ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04963

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRANO RAFFAELE MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 06/11/2020
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 06/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 06/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/11/2020

SOLLECITO IL 22/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04963
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   COLLETTI, TRANO e MARTINCIGLIO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il 4, 5 e 7 giugno 2019 alla Fiera di Roma hanno avuto luogo le prove scritte del concorso in magistratura 2019 per 330 posti;

   in seguito a notizie pubblicate nei giorni scorsi sugli organi di stampa si è appreso che due candidati giudicati «non idonei» avrebbero presentato un esposto, inviato sia al Ministro della giustizia che al Consiglio superiore della magistratura, e un ricorso al Tar, chiedendo l'annullamento della prova, sostenendo che, dall'accesso agli atti effettuato, sarebbero emersi alcuni «favoritismi» nella correzione degli elaborati, riscontrabili dalla presenza di «grossolani errori» (congiuntivi sbagliati, strafalcioni sia di ortografia che giuridici, citazione di sentenze mai emesse) e possibili segni di riconoscimento (schemini, scritture in stampatello e pagine lasciate in bianco) all'interno di alcuni dei 301 temi dei candidati che hanno superato la prova scritta;

   dagli organi di stampa si è appresa la notizia di ulteriori «anomalie» contenute nei temi dello stesso concorso, sia in punto di diritto che in termini di possibili segni identificativi, nonché sul mancato rispetto rigoroso dell'ordine cronologico, stabilito dalla commissione esaminatrice nel calendario delle correzioni;

   in seguito a un'interrogazione a risposta immediata sul tema, formulata dal deputato Zanettin in data 14 ottobre 2020, il Ministro interrogato ha affermato l'inopportunità di una propria risposta nel merito affermando che le deliberazioni adottate dalla commissione e dalle sottocommissioni, in sede di scrutinio dei temi nel concorso per l'accesso alla magistratura, costituirebbero provvedimenti amministrativi sindacabili solo dagli organi della giurisdizione amministrativa, mentre il Ministero della giustizia garantirebbe soltanto un supporto tecnico, quindi, l'attività della commissione esaminatrice sarebbe espressione di discrezionalità tecnica, finalizzata all'accertamento di una specifica idoneità all'esito di un giudizio frutto della valutazione di una serie di elementi complessi suscettibili di vario apprezzamento;

   secondo l'interpretazione del Ministro della giustizia la funzione di alta vigilanza, assegnata dall'articolo 19 del regio decreto n. 1860/1925, nel vigente assetto istituzionale, si tradurrebbe nella costante verifica della regolarità delle operazioni svolte dalle commissioni esaminatrici rispetto alle modalità procedurali indicate dalla legge, ma non potrebbe in alcun modo includere il sindacato sul merito delle singole deliberazioni relative alle valutazioni dei candidati, che sarebbero sottoposte al solo vaglio del giudice amministrativo;

   l'articolo 19 del regio decreto n. 1860/1925, recante disposizioni per l'ammissione nella magistratura, stabilisce che «Il ministro per la giustizia esercita l'alta sorveglianza sugli esami. Egli può intervenire in seno alla commissione o alle sottocommissioni ogni qualvolta lo ritenga opportuno ed ha facoltà di annullare gli esami nei quali siano avvenute irregolarità»;

   dagli stessi organi di stampa si apprende che il Csm, organo di rilevanza costituzionale che propone i nomi dei componenti della commissione esaminatrice, avrebbe aperto un'inchiesta nell'ambito delle proprie competenze e dei propri poteri, dopo la pubblicazione di alcuni errori «abnormi», mediante «la convocazione dei componenti della commissione esaminatrice del concorso», affinché riferiscano «sui fatti denunciati dai candidati», senza escludere altre «iniziative meglio viste e/o ritenute» –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di tutti i fatti esposti in premessa e se intenda promuovere iniziative, per quanto di competenza, a tutela dei soggetti coinvolti e del pubblico interesse, per verificare se quanto evidenziato corrisponda al vero e, in caso di riscontro delle irregolarità nelle prove scritte, se intenda esercitare i propri poteri di «alta vigilanza», interpretandoli in maniera più estensiva come piuttosto richiederebbe la gravità dei fatti, e, conseguentemente, valutare l'opportunità e la sussistenza delle condizioni per l'annullamento del concorso e/o l'adozione dei necessari provvedimenti, anche urgenti; se intenda, inoltre, valutare, l'adozione delle iniziative di competenza per la modifica dei criteri di nomina e di costituzione delle commissioni esaminatrici limitandone l'attuale margine di discrezionalità.
(5-04963)