ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04944

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 422 del 04/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: LACARRA MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2020
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2020
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2020
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2020
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 04/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/11/2020
Stato iter:
05/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/11/2020
Resoconto LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/11/2020
Resoconto LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/11/2020

SVOLTO IL 05/11/2020

CONCLUSO IL 05/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04944
presentato da
LACARRA Marco
testo di
Mercoledì 4 novembre 2020, seduta n. 422

   LACARRA, VISCOMI, SERRACCHIANI, GRIBAUDO, MURA e CARLA CANTONE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   Mercatone Uno è stata una importante catena italiana della grande distribuzione nata nel 1978, che ha contato circa 80 punti vendita e circa 3.700 dipendenti nel momento di massimo sviluppo;

   la crisi di Mercatone Uno iniziò nel 2012, quando furono dichiarati 900 esuberi;

   all'epoca la procedura si chiuse con un accordo di licenziamento collettivo (su disponibilità volontaria) e la conseguente presentazione di un piano di riorganizzazione con attivazione di un contratto di solidarietà, da maggio 2012 a maggio 2015, mentre in alcuni punti vendita il contratto di solidarietà era già attivo dal 2011;

   tra il 2014 e il 2015 fu avviato un accordo di ristrutturazione del debito, e nel 2015 viene depositata un'istanza di fallimento per tre società del gruppo: Tre Stelle; M-75 e M-73;

   nel 2015 fu avviato il concordato in bianco al tribunale di Bologna e furono ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza tutte le società appartenenti al gruppo Mercatone Uno, con nomina di 3 commissari straordinari. Di seguito fu emanato un decreto per la cassa integrazione guadagni straordinaria, cui segui nel luglio 2016 la procedura di licenziamento collettivo per 3.212 dipendenti;

   i primi due bandi d'acquisto non andarono a buon fine e a luglio 2017 il Ministero dello sviluppo economico autorizzò i commissari ad avviare la procedura di vendita a trattativa privata;

   a maggio 2018, la «Cosmo» (marchio Globo) ha rilevato 13 punti vendita, mentre «Shernon Holding» srl 55 punti vendita;

   nell'aprile 2019 la Shernon ha presentato al tribunale di Milano richiesta di concordato in continuità, ma secondo il giudice delegato del tribunale di Milano la mancanza di un piano credibile e sostenibile avrebbe determinato l'impossibilità di concedere il concordato, anche in considerazione dell'indebitamento pari a 90 milioni di euro;

   il 23 maggio 2019 il tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della Shernon Holding srl: 1.842 lavoratori, il 24 maggio 2019, sono stati sospesi da qualsiasi attività lavorativa e informati dell'accaduto tramite messaggio Whatsapp;

   il 23 novembre 2020 i lavoratori vedranno scadere la cassa integrazione straordinaria e negli stessi giorni scadrà il mandato dei commissari –:

   se e quali iniziative di competenza intenda intraprendere per tutelare i lavoratori dell'ex gruppo Mercatone Uno, anche prevedendo la proroga della cassa integrazione straordinaria fino al termine dell'emergenza pandemica, in vista dell'auspicata implementazione di un piano di rilancio e vendita del marchio.
(5-04944)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04944

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo in merito alla situazione produttiva e occupazionale dell'ex gruppo Mercatone Uno in Amministrazione Straordinaria.
  Al riguardo, voglio preliminarmente ricordare che i Commissari straordinari della procedura di amministrazione straordinaria delle società dell'ex Gruppo Mercatone Uno, dopo aver contattato n. 144 Società, di cui n. 52 Italiane e n. 92 straniere, hanno avviato trattative con l'esiguo numero di soggetti effettivamente interessati all'acquisto, all'esito delle quali, peraltro influenzate negativamente dalla situazione emergenziale sanitaria in atto, essi hanno perfezionato e stanno tuttora perfezionando la cessione di alcuni Punti di Vendita a terzi; tali attività hanno consentito, sinora, di salvaguardare oltre 200 posti di lavoro, al netto delle sopravvenute rinunce di numerosi Lavoratori al trasferimento dei propri rapporti di lavoro a detti cessionari.
  Ciò premesso, posso riferire che in data 5 ottobre 2020, i commissari straordinari della Società hanno presentato alla Direzione Generale competente del Ministero che rappresento una richiesta di esame congiunto della situazione aziendale finalizzato – ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018 – alla concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per crisi aziendale per cessazione di attività, in favore dei lavoratori, amministrativamente in carico presso la sede di Imola (BO) e presso i Punti di Vendita (PDV).
  A fronte di tale richiesta, il Ministero del lavoro ha provveduto a convocare le Parti per un incontro che si terrà, il 16 novembre p.v., in modalità video conference (stante l'attuale situazione emergenziale).
  I Commissari Straordinari, infatti, stante l'imminente scadenza dei termini di esecuzione del programma della procedura di amministrazione straordinaria, prorogato di 6 mesi, sino al 23 novembre 2020, dall'articolo 51 del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio) e della correlata CIGS, prevista dall'articolo 7, comma 10-ter, della legge n. 236 del 1993, con lettera del 5 ottobre 2020 ed integrazione del 3 novembre 2020, hanno tempestivamente richiesto, a decorrere dal 24 novembre 2020 e per la durata di 12 mesi, l'intervento straordinario di integrazione salariale per cessazione di attività previsto dall'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018 (cosiddetto Decreto Genova), in favore di tutti i complessivi n. 1.377 Lavoratori, amministrativamente in carico presso la Sede di Imola (BO) e presso i Punti di Vendita distribuiti sul territorio nazionale.
  Tale decisione è stata dettata dalla finalità di fornire ulteriore sostegno al reddito a tutti i Lavoratori suddetti, con previsione di attuazione, durante i 12 mesi di CIGS previsti dal citato articolo 44, di progetti di autoimprenditorialità, nonché, durante la fase liquidatoria, di possibili ulteriori cessioni degli immobili di proprietà della Procedura di amministrazione straordinaria, con obbligo di assunzione, in tutto o in parte, dei lavoratori ivi in forza.
  Inoltre, secondo quanto rappresentato anche dal Ministero dello sviluppo economico, espressamente interpellato, l'Organo Commissariale intende realizzare prioritariamente, nell'ambito della fase liquidatoria della Procedura di amministrazione straordinaria (A.S.), interventi di reindustrializzazione e/o cessione degli immobili di proprietà della Procedura di A.S., ove insistono gli attuali Punti di Vendita, con l'obiettivo di salvaguardare, anche solo in parte, gli attuali livelli occupazionali e, nel contempo, attivare specifici percorsi di politica attiva del lavoro da parte delle Regioni interessate, che si sono già dichiarate disponibili ad attivare quanto di loro competenza. A tal fine sono già stati sottoscritti e sono in fase di sottoscrizione, con tutte le Regioni interessate, i relativi Protocolli d'intesa, anche con il coinvolgimento dell'ANPAL.
  In conclusione il Governo ed in particolare il Ministero che rappresento manterrà alta l'attenzione sulla vicenda fin qui esposta, continuando a seguire gli ulteriori sviluppi al fine di poter garantire ogni possibile soluzione volta a tutelare la posizione dei lavoratori.