Legislatura: 18Seduta di annuncio: 416 del 27/10/2020
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/10/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/10/2020
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/10/2020
RITIRATO IL 10/11/2020
CONCLUSO IL 10/11/2020
MAZZETTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
entro il 2035 i volumi di rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare la soglia dei 10 per cento. È uno dei principali obiettivi fissati dall'Unione europea. La crescita dell'economia circolare è ormai riconosciuta quale uno degli strumenti principali per consentire lo sviluppo sostenibile dell'economia di un Paese. Sotto questo aspetto è tra l'altro indispensabile accelerare sia la realizzazione della dotazione impiantistica, che l'emanazione dei numerosi decreti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che ancora devono essere predisposti e che consentono di individuare per ogni categoria merceologica il momento in cui il rifiuto cessa di essere tale (cosiddetto End of waste);
uno dei settori che sicuramente beneficerebbe di una crescita dell'economia circolare è certamente quello tessile;
si ricorda che l'Italia è tra i primissimi Paesi (se non il primo) produttore di moda e beni di lusso al mondo ma, non avendo materie prime, è costretto ad importarle (a caro prezzo) da altri Paesi;
basta considerare che solamente il distretto del tessile e dell'abbigliamento, comprendente i comuni della provincia di Prato e alcuni comuni limitrofi (Agliana, Quarrata e Montale in provincia di Pistoia, Campi Bisenzio e Calenzano in provincia di Firenze), raccoglie oltre 6.500 unità locali, con più di 33.000 addetti complessivi, tra tessile ed abbigliamento, e un fatturato stimato vicino ai 5 miliardi di euro, di cui circa la metà da esportazioni;
il peso del citato distretto pratese sull'export italiano del settore nel 2016 è stato del 17 per cento. Se il distretto tessile pratese fosse una nazione, sarebbe al 7° posto in Europa per numero di imprese tessili. Questa economia si basa ancora, in buona parte, sul recupero di materiali tessili sia da pre che da post consumo che vengono lavorati per alimentare il ciclo produttivo sia locale che internazionale;
nonostante quanto suesposto, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ha ancora provveduto a predisporre il necessario regolamento «end of waste» per il settore tessile, creando non pochi ostacoli a tutto il settore –:
se il Ministro interrogato non ritenga non più procrastinabile provvedere all'emanazione del regolamento sull'End of Waste e quindi il passaggio da rifiuto a materia prima secondaria dei rifiuti tessili, definendo in modo inequivocabile il momento in cui un rifiuto cessa di essere tale, al fine di favorire finalmente il riutilizzo industriale di tali materiali e dare garanzie all'attività della filiera del tessile, composta soprattutto da piccole e piccolissime imprese.
(5-04846)