Legislatura: 18Seduta di annuncio: 418 del 29/10/2020
Primo firmatario: TOCCAFONDI GABRIELE
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 29/10/2020
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 29/10/2020
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/10/2020
TOCCAFONDI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:
il personale statale che doveva essere sostituito da docenti con incarico a tempo determinato per l'anno scolastico 2020/21 ammonta a circa 135.000 unità, ai quali aggiungere i docenti destinati ad altra mansione in quanto fragili e i docenti del cosiddetto organico Covid, per un totale di almeno 200.000 cattedre a tempo determinato, che corrisponde a circa un quarto del totale;
questa situazione dipende anche dal fatto che il Ministero dell'istruzione non ha fatto nel 2018 e nel 2019 i concorsi previsti dal decreto n. 59 del 2017 e dalla legge n. 107 del 2015, facendo saltare la necessaria programmazione;
al momento è in corso solo il concorso straordinario e non si sa se i concorsi ordinari termineranno in tempo utile per le immissioni in ruolo del prossimo anno scolastico;
in particolare mancano, soprattutto nelle regioni del centro nord, ma non solo, docenti di sostegno, della scuola primaria e di discipline come matematica, lettere, inglese; il sostegno inoltre sarà coperto in gran parte da docenti precari, molto spesso non specializzati;
si apprende da notizie di stampa e dai diretti interessati che, per l'assegnazione delle supplenze in moltissime province, ancora oggi, a più di un mese dall'avvio dell'anno scolastico, non è stato completato l'iter, anche a causa del caos connesso alle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), introdotte dalla legge n. 159 del 2019;
notizie di stampa riferiscono di dichiarazioni mendaci nelle Gps, ma anche di errori nel software, nonostante ci sia stato tutto il tempo per collaudarlo efficacemente, dato che la legge risale a 10 mesi fa, con largo anticipo sulle operazioni in corso;
questa situazione penalizza i precari, ma anche i colleghi di ruolo e le scuole, che, ad esempio, senza organico al completo non possono programmare adeguatamente, in un anno nel quale peraltro si sta ricorrendo alla didattica a distanza in modo massiccio;
questa situazione penalizza soprattutto gli studenti, già colpiti dalle incertezze e dalle difficoltà connesse a una didattica che dopo 200 giorni di sospensione delle lezioni stenta a ripartire –:
alla luce delle problematiche evidenziate in premessa, quale sia il numero delle supplenze annuali e di quelle sino al termine delle attività didattiche, distinte per tipologia di posto, provincia e tipologia di scuola, nonché quante di queste fossero coperte al 14 settembre 2020 e quante in data odierna, evidenziando le province più problematiche;
quale sia il numero di docenti al momento esonerati dall'insegnamento in quanto fragili;
quale sia il numero e la tipologia di docenti del cosiddetto «organico Covid» già chiamati dalle scuole;
se corrisponda al vero che le graduatorie provinciali per le supplenze contenevano dichiarazioni mendaci e quali iniziative siano state adottate si intendano adottare in proposito;
se corrisponda al vero che l'algoritmo per le GPS conteneva errori e quali provvedimenti siano stati eventualmente adottati o si intendano adottare nei confronti del fornitore del servizio;
come si intenda garantire adeguata formazione sulla didattica integrata e, più in generale, sulle metodologie didattiche innovative, sia per il personale di ruolo, sia per quello impiegato nelle supplenze;
come si intenda garantire che il prossimo anno scolastico possa cominciare con tutti i docenti in servizio dal 1° settembre 2021 e in particolare se non si ritenga opportuno anticipare le operazioni di mobilità e di immissione in ruolo, nonché assegnare i docenti per coprire le supplenze annuali e di quelle temporanee sino al termine delle attività didattiche per ciascuna scuola autonoma, superando il meccanismo inefficace e inefficiente delle graduatorie.
(5-04910)