ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04901

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 418 del 29/10/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/06863
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 29/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/10/2020
Stato iter:
09/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/12/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 09/12/2020
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/10/2020

DISCUSSIONE IL 09/12/2020

SVOLTO IL 09/12/2020

CONCLUSO IL 09/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04901
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Giovedì 29 ottobre 2020, seduta n. 418

   UBALDO PAGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nei mesi di luglio ed agosto 2020 la Slc Cgil di Taranto ha denunciato alcuni call center operanti per conto di Tim in diversi comuni tarantini, tra cui Massafra e Crispiano;

   le condizioni di lavoro in cui operavano i dipendenti dei call center erano evidentemente fuori norma, sia in termini di sicurezza (il luogo di lavoro era un garage, i cui spazi rendevano impossibile il rispetto delle norme anti-Covid), sia in termini retributivi, giacché la retribuzione ammontava a circa la metà rispetto all'accordo nazionale sottoscritto tra Asstel con Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil;

   in data 26 luglio 2020, è stato sottoscritto protocollo tra organizzazioni sindacali confederali e provincia di Taranto, il primo in Italia, per monitorare le condizioni di sicurezza e contrattuali delle aziende del settore rispetto alla legge ed ai contratti, con l'intento di disincentivare i contratti pirata;

   Tim, dopo alcune verifiche, ha proceduto a recedere dal contratto di appalto con le aziende coinvolte, causando il licenziamento di diverse decine di persone;

   la stessa Tim non ha mai dato riscontro alle richieste di Slc Cgil per organizzare un incontro al fine di definire, avendo attestato l'illegalità per cui quelle aziende producevano guadagni per conto di Tim, come salvaguardare la posizione di chi aveva perso il posto di lavoro –:

   se intenda, per quanto di competenza, coinvolgere Tim in un tavolo di confronto con le parti sociali al fine di ristabilire nei medesimi territori le condizioni occupazionali precedenti alla chiusura dei call center, assicurando dignità e sicurezza ai lavoratori;

   se intenda intraprendere iniziative volte ad elaborare un percorso condiviso con forze dell'ordine, uffici comunali competenti in materia di autorizzazione di nuove attività produttive (Suap) ed ispettorati del lavoro, al fine di rafforzare la rete di sicurezza dei luoghi di lavoro sul territorio;

   se intenda riattivare un tavolo nazionale di settore per impedire il proliferare di queste situazioni di vero e proprio sfruttamento, specie in un momento tanto complesso per l'economia ed il lavoro della nostra società.
(5-04901)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 9 dicembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04901

  Passo ad illustrare l'atto concernente le condizioni di lavoro dei dipendenti dei call center, in particolare nel territorio della provincia di Taranto.
  Al riguardo, voglio preliminarmente ricordare che la salute e la sicurezza sul lavoro costituisce un tema di importanza fondamentale che il nuovo Governo, sin dal suo insediamento, ha inserito tra le priorità da affrontare. A testimonianza di ciò – presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali – è stato avviato un confronto sui temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con l'obiettivo di avviare un dialogo costruttivo tra i diversi attori coinvolti finalizzato alla individuazione di proposte condivise in ordine al rafforzamento e all'eventuale aggiornamento del quadro di tutele e di misure di prevenzione, già disciplinate in maniera organica dal decreto legislativo n. 81 del 2008.
  Ricordo, inoltre – anche in vista della ricostituzione della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro – sono stati avviati tavoli tecnici di confronto con le Parti sociali nell'ambito dei quali sono stati effettuati i primi approfondimenti su alcune tematiche ritenute prioritarie.
  Nello specifico, evidenzio altresì che l'attenzione da parte del Governo sul comparto call center è massima. Specifici incontri si sono svolti sul tema durante i quali sono stati affrontati tutte le criticità del settore.
  Ciò posto, in relazione ai fatti ed alle questioni segnalate dall'Onorevole Interrogante, sulla base dell'informativa richiesta al competente Ispettorato territoriale del lavoro, risulta essere pervenuta una segnalazione da parte di SLc CGIL in merito alle imprese esercenti attività di call center nei comuni di Massafra e Crispiano. Dal relativo incontro in sede è emerso che le problematiche di presunta interposizione illecita sarebbero state affrontate dalle stesse imprese esercenti call center direttamente con la TIM, società per la quale venivano stipulati i contratti per procacciare contratti di telefonia per il pubblico, e che erano allora in corso trattative per l'assunzione degli operatori addetti a tali compiti alle dipendenze di TIM o di aziende create ad hoc dalla stessa.
  Conseguentemente, non sono state attivate ispezioni onde non interferire in alcun modo nelle dinamiche delle relazioni tra le parti.
  Infine, ferma primaria la competenza prefettizia, si rappresenta che l'ispettorato territoriale del lavoro di Taranto non ha svolto controlli per il rispetto dei protocolli anti contagio non avendo avuto specifiche segnalazioni in merito.
  Concludo sottolineando che anche in considerazione dell'attuale fase emergenziale – è ferma intenzione del Governo accrescere i livelli di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori attraverso il graduale potenziamento dell'organico tecnico dell'Ispettorato nazionale del lavoro (INL). Segnalo, comunque, che nel DDL Bilancio è stato previsto all'articolo 48 il rifinanziamento di 20 milioni di euro per i lavoratori del settore dei call center.
  L'obiettivo del Governo va, pertanto, nella direzione di rivolgere al tema dei controlli la necessaria attenzione, anche attraverso un più efficace coordinamento dell'azione di controllo, al fine di accrescere i livelli di tutela della salute e della sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento ai settori a più alto rischio infortunistico.