Legislatura: 18Seduta di annuncio: 410 del 16/10/2020
Primo firmatario: BILLI SIMONE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020 ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2020
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 01/12/2020 Resoconto SERENI MARINA VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) INTERVENTO PARLAMENTARE 01/12/2020 Resoconto FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO REPLICA 01/12/2020 Resoconto BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/10/2020
DISCUSSIONE IL 01/12/2020
SVOLTO IL 01/12/2020
CONCLUSO IL 01/12/2020
BILLI, COIN, COMENCINI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, FORMENTINI, PICCHI, RIBOLLA e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
la rete consolare italiana nel Regno Unito è sotto pressione sia per il Covid-19, che, in particolare, per la Brexit: il consolato d'Italia a Londra calcola che per ogni Italiano iscritto all'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) ci sia un altro, italiano che non si è ancora iscritto, sebbene secondo la legge l'iscrizione sia obbligatoria entro un anno dal trasferimento in un altro Paese;
la pandemia causata dal Covid-19 ha avuto ripercussioni pesanti sulla mole di lavoro dei consolati che hanno accumulato ritardi nello smaltimento anche delle pratiche per le carte d'identità e dei passaporti a causa delle restrizioni sanitarie e di sicurezza;
il precedente Governo aveva già deciso di potenziare il consolato generale di Londra ed erano state prese misure in tal senso, nonché stanziate risorse aggiuntive;
la situazione sta diventando esplosiva anche in altre città inglesi, dove la pandemia da Covid-19, originata in Cina, sta mietendo numerose vittime: anche per questo sarebbe necessario fornire ai nostri connazionali un punto di riferimento strutturato al quale rivolgersi;
la riapertura del consolato di Manchester – chiuso nel 2014 dall'allora Governo in carica, di centrosinistra – è stata più volte oggetto di atti di sindacato ispettivo e di indirizzo da parte degli interroganti e a maggio 2019 il Governo pro tempore ha accolto anche un ordine del giorno che andava in tal senso –:
se non si ritenga urgente la riapertura del consolato di Manchester, quali siano i tempi e quali siano le iniziative messe in atto per giungere a questa riapertura, considerando che i finanziamenti sono già stanziati da tempo ed il console per questa sede già identificato.
(5-04800)
Ringrazio il deputato Billi per consentirmi di fornire a questa Commissione un aggiornamento sulla riapertura del Consolato a Manchester. Si tratta di una questione su cui, come sapete, il Governo è impegnato, nel quadro della forte attenzione che riserviamo alla vastissima collettività residente nel Regno Unito, che include anche i numerosi connazionali iscrittisi all'AIRE negli ultimi mesi, soprattutto per via della Brexit.
La riapertura del Consolato di Manchester risponde, infatti, all'esigenza di continuare a migliorare l'efficienza della rete consolare nell'erogazione dei servizi per gli utenti, al fine di venire incontro, sempre più puntualmente, alle crescenti esigenze di quella collettività.
Abbiamo, nei mesi scorsi, concluso le procedure amministrative necessarie all'istituzione e alla conseguente operatività della nuova Sede e abbiamo anche acquisito l'assenso delle autorità britanniche all'apertura del Consolato, in accordo con quanto previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963 sulle relazioni diplomatiche.
Inoltre, d'intesa con la nostra Ambasciata a Londra, abbiamo provveduto a definire la circoscrizione di competenza del nuovo Consolato, che ricalcherà quella assegnata a suo tempo al preesistente Ufficio consolare, con l'aggiunta della regione delle West Midlands, La nuova circoscrizione ricomprenderà quindi circa 80.000 connazionali, alleggerendo il carico di lavoro del Consolato Generale a Londra. Subito prima dell'effettiva operatività della nuova Sede, verrà anche ridefinita la circoscrizione territoriale del Vice Consolato onorario in Birmingham, al fine di renderla compatibile con la nuova suddivisione di competenze tra il Consolato Generale a Londra e il Consolato a Manchester.
Come noto, l'Amministrazione ha anche già individuato il personale necessario, tra i quali il titolare del Consolato, che prenderà servizio a Manchester non appena le ultime procedure finalizzate ad acquisire la piena operatività della sede lo permetteranno.
Tutto è quindi pronto, e manca appunto l'ultimo tassello, quello del perfezionamento del contratto di affitto del futuro Consolato. Vorrei cogliere questa occasione per fornire, quindi, un aggiornamento al riguardo. La Direzione Generale per l'Amministrazione, l'informatica e le Comunicazioni della Farnesina ha trasmesso all'Ambasciata d'Italia a Londra indicazioni in merito alla bozza di contratto di affitto della sede dell'istituendo Consolato, alla proposta distributiva degli spazi e ai lavori da effettuare per assicurare l'adeguatezza dei locali sotto il profilo della sicurezza.
Non appena chiariti – anche con la proprietà dell'immobile – questi ultimi aspetti tecnici, potremo fissare una data di decorrenza del contratto di affitto della sede che ospiterà gli uffici del Consolato.
Nonostante la pandemia da Covid-19 abbia comportato un allungamento dei tempi, alla luce delle misure adottate dal Regno Unito e la conseguente riorganizzazione del lavoro, siamo, quindi, in dirittura d'arrivo di questo processo di riapertura, grazie al costante impegno dei competenti uffici della Farnesina, in raccordo con la nostra Ambasciata a Londra e le autorità britanniche.