ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04879

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 417 del 28/10/2020
Abbinamenti
Atto 5/04880 abbinato in data 05/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: ANNIBALI LUCIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 28/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA 28/10/2020
VITIELLO CATELLO ITALIA VIVA 28/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/10/2020
Stato iter:
05/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/11/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 05/11/2020
Resoconto GIORGIS ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 05/11/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/11/2020

DISCUSSIONE IL 05/11/2020

SVOLTO IL 05/11/2020

CONCLUSO IL 05/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04879
presentato da
ANNIBALI Lucia
testo di
Mercoledì 28 ottobre 2020, seduta n. 417

   ANNIBALI, FERRI e VITIELLO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   25.000 praticanti avvocati partecipano alle prove scritte dell'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione forense, quest'anno previste per i prossimi 15, 16 e 17 dicembre;

   i candidati affrontano un periodo di pratica e investono notevoli energie, tempo e denaro per prepararsi alle prove; allo stato non hanno ancora certezze in merito alle modalità di svolgimento;

   l'articolo 8 del bando di cui al decreto 14 settembre 2020, in Gazzetta Ufficiale 15 settembre 2020, prevede che un successivo decreto ministeriale, pubblicato il 27 novembre 2020, individuerà misure disciplinanti l'accesso e la permanenza alle sedi concorsuali, per garantire il rispetto delle disposizioni volte a prevenire il contagio da Covid-19;

   le prove scritte vengono svolte in tre giorni consecutivi e prevedono la presenza dei candidati per sette ore al giorno;

   gli inevitabili assembramenti rischiano di causare una crescita dei contagi;

   vi sarà una difficoltà nel trovare i locali adatti per far rispettare distanze di sicurezza e norme igieniche;

   il Governo non ha chiarito come intenda garantire le norme sanitarie all'interno dei padiglioni e che cosa accadrà qualora un candidato dovesse risultare positivo al Covid-19 durante i giorni delle prove scritte;

   molte professioni hanno effettuato i relativi esami svolgendo esclusivamente la prova orale;

   con il decreto ministeriale n. 661 del 24 settembre 2020 il Ministero dell'università ha confermato che gli esami di abilitazione per molte professioni tra cui architetto, ingegnere, dottore commercialista, esperto contabile e revisore legale si svolgeranno in modalità orale a distanza;

   tale modalità sembra essere la più idonea, anche per l'esame di avvocato, a garantire lo svolgimento certo della sessione in sicurezza e tempi celeri;

   l'orale abilitante, per sopperire all'assenza di prova scritta e assicurare la selettività dell'esame, potrebbe prevedere quali obbligatorie le materie di diritto civile e diritto penale, più una tra procedura civile e procedura penale, deontologia e due materie a scelta;

   a parere degli interroganti è necessario, anche per l'esame da avvocato, procedere direttamente alla prova orale tramite modalità in video streaming o secondo le forme più idonee in relazione alla situazione di emergenza –:

   se intenda adottare iniziative per prevedere una modalità alternativa con la quale espletare l'esame da avvocato 2020/2021, in particolare attraverso l'eliminazione delle prove scritte e l'introduzione di una prova orale abilitante che preveda le materie di diritto civile, diritto penale, una procedura, deontologia e due materie a scelta, da svolgersi anche in modalità telematica.
(5-04879)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 5 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-04879

  L'aggravarsi della situazione sanitaria, che ha indotto il Presidente del Consiglio ad emanare il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, suggerisce di rinviare anche l'espletamento delle prove scritte degli esami d'avvocato programmate per il 15-16-17 dicembre.
  Si tratta di una scelta per molti aspetti obbligata, dovuta all'evoluzione del quadro epidemiologico, supportata anche dal Ministero della Salute.
  Non possiamo rischiare di trasformare la selezione per l'accesso all'avvocatura in un potenziale focolaio epidemiologico, in presenza di un quadro critico come quello che stiamo vivendo.
  Purtroppo, occorre adeguare gli eventi già programmati alla situazione contingente, mantenendo sempre prioritario l'obiettivo di tutelare la salute dei candidati e di proteggere dall'esposizione al rischio di contagio tutti coloro che sono coinvolti nella macchina organizzativa della procedura in questione.
  Le esigenze logistiche e organizzative, del resto, non ci consentono di attendere oltre, e anche l'esigenza di programmazione di chi deve sostenere l'esame ci sollecita una decisione rapida.
  La proposta di sostenere la prova di accesso alla professione forense con modalità differenti da quelle finora vigenti e, «in particolare, attraverso l'eliminazione delle prove scritte» e l'introduzione di una sola prova orale abilitante, non appare idonea a garantire, con certezza, maggiore celerità, sicurezza e, al contempo, quella qualità della selezione che è necessario assicurare.
  L'avvocato è chiamato a svolgere un ruolo molto delicato e importante: ed è difficile non convenire sulla necessità di garantire che il relativo esame, sebbene in una situazione di emergenza come quella attuale, mantenga comunque criteri che assicurino la qualità della selezione e i presupposti che ne governano le regole di accesso.
  A breve indicheremo la nuova data dell'esame: al momento, sembra ragionevole ipotizzare che la prova si possa tenere nella primavera del 2021.
  Il Ministero, confrontandosi con gli altri interlocutori coinvolti, valuterà ogni soluzione per ridurre i tempi della procedura e accelerare la correzione delle prove scritte, in modo da neutralizzare, o comunque diminuire quanto più possibile, gli effetti di questo rinvio.
  Il Ministero, voglio inoltre sottolineare, è impegnato a garantire il completamento della procedura d'esame orale per coloro che hanno superato gli scritti nel 2019, con modalità che garantiscano la sicurezza e la salute dei candidati e dei membri delle commissioni.