ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05020

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
CILLIS LUCIANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
GALIZIA FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
LOVECCHIO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
MAGLIONE PASQUALE MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020
PIGNATONE DEDALO COSIMO GAETANO MOVIMENTO 5 STELLE 17/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2020
Resoconto CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 18/11/2020
Resoconto CASSESE GIANPAOLO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

SVOLTO IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05020
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   GAGNARLI, CASSESE, CILLIS, DEL SESTO, GALIZIA, GALLINELLA, LOMBARDO, LOVECCHIO, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e PIGNATONE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   in questi mesi di emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, tra i comparti che indubbiamente hanno dimostrato la propria importanza e strategicità vi sono quello agricolo e agroalimentare;

   l'intera filiera, infatti, nonostante gli inevitabili contraccolpi causati dalle restrizioni per il contenimento della pandemia, non si è mai fermata, svolgendo un ruolo fondamentale in questi momenti drammatici per l'economia italiana;

   si è rivelato, pertanto, necessario un sostegno diretto al comparto che è avvenuto seguendo principalmente due direttrici: ristori immediati e misure atte a garantire «liquidità» alle imprese (contributi a fondo perduto, decontribuzione per i mesi di pandemia, sospensione dei mutui e altro) nonché finanziamenti per la gestione ed interventi di rilancio aziendale;

   tra le specifiche misure introdotte, in particolare, nei decreti «Cura Italia» e «Liquidità» si è provveduto al rilancio delle garanzie alle imprese del settore agricolo e della pesca danneggiate dall'emergenza da Covid-19 sia attraverso l'assegnazione diretta di somme ad Ismea sia garantendo alle imprese agricole l'accesso diretto al Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese gestito dal Mediocredito centrale;

   una ulteriore misura volta a garantire «liquidità» alle imprese agricole è quella approvata con il decreto «Cura Italia»: il pegno rotativo su Dop e Igp (prodotti agricoli, prodotti alimentari, prodotti vitivinicoli e bevande spiritose) finalizzato a facilitare l'accesso al credito da parte delle imprese produttrici, abbassandone il costo;

   tali misure appaiono fondamentali per il mondo agricolo, in quanto, affiancate a politiche di ristoro immediato, sono imprescindibili per garantire una prospettiva concreta di rilancio al settore: se, da un lato, è necessario intervenire, come si sta facendo, con azioni volte a garantire liquidità nel breve periodo, dall'altro risulta cruciale accelerare sugli investimenti per creare quel valore aggiunto in grado di rendere le imprese agricole e agroalimentari italiane maggiormente competitive sul mercato, ciò al fine di avvantaggiarsi come settore economico nella fase competitiva che si espleterà dopo la crisi dovuta alla pandemia –:

   se siano state attuate, monitorandone al contempo la reale efficacia, le disposizioni elencate in premessa e se si stiano prospettando nuove iniziative nella stessa direzione, atte a sostenere le imprese agricole ed agroalimentari italiane negli investimenti necessari.
(5-05020)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-05020

  Signor Presidente, Onorevoli deputate e deputati,

  intendo rassicurare gli Interroganti sul massimo impegno costantemente profuso da questo Ministero per difendere, sostenere e promuovere a livello nazionale ed europeo il patrimonio agricolo e agroalimentare italiano in tutte le sue declinazioni. Questo è stato e continua ad essere un obiettivo principale, tanto più a fronte dell'aggravarsi dell'emergenza sanitaria che sta producendo gravi danni all'intero sistema economico italiano, europeo e mondiale.
  L'obiettivo di salvaguardare i comparti agricolo e agroalimentare ha comportato l'esigenza di apprestare misure adeguate per gestire la crisi, per contenere i danni su quelle imprese che con grandi sacrifici si sono adeguate alle stringenti misure che il contenimento del Covid 19 impone.
  È per questo che nel decreto-legge sui ristori le principali categorie che vengono sostenute sono quelle dell'Horeca e le imprese agricole e agroalimentari, che con la riduzione delle attività di ristorazione vedono indebolirsi un canale che è la destinazione finale di circa il 30 per cento della produzione nazionale.
  I ristori a fondo perduto rappresentano solo una prima, parziale e indispensabile risposta.
  Oltre poi al decreto per l'attuazione del bonus filiera ristorazione – che sblocca 600 milioni di euro di aiuti alle attività che hanno acquistato prodotti agricoli e agroalimentari – ritengo opportuno ricordare inoltre che già dallo scorso marzo abbiamo messo in campo come Ministero delle politiche agricole e come Governo interventi per oltre 2 miliardi di euro a favore del settore, utili a dare liquidità e sostegno a imprese fortemente colpite.
  In particolare, appaiono fondamentali nell'ambito del Decreto Rilancio le risorse pari a 426 milioni di euro che sono state destinate all'esonero per i primi sei mesi del 2020 dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro di molte filiere agricole.
  A ciò si aggiungono i 90 milioni di euro riservati all'istituzione di un Fondo emergenziale espressamente precostituito a supporto del settore zootecnico, il rifinanziamento di 30 milioni di euro per uno strumento importante come quello della cambiale agraria, per consentire liquidità alle imprese che operano nel settore agricolo, dell'agriturismo e della pesca, beneficiando di credito immediato da parte di Ismea attraverso prestiti fino a 30 mila euro, a tasso zero e con limitatissime procedure burocratiche.
  Con gli interventi normativi dedicati a fronteggiare l'emergenza COVID, il Mipaaf ha provveduto a sostenere le azioni di finanziamento per le imprese agricole di Ismea con uno stanziamento complessivo di 350 milioni. A ciò si aggiungono, con il Decreto Agosto (articolo 64), 200 milioni per il 2023, 165 milioni per il 2024 e 100 milioni per il 2025. A far tempo dall'aprile 2020, l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare ha attivato gli strumenti emergenziali di garanzia in conformità con quanto previsto dalla normativa nazionale e dell'Unione; in particolare le coperture previste per i finanziamenti cui alle lettere c), e), p) ed m) del comma 1, articolo 13 del cosiddetto decreto Liquidità. Per quanto attiene alla lettera m), finanziamenti per liquidità immediata fino a 30 mila euro con copertura 100 per cento automatica dello Stato, alla data odierna sono state fornite garanzie a oltre 32 mila aziende per oltre 625 milioni di euro. Per quanto attiene alle lettere c), e) e p), che riguardano finanziamenti per liquidità ed investimenti, rinegoziazione del debito e consolidamento di passività onerose, sono state istruite oltre 800 domande per più di 200 milioni di euro. In questi casi, le percentuali di garanzia variano dall'80 per cento al 90 per cento a seconda della finalità del finanziamento e conseguentemente della specifica tipologia di garanzia attivata. L'esposizione nei confronti del sistema per il credito all'agricoltura con riferimento alla strumentazione COVID si attesta, al momento, attorno a oltre 800 milioni di euro per oltre 33 mila imprese.
  Inoltre, sempre con gli stessi provvedimenti normativi per fronteggiare l'emergenza COVID abbiamo concesso l'accesso diretto al Fondo di Garanzia gestito da Mediocredito Centrale alle imprese agricole, della pesca, dell'acquacoltura e della silvicoltura. Lo strumento è divenuto operativo dal 20 luglio scorso e, in appena quattro mesi, è riuscito a garantire quasi 905 milioni di euro di impieghi alle aziende per un totale di 7.149 operazioni andate a buon fine. Di questi, appena 83,5 milioni di euro hanno riguardato operazioni di cui alla lettera m) relative a finanziamenti pari a 30.000 euro configurandosi, pertanto, un forte interesse per operazioni finalizzate agli investimenti. I maggiori risultati sono stati sinora raggiunti in Regioni quali il Veneto (130 milioni di euro), la Toscana (120 milioni di euro), la Lombardia (103 milioni di euro), la Sicilia (84 milioni di euro), l'Emilia-Romagna (84 milioni di euro), il Piemonte (65 milioni di euro) e la Puglia (55 milioni di euro). È interesse del Mipaaf promuovere una maggiore diffusione dello strumento su tutto il territorio nazionale nonché intercedere con ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, per far sì che lo strumento trovi accoglimento in più istituti bancari possibili.
  Per quanto attiene poi specificatamente al Decreto Mipaaf del 23 luglio 2020 sulla costituzione del pegno rotativo su prodotti agroalimentari DOP e IGP, l'Amministrazione sta attivando le attività necessarie per renderlo operativo, rendendo accessibile il sistema SIAN – il sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo, agroalimentare e forestale messo a disposizione dal MIPAAF – per gli operatori e le banche che intendano utilizzare questo strumento.
  Il SIAN sarà operativo in tal senso entro la fine del mese di novembre p.v.
  Queste sono azioni concrete, finalizzate a dare risposte concrete alle aspettative e ai problemi di comparti di tale rilevanza come quello agricolo e agroalimentare per arginare le conseguenze negative della più terribile crisi degli ultimi decenni.