ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04802

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 410 del 16/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOLDRINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 16/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/10/2020
Stato iter:
19/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2020
Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 19/11/2020
Resoconto BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/10/2020

DISCUSSIONE IL 19/11/2020

SVOLTO IL 19/11/2020

CONCLUSO IL 19/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04802
presentato da
BOLDRINI Laura
testo di
Venerdì 16 ottobre 2020, seduta n. 410

   BOLDRINI e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   a partire dal 1986, anno della catastrofe nucleare di Chernobyl, ha preso avvio in Europa il progetto dei soggiorni terapeutici a favore dei bambini vittime della tragedia; grazie ad un grande ponte aereo umanitario quasi 500.000 bambini bielorussi hanno visitato l'Italia almeno una volta, circondati dall'affetto delle famiglie italiane;

   a causa del Covid-19, a partire dal 27 febbraio 2020, la Repubblica di Belarus ha sospeso i viaggi solidaristici, riservandosi di rivedere la propria decisione in base alla situazione epidemiologica del nostro Paese e alle misure programmate dall'Italia per provvedere alla sicurezza sanitaria dei bambini ospitati;

   si tratta di un progetto unico al mondo e il 10 maggio 2007 è stato anche sottoscritto un accordo intergovernativo tra Italia e Bielorussia sulle condizioni di risanamento a titolo gratuito dei minori bielorussi in Italia, primo strumento giuridico internazionale di questo tipo;

   secondo alcuni studi scientifici i soggiorni terapeutici portano a una riduzione compresa tra il 30 e l'80 per cento delle particelle di Cesio-137 presenti nell'organismo dei bambini nati sul territorio interessato dall'incidente nucleare del 1986 e ad oggi, purtroppo, sussistono ancora le conseguenze negative di quell'incidente per la popolazione della Repubblica della Bielorussia;

   in Italia sono migliaia le famiglie che da decenni accolgono uno o più minori bielorussi durante il periodo estivo e delle vacanze natalizie, attraverso le tante associazioni di volontariato attivatesi dopo il 1986;

   si tratta di bambini orfani che vivono in istituti e case famiglia, e, dunque, non si tratta solo di viaggi a scopo terapeutico, ma anche psicologico e sociale;

   non risulta agli interroganti la notizia secondo cui non ci sarebbero attualmente collegamenti aerei commerciali tra l'Italia e la Bielorussia a fare da ulteriore ostacolo;

   è importante sottolineare come tra le famiglie ospitanti e i bambini si siano creati anche dei profondi legami affettivi, interrotti a causa di questa decisione, per ovviare alla quale molte delle famiglie si sono organizzate per andare in Bielorussia a incontrare i bambini nei mesi di agosto e settembre;

   le famiglie ospitanti da mesi cercano di interloquire con il Comitato interministeriale per trovare una soluzione, offrendo la propria disponibilità a farsi carico di tutti gli oneri finanziari e prescrittivi;

   è da dicembre dello scorso anno che i bambini non possono venire a incontrare le famiglie italiane e una lontananza così prolungata compromette gli effetti benefici affettivi, psicologici e di salute che questi progetti devono garantire; il mancato arrivo nel corso dei tre mesi estivi, il periodo di accoglienza più lungo dell'anno, ha già provocato rilevanti effetti negativi sui bambini ed ha esasperato le famiglie;

   per altre situazioni, nonostante i divieti di ingresso nel nostro Paese, si sono permesse delle eccezioni, come per esempio nel caso del Festival del cinema di Venezia;

   la grave crisi politica e istituzionale che sta vivendo la Bielorussia a seguito dei brogli che hanno falsato i risultati delle elezioni presidenziali dell'agosto 2020 e della violenta repressione del regime di Lukashensko contro gli oppositori non deve ostacolare la ripresa di una attività umanitaria rivolta a bambini che necessitano di cure e di concreta solidarietà –:

   se il Governo non intenda adoperarsi con il Governo della Bielorussia per trovare un accordo che permetta la ripresa di questi importanti programmi di accoglienza terapeutica e umanitaria per il periodo di Natale 2020.
(5-04802)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-04802

Desidero innanzitutto ringraziare le colleghe Boldrini e Quartapelle per aver sollevato la questione dei programmi di accoglienza dei minori bielorussi. Si tratta infatti di una bellissima pagina di solidarietà che vede impegnate da anni migliaia di famiglie italiane e che il Governo intende riprendere, non appena la situazione sanitaria lo permetterà.
Vorrei anch’io menzionare alcuni elementi di contesto. A partire dal 1986, anno in cui si è verificata la catastrofe nucleare di Chernobyl, sono stati accolti in Italia circa 400.000 minori di nazionalità bielorussa, di fascia di età prevalentemente compresa tra gli 8 e i 12 anni.
Nel 2018 circa 6.600 minori di nazionalità bielorussa hanno fatto ingresso in Italia nell’ambito di 620 progetti di accoglienza temporanea.
Circa l’80 per cento è stato accolto in famiglia mentre il restante 20 per cento presso strutture gestite da associazioni, in collaborazione con famiglie e organizzazioni di volontariato attive sul territorio. Nel 2019 sono stati circa 5900 i minori bielorussi che sono venuti in Italia.
L’accoglienza temporanea dei minori di nazionalità bielorussa in Italia è stata inquadrata in una cornice formale. Il 10 maggio 2007, in particolare, come le interroganti ricordano, fu firmato un «Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulle condizioni di risanamento a titolo gratuito nella Repubblica italiana dei cittadini minorenni della Repubblica di Belarus». Successivamente, il 21 gennaio 2016, è stato sottoscritto un Protocollo contenente le «Raccomandazioni per garantire le condizioni di massima sicurezza durante il soggiorno dei minori, cittadini della Repubblica di Belarus, che si troveranno nella Repubblica italiana per il risanamento».
Oltre al beneficio terapeutico, fisico e psicologico, che hanno assicurato nel tempo a tante decine di migliaia di minori, i programmi hanno forgiato un intenso legame tra le popolazioni di Italia e Bielorussia che la Farnesina è impegnata a preservare e valorizzare, anche tramite l’Ambasciata a Minsk, che segue il dossier con la massima attenzione.
Su questa cooperazione, tuttavia, si è innestato il Covid-19. La pandemia ha purtroppo causato, in primo luogo proprio da parte bielorussa, la sospensione cautelativa dei programmi a tutela dei minori e delle famiglie ospitanti «fino alla stabilizzazione della situazione epidemiologica».
Anche le nostre autorità tecnico-scientifiche non ritengono tuttora che l’evoluzione della situazione pandemica permetta di considerare la ripresa dei soggiorni terapeutici. Peraltro, va tenuto in considerazione che la Bielorussia non è stata inclusa fra i Paesi dai quali sono autorizzati gli ingressi in Italia. Vi sono, come è noto, alcune limitate eccezioni, tra le quali, per il momento, non possono purtroppo ricomprendersi i programmi di accoglienza per minori. In Italia tutti i movimenti dallo spazio extra-Schengen sono poi subordinati in Italia all’obbligo di quarantena, salvo limitate eccezioni.
Desidero comunque assicurare alle colleghe Boldrini e Quartapelle che il Governo sta verificando la possibilità di autorizzare nuovamente i soggiorni, a partire dal prossimo periodo natalizio. Si tratta di una prospettiva che sarà comunque soggetta ad un’ulteriore verifica che dovrà necessariamente tenere conto dell’evoluzione della situazione pandemica.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale continua ad auspicare fortemente che i programmi solidaristici possano riprendere non appena possibile. Stiamo quindi sottolineando, nel contesto della concertazione in materia con il Ministero della salute e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la piena disponibilità della Farnesina ad approfondire con la controparte bielorussa eventuali specifiche modalità per il loro svolgimento, in modo da consentirne il riavvio in piena sicurezza, anche quale concreto segnale di vicinanza alla popolazione bielorussa.