ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04971

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 10/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 10/11/2020
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 10/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/11/2020
Stato iter:
11/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/11/2020
Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 11/11/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 11/11/2020
Resoconto DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/11/2020

SVOLTO IL 11/11/2020

CONCLUSO IL 11/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04971
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   PEZZOPANE, DE MENECH e ROTTA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   sempre più spesso si assiste al verificarsi di emergenze connesse a eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo, che, in ragione della loro intensità o estensione, seppur localizzate sul territorio regionale, assumono proporzioni di rilievo nazionale tanto da richiedere interventi immediati e poteri straordinari per essere fronteggiate;

   nel mese di agosto 2020, il territorio delle province di Belluno, Padova, Verona e Vicenza, è stato interessato da eventi meteorologici di eccezionale intensità. Esondazioni e forti venti hanno causato ingenti danni per le attività produttive, le infrastrutture viarie e l'intero patrimonio pubblico e privato;

   il 10 settembre 2020, il Consiglio dei ministri, con delibera, dichiara lo stato di emergenza per dodici mesi nei territori colpiti. Il 1° ottobre 2020, la Presidenza del Consiglio dei ministri emana l'ordinanza n. 704 per consentire alla regione di far fronte alle prime necessità. Vengono stanziati 6.800.000 euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, di cui all'articolo 44, comma 1, del decreto legislativo n. 1 del 2018;

   dalle prime stime della regione, emerge che gli interventi di primissima emergenza ammonterebbero a circa 50 milioni di euro e che la somma complessiva necessaria, compreso il ripristino di tutte le opere distrutte, sia superiore a 100 milioni di euro –:

   se il Governo, alla luce dei fatti sopra esposti e della perdurante esigenza di monitorare e contrastare i rischi connessi alla situazione ambientale, non ritenga opportuno prevedere nella prima iniziativa utile un incremento delle risorse, ad oggi insufficienti, per il ripristino delle opere pubbliche e private in parte danneggiate o completamente distrutte nei comuni indicati in premessa.
(5-04971)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04971

  Con riferimento alle questioni poste, occorre premettere che le stesse non rientrano nella diretta competenza del Ministero dell'ambiente, trattandosi di episodi connessi alla gestione dell'emergenza e che rispondono ad esigenze e condizioni straordinarie.
  Per tale ragione, facendo seguito alla richiesta di informazioni da parte del Ministero, il competente Dipartimento di Protezione Civile ha fatto presente, al riguardo, che a seguito dell'esito favorevole dell'istruttoria tecnico-amministrativa condotta dal Dipartimento medesimo, il Consiglio dei Ministri, in data 10 settembre 2020, ha deliberato lo stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nel mese di agosto nel territorio delle province di Belluno, Padova, Verona e Vicenza, prevedendo un primo stanziamento di euro 6.800.000,00 destinati alla realizzazione dei primi interventi urgenti di cui alle lettere a) e b) del comma 2, dell'articolo 25, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
  Il Dipartimento di Protezione Civile ha precisato che il citato importo è stato determinato e previamente condiviso con la Regione Veneto a seguito di una proficua e continua interlocuzione.
  Successivamente, in data 1° ottobre 2020, è stata adottata l'ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 704 con cui viene nominato, fra l'altro, il Presidente della Regione Veneto quale Commissario delegato per il superamento dell'emergenza. Ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della citata ordinanza il Commissario delegato, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione del medesimo provvedimento, deve predisporre il Piano degli interventi urgenti, nel limite delle risorse finanziate, e deve trasmetterlo al competente Dipartimento per la necessaria approvazione.
  Inoltre, secondo l'articolo 3, comma 1, della medesima ordinanza, il Commissario delegato ha il compito, altresì, di produrre e trasmettere al Dipartimento di Protezione Civile – entro 90 giorni dall'approvazione del Piano degli interventi urgenti – la ricognizione dei fabbisogni relativa alle ulteriori misure di cui alle lettere a) e b) del comma 2, dell'articolo 25, del decreto legislativo n. 1 del 2018 nonché i fabbisogni per le misure di cui alle lettere c), d) ed e) del medesimo comma concernenti anche i danni subiti dai privati e dalle attività produttive.
  Soltanto a seguito della trasmissione della citata documentazione al predetto Dipartimento, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 2, dell'articolo 24, del citato decreto legislativo, potrà essere proposto al Consiglio dei Ministri uno schema di delibera concernente gli ulteriori stanziamenti da destinare all'emergenza in parola, per l'eventuale successiva deliberazione.
  Fermo restando quanto fin qui esposto, preme, comunque, evidenziare, per quanto di diretta competenza del Ministero dell'ambiente, il quadro generale delle risorse programmate ed erogate per la mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio veneto. Dal 2010 al 2019 sono stati finanziati n. 84 interventi, per un importo complessivo di circa 200 milioni di euro.
  Nell'ambito della programmazione 2020, è stato inserito un ulteriore intervento urgente che, nel 2017, il Ministero finanziò fino al livello esecutivo, con le risorse di cui al Fondo Progettazione (DPCM 16 luglio 2016).
  Per quanto attiene, infine, alle risorse che potranno essere rese disponibili tramite il Recovery Fund, il Ministero dell'ambiente si è prontamente attivato redigendo, nell'ambito del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), delle proposte preliminari di interventi per la messa in sicurezza degli abitati e dei bacini idrografici esposti a dissesto idrogeologico e di contrasto al cambiamento climatico, che prevedono il finanziamento di opere ricadenti in tutto il territorio nazionale.
  Stiamo lavorando altresì alla predisposizione di un decreto-legge sul dissesto attraverso il quale intendiamo intervenire con norme di ulteriore semplificazione e velocizzazione del sistema operativo che oggi interviene sulla difesa del suolo e sulla sicurezza idraulica. Si tratta di rafforzare il grande lavoro che oggi stanno svolgendo Regioni, Province, Comuni ed Autorità di Distretto, per quanto di competenza, facendo si che tra l'altro vengano aumentate la quantità e la qualità delle risorse tecniche e professionali che operano nelle Amministrazioni ai vari livelli. Così come occorrerà rafforzare il ruolo di coordinamento del Ministero, perfezionare il sistema Rendis d'intesa con le Regioni, utilizzare le tecnologie satellitari, intervenire con nuove norme in materia di espropri ed autorizzazioni ambientali sempre nel solco rigoroso della legalità e della sostenibilità.
  Complessivamente, la proposta ammonta a circa 12 miliardi di euro. Tra questi, oltre 2 miliardi di euro corrispondono ad interventi proposti dalla Regione Veneto.