ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PARISSE MARTINA MOVIMENTO 5 STELLE 27/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/10/2020
Stato iter:
24/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/03/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 24/03/2021
Resoconto TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/10/2020

DISCUSSIONE IL 24/03/2021

SVOLTO IL 24/03/2021

CONCLUSO IL 24/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04848
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Martedì 27 ottobre 2020, seduta n. 416

   TERZONI e PARISSE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la raffineria Api di Falconara Marittima è stata più volte al centro delle cronache per incidenti e per le emissioni in atmosfera, compreso il grave episodio dell'incidente al serbatoio TK61 dell'11 aprile 2018;

   è un impianto a rischio di incidente rilevante che ricade in un Sito Nazionale per le Bonifiche;

   l'esasperazione dei cittadini circa condizioni insopportabili in relazione alle emissioni nell'area e ai ritardi nelle bonifiche è tale da aver portato, oltre a reiterate proteste organizzate da comitati ed associazioni locali, al deposito spontaneo di centinaia di esposti in occasione dell'evento dell'11 aprile;

   diverse sono le inchieste della magistratura in corso condotte assieme ai NOE;

   il giornale Il Fatto Quotidiano il 27 agosto 2020 nell'articolo «Fumi neri a Falconara, l'ex sindaco e l'Amministratore di API “I cittadini sono teste di cazzo”» a firma di Maria Cristina Fraddosio (https://www.ilfattoquotidiano.it) riportava passaggi inequivocabili circa i risparmi per l'azienda dal mancato rispetto del piano di contenimento delle emissioni, nonché dell'applicazione del decreto legislativo n. 105 del 2015 sulla prevenzione del rischio di incidente rilevante;

   al Ministero dell'ambiente spettano a) la procedura di A.I.A., rilasciata con decreto ministeriale n. 171 dell'11 maggio 2018 e i relativi controlli; b) la verifica delle ottemperanze riguardanti le 7 procedure di Via nazionale realizzate nei decenni dall'Api (codici 1432, 29, 375, 1833, 2673, 3000 e 899); c) la verifica, sulla base dell'articolo 28 del decreto legislativo n. 152 del 2006, dell'eventuale sussistenza di impatti superiori o non adeguatamente; d) l'applicazione dell'articolo 29, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006 su eventuali difformità esecutive rispetto ai progetti approvati in V.a.-V.i.a.; e) l'attuazione dei procedimenti per la bonifica nel Sin; f) il coordinamento sull'applicazione del decreto legislativo n. 105 del 2015, nonché le verifiche e le notifiche sugli incidenti in base agli articoli 4, 5 e 11 del decreto –:

   se intenda riesaminare l'autorizzazione integrata ambientale al fine di applicare misure più stringenti sulle emissioni e sulla gestione dell'impianto;

   quali controlli siano stati effettuati sull'applicazione dell'A.i.a. esistente;

   quali attività siano state poste in essere per l'applicazione dell'articolo 28, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, per a) la verifica di ottemperanza per i diversi procedimenti di V.i.a.; b) la verifica della sussistenza di impatti imprevisti o maggiori di quelli già valutati;

   se sia stato applicato quanto previsto dall'articolo 29, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006;

   quali iniziative di competenza siano state assunte per quanto riguarda la gestione dell'incidente dell'11 aprile 2018, per quanto riguarda il rispetto del decreto legislativo n. 105 del 2015, nonché quali iniziative siano state messe in atto per l'applicazione del decreto stesso sulla base delle competenze del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
(5-04848)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 24 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04848

  Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta che l'attuale autorizzazione integrata ambientale (AIA) per l'esercizio della Raffineria di API di Ancona è stata rilasciata con apposito decreto del Ministro dell'ambiente dell'11 maggio 2018, a conclusione del procedimento di «riesame complessivo» finalizzato all'adeguamento dell'autorizzazione alle pertinenti Conclusioni sulle BAT, pubblicate con Decisione di esecuzione della Commissione Europea del 9 ottobre 2014.
  Il DM dell'11 maggio 2018 contiene anche prescrizioni in materia sanitaria, acquisite in sede di Conferenza di Servizi conclusiva del 3 maggio 2018, presentate dal Comune di Falconara Marittima.
  Nel corso del 2020 sono stati conclusi due procedimenti di modifica dell'AIA.
  Il primo è stato avviato per la valutazione di ottemperanza di una prescrizione AIA, relativa al progetto di valutazione delle ricadute di talune sostanze emesse in atmosfera dalla raffineria che dovrà essere completata entro 18 mesi.
  Il secondo riguarda la correzione di alcuni refusi e la modifica di talune prescrizioni AIA. Il procedimento si è concluso con la seduta della Conferenza di Servizi del 26 ottobre 2020. Il decreto di riesame è stato firmato dal Ministro della transizione ecologica in data 3 marzo 2021.
  Ad oggi è in corso un ulteriore procedimento di riesame dell'AIA, avviato su specifica richiesta di Ispra e Arpa Marche del 4 agosto scorso. A seguito della citata richiesta, nello stesso mese di agosto 2020, il Ministero ha disposto, ai sensi dell'articolo 29-octies, comma 4 del D.lgs. 152/06, l'avvio del procedimento di riesame relativamente alle prescrizioni che attengono al contenimento delle emissioni diffuse alla luce delle prescrizioni sulle emissioni odorigene e, su specifica richiesta di ARPA Marche, relativamente alla prescrizione riportante ai valori limite allo scarico idrico di alcuni parametri.
  In ordine al suddetto procedimento sono tuttora in corso le attività istruttorie da parte della competente Commissione AIA-IPPC.
  Per quanto riguarda nello specifico l'evento dell'11 aprile 2018, durante l'apposita ispezione condotta presso la raffineria, l'Ispra ha accertato ritardi nella comunicazione dell'evento ed ha proposto di diffidare il Gestore a migliorare le procedure di informazione di eventi incidentali e ad aumentare i monitoraggi presso i serbatoi per il tempestivo rilevamento di eventuali criticità.
  Il Ministero nei mesi di luglio e settembre 2018, ha diffidato il Gestore, ai sensi dell'articolo 29-undecies, comma 2, del d.lgs. n. 152/2006, ad ottemperare a quanto proposto da Ispra.
  A seguito delle attività di controllo di competenza, Ispra, con nota del 5 giugno 2020, ha evidenziato il superamento delle inottemperanze delle suddette diffide.
  Inoltre, a seguito dell'ultima visita ispettiva condotta presso l'istallazione, Ispra ha richiesto al Gestore di trasmettere gli esiti delle manutenzioni eseguite sui serbatoi per contenere le perdite di tenuta rilevate dai monitoraggi.
  A seguito dell'evento dell'11 aprile 2018 sono state avviate anche indagini da parte della Procura di Ancona riguardanti tre serbatoi, precisamente TK61, TK62 e TK59.
  A febbraio 2019 il Gestore ha comunicato agli enti di controllo l'avvio delle operazioni di bonifica del serbatoio TK61, assicurando lo svolgimento delle stesse nel rispetto delle prescrizioni della Procura di Ancona e fornendo aggiornamenti periodici.
  Nel mese di novembre lo stesso Gestore ha effettuato l'inertizzazione del serbatoio TK61 mentre le rimanenti attività di bonifica prevedono la rimozione della fase residuale semisolida di idrocarburo.
  Per quanto riguarda gli altri due serbatoi TK62 e TK59, si è dato avvio alla riprogrammazione degli interventi di adeguamento alle prescrizioni AIA riguardanti lo stoccaggio e il parco serbatoi.
  In merito a tale problematica è stato altresì istituito dal Comitato Tecnico Regionale (CTR), un gruppo di lavoro incaricato di esaminare la documentazione prodotta da API e di valutare la procedura proposta per la gestione delle anomalie dei serbatoi con doppio fondo.
  A conclusione delle attività del suddetto gruppo di lavoro il CTR, sulla base delle conclusioni da esso presentate e della successiva proposta del Gestore di revisione del programma di manutenzione di due serbatoi TK62 e TK59, ha prescritto al Gestore di procedere alla bonifica dei predetti serbatoi nei tempi tecnici strettamente necessari a partire dalla data di conclusione degli accertamenti dell'autorità giudiziaria che ne vincolano l'esecuzione.
  Con riguardo agli aspetti relativi all'applicazione del D.lgs. 105/2015, si premette che l'impianto, classificato come stabilimento di «soglia superiore» ai sensi del suddetto decreto è soggetto, come stabilito dalla norma, ai controlli esercitati dal Ministero dell'interno che, in particolare, valuta il Rapporto di Sicurezza predisposto dal Gestore ed effettua ispezioni periodiche ordinarie o ispezioni straordinarie sui sistemi di gestione della sicurezza degli stabilimenti in parola.
  A seguito dell'incidente il Ministero dell'ambiente oggi della transizione ecologica ha richiesto al Gestore ed agli uffici territoriali competenti le informazioni necessarie per accertarne l'eventuale classificazione come «rilevante», ai sensi dell'articolo 26 del citato D.lgs. 105/2015. In base alle informazioni ricevute non sono stati rilevati i presupposti per ulteriori accertamenti, né per la notifica dell'incidente alla Commissione europea.
  Si evidenzia in ultimo che, in data 28 giugno 2019, il NOE di Ancona, nell'ambito del procedimento penale n. 4360/16, ha segnalato allo stesso Ministero alcune carenze tecnico-operativo-gestionali riguardanti la raffineria, accertate nell'ambito delle attività d'indagine.
  ISPRA, investita della questione, ha proposto di diffidare il Gestore ad adeguare, in particolare, le procedure e le modalità di gestione delle operazioni di carico/scarico di idrocarburi presso i terminali marittimi.
  Nel giugno 2020 ISPRA ha comunicato in via definitiva il superamento delle inadempienze e criticità oggetto della diffida.
  Per completezza di informazione, si evidenzia ancora che questo Ministero, al fine di individuare ulteriori eventuali inottemperanze delle prescrizioni e di valutare la necessità di riesaminare l'AIA, ha richiesto e acquisito le relazioni tecniche redatte dai CTU per il N.O.E. di Ancona relative alle criticità evidenziate.
  Acquisite le suddette relazioni Ispra, con nota del 23 dicembre 2019, ha rappresentato al Ministero le proprie valutazioni seguite alla verifica ispettiva dell'ottobre 2019, da cui emerge che non risultano elementi oggettivi tali da disporre un riesame di AIA. Le conclusioni di Ispra sono state opportunamente trasmesse al N.O.E.