ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04973

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 10/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/11/2020
Stato iter:
11/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/11/2020
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 11/11/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/11/2020
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/11/2020

SVOLTO IL 11/11/2020

CONCLUSO IL 11/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04973
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   FREGOLENT. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri (Noe), costituito il 1o dicembre 1986 con decreto dei Ministri dell'ambiente e della difesa, è posto alla «dipendenza funzionale» del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare «per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute in danno dell'ambiente»;

   il Noe assolve funzioni di polizia giudiziaria in materia ambientale per le quali si avvale degli organismi pubblici a ciò preposti, in particolare del sistema agenziale (Apat e Arpa), del servizio sanitario nazionale, oltre che del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche;

   i settori di intervento del Noe sono i seguenti: l'inquinamento del suolo, idrico, atmosferico ed acustico; salvaguardia del patrimonio naturale; impiego di sostanze pericolose ed attività a rischio di incidente rilevante; utilizzo di materiali strategici radioattivi ed altre sorgenti radioattive; protezione dalla esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; situazioni di allarme per la diffusione incontrollata di organismi geneticamente modificati (Ogm);

   i Noe territoriali sono 28, ma la maggior parte sono dislocati nelle regioni del Centro-Sud. In Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Trentino e Friuli insistono, infatti, solo 9 nuclei;

   nelle aree più produttive del Paese, quindi, Lombardia ed Emilia in particolare, vi è una evidente carenza di polizia ambientale specializzata. I presidi, ancorché sottodimensionati in tutto il Paese, registrano drammatiche vacanze negli organici a Brescia, mancanza assoluta di presidi nel sud della Lombardia, insufficienza a Milano stessa. C'è un unico presidio per l'Emilia-Romagna a Bologna, una dalle realtà industriali più importante d'Italia, mentre in tutte le altre regioni sono almeno due;

   il Rapporto Ecomafia 2019 di Legambiente riporta che, solo nel 2018 in Italia, sono stati compiuti 28.137 reati ambientali, ovvero tre ogni ora. Sebbene la maggior parte vengano commessi nelle regioni del Sud, ai primi posti della classifica degli ecoreati si trova comunque la Lombardia (dove in particolare 535 reati ambientali riguardano il ciclo illegale dei rifiuti, pari quasi al 7 per cento del totale nazionale), oltre ad altri territori del nord Italia;

   appare quindi evidente come sia necessario potenziare, sia numericamente che con ulteriori presidi, la presenza dei Noe anche nelle regioni del Nord Italia –:

   se si ritenga opportuno, in relazione a quanto espresso in premessa ed al fine di contrastare la crescita degli ecoreati, adottare iniziative per potenziare la presenza dei Nucleo operativo ecologico dei carabinieri nelle regioni del Nord Italia.
(5-04973)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04973

  Con riferimento alle questioni poste, si riporta quanto rappresentato dal competente Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri.
  In particolare, il predetto Comando ha fatto presente che, a seguito dell'assorbimento nell'Arma del Corpo Forestale dello Stato, le competenze in materia di contrasto dei crimini ambientali sono state attribuite al Comando Carabinieri Unità forestali ambientali e agroalimentari, che opera attraverso le proprie strutture territoriali.
  Al riguardo, il Comando ha evidenziato che nelle citate Regioni del nord Italia, l'Arma, in ragione degli assetti specializzati, dispone delle seguenti articolazioni operative:

   Gruppo tutela ambientale di Milano, da cui dipendono 10 NOE (presenti nelle province di MI, TV, TO, VE, GE, BO, UD, BS/AL e TM);

   Comando Regione Carabinieri Forestali Piemonte, articolato operativamente in 8 Gruppi e 68 Stazioni dipendenti;

   Comando Regione Carabinieri Forestali Liguria, articolato operativamente in 4 Gruppi e 39 Stazioni dipendenti;

   Comando Regione Carabinieri Forestali Lombardia, articolato operativamente in 11 Gruppi e 82 Stazioni dipendenti;

   Comando Regione Carabinieri Forestali Veneto, articolato operativamente in 7 Gruppi e 46 Stazioni dipendenti cui si aggiunge 1 Centro Anticrimine Natura di Udine;

   Comando Regione Carabinieri Forestali Emilia-Romagna, articolato operativamente in 9 Gruppi e 71 Stazioni dipendenti.

  Sempre secondo quanto riferito dal competente Comando Generale, con il decreto-legge n. 162 del 2019 (cd. «decreto milleproroghe») è stato autorizzato, a decorrere dal 10 ottobre 2020 e in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, il reclutamento di ulteriori 50 unità per il potenziamento del Comando Carabinieri per la tutela dell'ambiente.
  Per quanto concerne, invece, l'attività operativa, i Nuclei Carabinieri operativi ecologici nel primo semestre del 2020 hanno espletato 2189 controlli nell'ambito dei vari settori di intervento relativi alle matrici ambientali dell'aria, dell'acqua e del suolo (di cui 682 risultati non conformi); deferito 1323 persone all'Autorità giudiziaria, oltre a 33 soggetti tratti in arresto; effettuato 172 sequestri, per un valore complessivo di circa 269 milioni di euro; eseguito numerose attività di contrasto nel Nord Italia, tra le quali si segnalano quelle dei NOE di Venezia (9300 pannelli fotovoltaici posti sotto sequestro, con la denuncia in stato di arresto del rappresentante legale della società), di Genova (perquisizione di locali a carico di 3 società di trattamento rifiuti e deferimento di 7 persone) e di Brescia (deferimento all'Autorità giudiziaria del Presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale di una società operante nel settore del recupero e trattamento di metalli non ferrosi).
  Fermo restando quanto esposto, si ritiene opportuno segnalare che è intenzione del Ministero intensificare col concorso del Parlamento le misure di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale; in questa direzione servono ulteriori interventi legislativi tra i quali segnaliamo «Terra Mia», che è all'attenzione del Consiglio dei Ministri, la cui approvazione consentirà di rafforzare la lotta contro l'abbandono dei rifiuti pericolosi, le discariche abusive e i trafficanti di rifiuti in quanto finalizzato ad estendere ed incrementare gli strumenti, anche investigativi, per prevenire e reprimere le condotte illecite offensive del bene giuridico ambiente.

Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale

  Il Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente è attualmente organizzato in:

   una struttura centrale a Roma articolata su un ufficio Comando;

   un Reparto Operativo ed una Sezione Analisi (con un Nucleo Analisi ed una Sala Situazione);

   3 Gruppi (Milano - Roma - Napoli) a competenza areale (Nord - Centro - Sud), da cui dipendono 29 Nuclei Operativi Ecologici (10 da Milano, 9 da Roma e 10 da Napoli).

  La forza complessiva del Comando è attualmente di 339 militari su una forza organica di 426, i Gruppi hanno la seguente forza:

   Gruppo CC Tutela Ambientale di Milano: forza organica 115 - forza effettiva 95;

   Gruppo CC Tutela Ambientale di Roma: forza organica 94 - forza effettiva 74;

   Gruppo CC Tutela Ambientale di Napoli: forza organica 115 - forza effettiva 98.

  La componente specialistica, costituita dal Reparto Operativo con competenza su tutto il territorio nazionale, ha alle proprie dipendenze:

   la Sezione Operativa Centrale che ha compiti essenzialmente investigativi in indagini complesse sull'intero territorio nazionale, riguardanti espressioni di criminalità ambientale particolarmente ampie o con risvolti internazionali;

   una Sezione Inquinamento da Sostanze Radioattive orientata al contrasto di traffici illeciti di rifiuti e materiali radioattivi e dotata di complessi laboratori mobili di rilevamento;

   una Sezione Inquinamento Atmosferico e Industrie a Rischio di Incidente Rilevante adibita al controllo di industrie sottoposte a speciale normativa.

  L'attività informativa è, invece, delegata alla Sezione Analisi che ha compiti di gestione di flussi informativi, monitoraggio e valutazioni previsionali sulla sicurezza dell'ambiente, indispensabili per ottimizzare l'impiego delle risorse, pianificare e coordinare l'attività di controllo, definire le linee strategiche su cui far evolvere l'attività di contrasto all'illegalità ambientale.
  È in atto un corso di specializzazione al quale stanno partecipando 30 sottufficiali che verranno inseriti nei reparti all'inizio del 2021.
  Si sottolinea, inoltre, che con il decreto-legge n. 162 del 2019 (cd. «decreto milleproroghe»), per espressa volontà del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata autorizzata, a decorrere dal 1° ottobre 2020 e in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, il reclutamento di ulteriori 50 unità per il potenziamento del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale. Tale personale sarà disponibile dal punto di vista operativo nel 2021.