ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04762

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 407 del 13/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZANGRILLO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/10/2020
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/10/2020
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 13/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 13/10/2020
Stato iter:
14/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/10/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 14/10/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/10/2020

SVOLTO IL 14/10/2020

CONCLUSO IL 14/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04762
presentato da
ZANGRILLO Paolo
testo di
Martedì 13 ottobre 2020, seduta n. 407

   ZANGRILLO, POLVERINI, CANNATELLI e MUSELLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il comitato di esperti, appositamente nominato, nel luglio 2020 dal Ministro interrogato ha redatto un documento recante linee guida in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, propedeutico ad un intervento normativo di riforma della legislazione vigente;

   a quanto riportato da anticipazioni di stampa, pubblicate in particolare da il Sole 24ore, il documento, in sintesi, prevederebbe un'estensione pressoché universale dell'attuale campo di operatività degli strumenti di integrazione al reddito, estenderebbe l'accesso al sistema di integrazione salariale anche ai lavoratori autonomi e introdurrebbe un nuovo sistema di finanziamento del sistema degli ammortizzatori sociali, basato per i primi anni sulla fiscalità generale e a regime su una maggiore contribuzione da parte dei datori di lavoro, proporzione all'utilizzo effettuato;

   a quanto si apprende, dalle medesime anticipazioni di stampa, e in contrasto con quanto pubblicamente dichiarato, seppure in maniera sommaria, dal Ministro interrogato, il documento tralascerebbe completamente, salve qualche vago accenno, la riforma del sistema delle politiche attive per il lavoro;

   nella Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef) 2020, si apprende che tra i disegni di legge collegati alla decisione di bilancio, il Governo ha inserito il «DDL in materia di riforma degli ammortizzatori sociali», ma nelle 130 pagine di cui si compone il documento non vi è altro accenno, anche generico alla riforma in questione;

   la riforma organica dell'attuale sistema delle politiche attive del lavoro è strategica per consentire un aumento dell'occupazione in Italia e per evitare che il complesso degli strumenti di integrazione al reddito e le indennità previste per la disoccupazione si limitino, come di fatto in gran parte avviene ora, alla mera assistenza, che, da un lato, produce oneri eccessivamente elevati per le finanze pubbliche e, dall'altro, non offre la possibilità di reinserimento al lavoro al lavoratore temporaneamente privo di occupazione;

   tra le maggiori perplessità emerse nei confronti delle linee guida sulla riforma degli ammortizzatori sociali vi è, tra l'altro proprio quella dell'eccessiva onerosità, con un costo stimato nella fase iniziale di oltre 20 miliardi di euro –:

   se, nell'ambito dell'annunciata iniziativa di riforma degli ammortizzatori sociali, sarà ricompresa anche la riforma del settore delle politiche attive del lavoro e quali iniziative intenda adottare al fine di riformare ed efficientare tale specifico settore.
(5-04762)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 14 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04762

  Passo ad illustrare l'atto concernente le iniziative del Governo nell'ambito della riforma degli ammortizzatori sociali e nel settore delle politiche attive.
  Al riguardo, voglio precisare che la riforma che il Ministero che rappresento intende realizzare va nella direzione dell'universalismo selettivo delle tutele. Voglio tuttavia chiarire che universalismo non significa appiattimento delle tutele: resta ferma la necessità di garantire una differenziazione di aliquote e costi in base a settori e dimensioni aziendali.
  Il progetto di rivisitazione della disciplina degli ammortizzatori sociali prevede che sia rafforzata la connessione con percorsi formativi e politiche attive del lavoro. Più precisamente, il nuovo sistema opererà su un doppio binario: da un lato rappresenterà una rete di protezione per i dipendenti di quelle imprese che intendono sospendere temporaneamente una parte della produzione per affrontare di ristrutturazione aziendale o riconversioni produttive o tecnologiche. Dall'altro, i nuovi ammortizzatori fungeranno da misure di accompagnamento nelle transizioni occupazionali occorse in caso di crisi strutturali e irreversibili. In tal caso, la tutela si sposta dal rapporto di lavoro al mercato del lavoro.
  Il Ministero del lavoro, dunque, è impegnato a proseguire il lavoro intrapreso per l'attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali, rafforzando gli strumenti di integrazione al reddito in costanza di rapporto di lavoro implementando e perfezionando il ruolo delle politiche attive del lavoro.
  In linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio dell'UE, il Ministero che rappresento sta lavorando per intensificare le politiche attive del lavoro e per introdurre meccanismi volti a favorire l'inserimento di donne e giovani nel mercato del lavoro.
  Voglio pertanto rassicurare gli onorevoli interroganti che il tratto caratterizzante del nuovo sistema di ammortizzatori sarà la stretta complementarietà con le misure di politica attiva finalizzate al mantenimento occupazionale o al reinserimento dei lavoratori tramite una riqualificazione professionale e un accrescimento delle competenze individuali utili a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro nell'ottica di attenuare il divario tra domanda e offerta di lavoro.