione maschile tra coloro che soffrono dei suddetti disturbi tale che nel 2012 sono stati modificati i criteri diagnostici dell'anoressia, quali l'amenorrea (mancanza di mestruazioni) che non rappresenta un criterio di diagnosi della patologia nell'uomo;

   secondo la National Association of Anorexia Nervosa inoltre, gli uomini gay sono 7 volte più a rischio di soffrire di binge eating rispetto agli uomini eterosessuali e i transgender che soffrono di disturbi alimentari sono circa 4 volte tanto quelle cisgender;

   nell'attuale situazione di emergenza sanitaria, dovuta alla diffusione del virus Covid-19, i disturbi alimentari, come anoressia e bulimia, si sono esacerbati. Lo suggerisce uno studio pubblicato sull'International Journal of Eating Disorders condotto su oltre 1000 pazienti tra Olanda e Stati Uniti, mentre un altro lavoro sulla rivista Nature Reviews Endocrinology di esperti delle Università di Copenaghen e Aarhus University mostra che la sedentarietà derivante dalla quarantena può incrementare obesità;

   fondamentale è garantire la prevenzione dei disturbi dell'alimentazione cercando di intercettare questa patologia in tempo per fornire soluzioni efficaci per evitare, nei casi più gravi, la morte del malato;

   i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione sono un problema di sanità pubblica di crescente importanza per la loro diffusione e l'eziologia multifattoriale complessa, dal momento che mancano nei territori le strutture adeguate, quali i diurni e gli ambulatori, e si fa sempre più forte l'esigenza di comprendere la patologia da disturbi del comportamento alimentare nei livelli essenziali di assistenza (Lea);

   la carenza di strutture pubbliche e private convenzionate in Italia e i tempi di attesa lunghissimi per i ragazzi che soffrono di tali patologie, rappresentano un problema grave, mancando anche un supporto per i loro genitori che vengono lasciati soli ad affrontare il disagio dei loro figli;

   affinché le persone affette da disturbi alimentari non siano più invisibili è importante, in previsione di un ritorno alla regolarità delle attività assistenziali, un aggiornamento della mappatura delle strutture pubbliche e convenzionate e delle associazioni dedicate ai disturbi alimentari, al fine di garantire ai cittadini affetti da tali patologie, alle loro famiglie e agli operatori sanitari a cui tali soggetti afferiscono i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell'intervento –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per un'azione più incisiva, in termini di prevenzione e trattamento, dei disturbi di cui in premessa e se non ritenga di valutare l'adozione delle iniziative di competenza per l'inserimento degli stessi nei livelli essenziali di assistenza.
(5-05035)