ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04961

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 424 del 06/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: MORGONI MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 06/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 06/11/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04961
presentato da
MORGONI Mario
testo di
Venerdì 6 novembre 2020, seduta n. 424

   MORGONI e PRESTIPINO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   come appreso dai maggiori organi di stampa, il 4 novembre 2020, in occasione della Giornata dell'Unità nazionale e delle forze armate, il direttore generale dell'ufficio scolastico delle Marche ha inviato agli studenti delle scuole del territorio una lettera con toni e termini che rievocherebbero quelli del militarismo fascista;

   con carta intestata del Ministero dell'istruzione, il direttore dell'ufficio scolastico scrive: «in questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d'Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase. Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire “io c'ero”. Giovani che vollero essere altro, non con le declamazioni, ma con le opere, con l'esempio, consapevoli che “un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza”. Combatterono – è riportato ancora nella lettera dai toni muscolari, stile militare – per dare un senso alla vita, alla vita di tutti, comunque essi la pensino»;

   la lettera ha, per ovvie ragioni, sollevato reazioni immediate di contrarietà da parte dei presidi e degli insegnanti;

   i toni utilizzati nulla hanno a che fare con l'esigenza di stimolare e sollecitare una conoscenza critica della storia nazionale, indispensabile alle giovani generazioni perché siano messe nelle condizioni di riflettere sui costi morali e materiali che le guerre comportano per i popoli che vi vengono trascinati;

   i giovani dovrebbero essere accompagnati alla riflessione e alla ricerca di una migliore conoscenza delle nostre radici;

   in questo periodo caratterizzato dall'emergenza Covid-19, i messaggi educativi assumono un ruolo importante nell'affrontare le incertezze, le difficoltà e le sfide nelle quali la scuola e gli alunni si trovano oggi;

   i nostri giovani studenti, costretti a vivere le restrizioni e le paure del contagio, in questa fase delicata, non dovrebbero essere tutelati da messaggi diseducativi e dovrebbero essere guidati, invece, alla responsabilità verso gli altri, la società e ai compiti di cittadino per costruire una convivenza più avanzata –:

  quali iniziative di propria competenza il Ministro interrogato intenda adottare in seguito ai fatti suesposti – altresì – come intenda intervenire al fine di evitare messaggi diseducativi e la diffusione di una visione politicizzata dei fatti storici e garantire ai nostri studenti una conoscenza critica della storia nazionale e delle nostre radici.
(5-04961)