ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIANELLO GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2020
ARESTA GIOVANNI LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2020
MACINA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2020
PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 10/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/11/2020
Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/06/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 23/06/2021
Resoconto PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/11/2020

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

SVOLTO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04989
presentato da
VIANELLO Giovanni
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   VIANELLO, TERZONI, ARESTA, MACINA e PALMISANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in data 18 novembre 2015 il comune di Brindisi stipulava un contratto con Ati CO.ME.AP. nell'ambito dell'accordo di programma quadro relativo agli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda Sin di Brindisi, 1° stralcio funzionale – Area Micorosa, in attuazione dell'articolo 250 del titolo V del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   tra gli interventi progettuali era stata prevista l'esecuzione di un piano di monitoraggio ambientale al fine di verificare l'efficacia delle misure poste in opera e di minimizzare i possibili impatti negativi che si sarebbero potuti avere sull'ambiente circostante durante l'esecuzione degli stessi, considerato che trattasi di «area industriale e sito ad alto rischio ambientale»;

   la società CO.ME.AP. a r.l./Artec Associati s.r.l., aggiudicataria dell'appalto, richiedeva, nel 2016, la sospensione dei termini della progettazione al fine di ottenere chiarimenti sia in merito alla progettazione e/o predisposizione dei diaframmi, dei pozzi, della gestione ambientale dell'acqua, del recapito a mare della stessa, sia in merito alla gestione dei rifiuti e al protocollo di sorveglianza sanitaria;

   nella riunione di coordinamento del 31 maggio 2018 si prendeva atto che sussisteva un ritardo nell'attività di monitoraggio, con evidente impossibilità di dar luogo all'inizio dei lavori;

   si rilevava la presenza dei rifiuti su tutta l'area a ridosso della strada che non consentiva alcuna attività, confermando la persistenza di ritardi nelle attività propedeutiche al concreto inizio dei lavori, con conseguenti sottoproduzioni e fermi produttivi;

   si determinava un disallineamento nella realizzazione del programma coordinato e congiunto tra soggetto privato e pubblico e la necessità di dover risolvere anche altre problematiche relative a siti esterni non previste nel progetto approvato;

   nel marzo 2020 si determinava, peraltro, l'impossibilità di proseguire i lavori nel rispetto delle misure di sicurezza e di contenimento della diffusione del Covid-19, disponendo la sospensione totale delle lavorazioni fino al cessare degli impedimenti manifestati anche dall'appaltatore;

   Arpa Puglia, alla data del 12 maggio 2020, ribadiva il mancato ricevimento del piano di monitoraggio dell'area marina costiera interessata dagli interventi, come già richiesto da Ispra con parere sulla perizia di variante del 19 dicembre 2019;

   alla luce delle gravi e reiterate manchevolezze e omissioni che hanno generato di fatto uno stallo totale delle lavorazioni, con determinazione n. 44 del 16 luglio 2020, il comune di Brindisi – settore ambiente ed igiene – ha risolto – ex articolo 136, comma 4, decreto legislativo n. 163 del 2006 – il contratto stipulato con Ati CO.ME.AP.;

   a tutt'oggi sussistono situazioni di emergenza ambientale in quanto l'interruzione dei lavori incide in modo significativo sull'idrodinamica del sistema (nota Sogesid del 1° luglio 2020), a causa della mancata realizzazione del diaframma lato mare, dei pozzi di emungimento all'interno della perimetrazione e della scogliera –:

   se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;

   se il Ministro interrogato intenda intraprendere iniziative, per quanto di competenza, al fine di conoscere lo stato odierno di avanzamento degli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda nel sito di interesse nazionale di Brindisi, 1° stralcio funzionale – Area Micorosa, considerata la gravità e l'urgenza di riprendere i lavori a seguito della risoluzione contrattuale intervenuta tra le parti.
(5-04989)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04989

  L'area «Micorosa» nel SIN «Brindisi» ha un'estensione di circa 50 ettari e a partire dagli anni '60 fino al 1980 è stata utilizzata da varie Società del gruppo Montedison S.p.A. quale sito di stoccaggio e smaltimento di residui di produzioni industriali.
  Gli interventi di messa in sicurezza della falda sono stati divisi tra il Comune di Brindisi, titolare del procedimento di bonifica e la Syndial S.p.A., oggi Enirewind S.p.A., attraverso la redazione di due progetti definitivi distinti, ma congiunti, uno con opere di competenza pubblica e l'altro con opere di competenza privata.
  Il progetto di parte pubblica prevede il marginamento fisico dell'area con barriera idraulica di protezione delle acque sotterranee, la risagomatura e l'impermeabilizzazione del corpo rifiuti pari a circa 56 ettari, la rinaturalizzazione, l'emungimento e il trattamento delle acque di falda tramite realizzazione di un impianto TAF, la realizzazione di opere di difesa costiera.
  L'intervento di parte privata prevede la realizzazione di un diaframma plastico a completamento dell'intera conterminazione della falda, lo spostamento del Canale Pandi all'esterno dell'area contaminata e la messa a dimora di specie arboree.
  Il 29 ottobre 2013 si svolse una conferenza di servizi istruttoria e decisoria che esaminò gli elaborati «Interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda del SIN di Brindisi. Progetto Definitivo – 1° Stralcio funzionale – Area Micorosa» (parte pubblica) e «Progetto Operativo di messa in sicurezza permanente di parte delle aree esterne Syndial» (parte privata).
  I due elaborati progettuali, relativi alla messa in sicurezza dell'intera area «Micorosa» (discarica, aree esterne e acque di falda), furono esaminati congiuntamente al fine di valutarne l'effettiva integrazione e funzionalità.
  Secondo quanto previsto dall'Accordo Procedimentale di Programma stipulato tra Syndial S.p.A., Regione Puglia e Comune di Brindisi, nel marzo 2014, il coordinamento della progettazione esecutiva degli interventi di parte pubblica e privata venne affidato alla Cabina di regia istituita presso la Regione Puglia.
  Il progetto definitivo delle opere di competenza della Enirewind S.p.A. venne approvato, con prescrizioni, con il Decreto del Ministero dell'Ambiente del 1° febbraio 2016, perfezionato con il decreto del 13 luglio 2016.
  Gli interventi previsti da questo progetto stanno procedendo come da cronoprogramma. Al riguardo la Enirewind S.p.A. aggiorna il Ministero della transizione ecologica e gli enti interessati circa l'iter dei lavori. L'ultima nota risale al 18 novembre scorso.
  Il progetto per la parte pubblica, predisposto dalla Sogesid S.p.A. per il Comune di Brindisi nell'ambito dell'Atto Convenzionale sottoscritto il 4 dicembre 2013, è stato autorizzato all'avvio dei lavori, con Decreto del Ministro dell'Ambiente del 1° luglio 2014 e successivamente approvato in via definitiva, con il decreto dello stesso Ministero del 14 novembre 2014.
  A seguito di un bando per appalto pubblico, ai sensi dell'articolo 53, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 163 del 2006, il comune di Brindisi, in data 18 novembre 2015, ha stipulato un contratto con il quale i servizi di progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sono stati affidati all'ATI COMEAP costituita dal Consorzio stabile Mediterraneo Appalti Società Consortile a r.l. (capogruppo/mandataria) e la ARTEC associati S.r.l. (mandante).
  In data 13 maggio 2016, l'ATI affidataria ha consegnato il progetto esecutivo che prevedeva delle variazioni rispetto al Progetto Definitivo redatto dalla Sogesid S.p.A., posto a base di gara.
  Gli interventi per la parte pubblica hanno subito molteplici ritardi che, considerato lo stretto collegamento tra i due progetti, avrebbe potuto determinare rallentamenti anche nell'esecuzione del progetto portato avanti dalla Enirewind S.p.A.
  Il comune di Brindisi, con determinazione dirigenziale del 14 luglio 2020, ha quindi provveduto alla risoluzione del contratto d'appalto del 18 novembre 2015 sottoscritto con l'ATI CO.ME.AP.
  Con l'atto dirigenziale del 2 ottobre 2020, trasmesso al Ministero il 31 ottobre 2020, espletate le necessarie verifiche, il comune ha proposto l'aggiudicazione del contratto d'appalto al raggruppamento d'imprese composto da Semataf S.r.l. (capogruppo), Salvaguardia Ambientale S.p.A. (mandante), Treerre S.r.l. (mandante), Dalcas S.p.A. (mandante) e Sinnica Service S.r.l. (mandante), per l'esecuzione dei lavori residuali del «Progetto definitivo degli interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda del SIN di Brindisi – 1° stralcio funzionale – Area Micorosa».
  Oltre a ciò, in via d'urgenza, nelle more del perfezionamento dell'iter contrattuale e delle verifiche circa il possesso dei requisiti di legge, alla luce della disponibilità immediata fornita dalla Semataf S.r.l. e sotto riserva di legge, lo stesso Ministero ha proposto l'esecuzione dei lavori residuali al raggruppamento d'imprese con capogruppo Semataf S.r.l. e, per quanto di competenza, sta seguendo l'iter degli interventi sia per la parte pubblica e sia per la parte privata.
  Posso conclusivamente assicurare che il Ministero che rappresento continuerà a seguire con la dovuta attenzione l'importante questione segnalata.