ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04986

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: LOTTI LUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/11/2020
Stato iter:
12/01/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/11/2020

RITIRATO IL 12/01/2021

CONCLUSO IL 12/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04986
presentato da
LOTTI Luca
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   LOTTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il 4 novembre 2020 ricorre il cinquantaquattresimo anniversario dell'alluvione di Firenze. La colata di acqua e fango che travolse la città è ancora ben scolpita nella memoria dei fiorentini e del mondo;

   a più di mezzo secolo da quella tragedia, ogni anno, ricordarla serve anche a non dimenticare le opere idrauliche necessarie, che ancora non sono state completate, per mettere in sicurezza Firenze e il suo immenso patrimonio artistico;

   in attesa dell'adeguamento della diga di Levane, in provincia di Arezzo, e delle casse di espansione di Figline Valdarno destinate a contenere la piena, il fiume Arno continua a rappresentare un grande pericolo;

   per il dissesto idrogeologico, attraverso accordi di programma Stato-regione, contenuti in quattro intese, dal 2010 a oggi risulterebbero stanziati 293 milioni di euro;

   come certificato dalla relazione della regione Toscana, i problemi sarebbero legati agli accordi del Mat del 2010 e del 2015, risulterebbero bloccati 54 milioni di euro, per la mancata convocazione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Comitato di indirizzo e controllo, e altri 53 milioni di euro, inseriti negli accordi di programma del 2015, non sono ancora stati erogati;

   opere come il rifacimento delle spiagge in provincia di Massa-Carrara e la riduzione del rischio idraulico della parte valliva dell'Arno sono in attesa di essere completate e non per mancanza di fondi. La stessa regione afferma di aver chiesto, dal 2016 a oggi, la convocazione del Comitato ma senza alcun esito;

   l'assessore all'ambiente della regione, appena insediata, proprio in questi giorni ha dichiarato che si impegnerà nei prossimi anni a rafforzare la sicurezza idraulica, anticipando che sono stati proposti interventi al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da finanziare con il Recovery Fund e da realizzare entro il 2026;

   il paradosso in questa vicenda è che le risorse sono state stanziate e mai spese. La regione Toscana ha 154 milioni di euro che, da anni, non riesce a spendere, una somma importante, che fino ad oggi non ha permesso di attuare interventi fondamentali. Tutto questo, pare per diverse ragioni, che vanno dalla mancata convocazione dei comitati, espropri e gare bloccate, difficoltà a procedere con la progettazione, mancate autorizzazioni e varie lungaggini burocratiche –:

   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare, alla luce dei fatti esposti in premessa, per quanto di competenza, per chiarire come mai più della metà dei fondi, che risultano stanziati negli ultimi dieci anni, non siano stati ancora utilizzati per mettere in sicurezza il territorio.
(5-04986)