ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04724

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
PAXIA MARIA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 06/10/2020
Stato iter:
07/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/10/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/10/2020
Resoconto BUFFAGNI STEFANO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 07/10/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/10/2020

SVOLTO IL 07/10/2020

CONCLUSO IL 07/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04724
presentato da
SUT Luca
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   SUT, ALEMANNO, BERARDINI, CARABETTA, CHIAZZESE, GIARRIZZO, MASI, PAPIRO, PAXIA, PERCONTI, SCANU e VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'Unione europea è impegnata a raggiungere zero emissioni nette di CO2 entro il 2050 e con il Just Transition Fund, parte del Recovery Fund, ha stanziato risorse per favorire la decarbonizzazione del sistema produttivo e supportare nei prossimi anni la riconversione dei settori industriali a maggiori emissioni di anidride carbonica delle regioni Ue che più dipendono dai combustibili fossili;

   nel dettaglio, il Just Transition Fund concede sovvenzioni per sostenere i lavoratori, le piccole e medie imprese, le start-up impegnate a creare nuove opportunità economiche e gli investimenti in tecnologie verdi quali ad esempio l'idrogeno;

   il 25 settembre 2020 è stato firmato a Trieste, alla presenza del Ministro interrogato, un protocollo di intesa tra Snam, regione e società A2A per lo studio di progetti finalizzati all'utilizzo dell'idrogeno all'interno della strategia di transizione energetica;

   in particolare, in un'intervista rilasciata il 26 settembre 2020 a Il Piccolo dall'amministratore delegato della A2A – Renato Mazzoncini – l'intento è quello di sostituire le attuali produzioni di alcune centrali termoelettriche con idrogeno miscelato al metano (H2NG);

   per quanto invece riguarda la centrale di Monfalcone si prevede, già dal 2024, di partire con una centrale a ciclo combinato a gas della potenza 850 megawatt già pronta per funzionare a idrogeno con impianti a corollario (fotovoltaici o «compensatori sincroni») e la connessione alla rete del gas con un tubo lungo meno di 2 chilometri;

   le reti esistenti del gas, tuttavia, sono in grado di accogliere percentuali limitate di idrogeno: la tollerabilità nei gasdotti senza che vi siano upgrading o sostituzioni di sottosistemi è del 10 per cento e di 1/3, a pari pressione, dell'attuale capacità energetica di trasporto;

   la combustione combinata di idrogeno e metano (cosiddetto idrogeno grigio) avviene attraverso un processo di conversione termochimica chi produce meno emissioni di CO2, ma non le azzera;

   l'unico impianto al mondo di dimensioni industriali alimentato interamente a idrogeno è quello di Fusina (VE) di potenza pari a 16 megawatt (non paragonabile alla centrale di Monfalcone), un rendimento elettrico complessivo pari al 41,6 per cento e la mancata emissione di 17 mila tonnellate di CO2 –:

   cosa preveda il protocollo d'intesa citato in premessa ed, in particolare, quali siano fonti da cui viene prodotto l'idrogeno che verrebbe utilizzato nel relativo impianto.
(5-04724)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 7 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04724

  Il memorandum of understanding firmato tra SNAM, regione Friuli Venezia Giulia e A2A il 25 settembre scorso, cui fanno riferimento gli Onorevoli Interroganti, prevede una cooperazione su progetti di riconversione delle centrali termoelettriche di A2A da carbone a gas naturale, idrogeno o miscele gas naturale e idrogeno, anche mediante lo studio di interventi sulle turbine esistenti, nonché la produzione, stoccaggio e trasporto di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili.
  Ovvero, si tratta di una attività in fase di sviluppo, che necessita ancora di sperimentazione e rientra in una serie di iniziative per la promozione dell'uso dell'idrogeno. Per tale motivo appare prematuro individuare le fonti di produzione dell'idrogeno necessario.
  Giova evidenziare che sul tema idrogeno si è recentemente registrata una significativa accelerazione a livello europeo. Infatti, la Commissione Europea nel luglio scorso ha adottato la Strategia della UE per l'idrogeno, che si prefigge di concretare tale potenziale attraverso investimenti, regolamentazione, creazione di un mercato, ricerca e innovazione. Alcuni paesi hanno già presentato i programmi nazionali sullo sviluppo dell'uso dell'idrogeno.
  La flessibilità dell'idrogeno come ponte tra diversi sistemi (gas, elettrico, trasporti), attualmente solo parzialmente comunicanti tra loro, in termini di infrastrutture e mercati, appare un elemento innovativo per contribuire a traguardare gli obiettivi della decarbonizzazione, in particolare per i settori industriali con emissioni difficili da abbattere. Tuttavia il futuro dell'idrogeno esige la disponibilità di elevati volumi di energia rinnovabile per la sua produzione (oltre quella per coprire la domanda di elettricità), una significativa riduzione dei costi, l'incremento dell'efficienza lungo l'intero ciclo, temi di sicurezza, nuove soluzioni per la sua logistica, da sviluppare in modo coordinato tra loro per avere una soluzione che sia fattibile su larga scala.
  Occorre rilevare che la ricerca e i primi progetti sul campo dovranno affrontare e dare risposta anche a questi aspetti, tra cui: i costi finali del prodotto; gli assetti ideali o comunque più efficienti su cui concentrare l'attenzione; una normativa tecnica abilitante in materia di uso, stoccaggio e trasporto dell'idrogeno.
  È importante sottolineare che da parte del Ministero dello sviluppo economico è in corso di predisposizione una Strategia Nazionale per l'idrogeno, che sia in grado di offrire agli investitori e al sistema energetico una prospettiva di lungo termine.
  Pertanto, gli interventi che si intende promuovere nel breve e medio termine sono perciò quelli che consentono una prima attuazione. Le più immediate aree di intervento individuate perciò sono legate all'uso del blending col metano nella rete di trasporto gas esistente, all'impiego dell'idrogeno nei trasporti pesanti, e nella sperimentazione dell'uso di idrogeno in alcuni cicli industriali. Il tutto con l'ottica di promuovere una possibile filiera italiana nel settore.
  Il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli, presente alla sottoscrizione del Protocollo d'intesa in argomento, ha sottolineato che l'idrogeno è un tema che il Governo segue con grande attenzione, poiché rappresenta l'opportunità per il nostro Paese di fare un notevole passo in avanti rispetto all'inquinamento e alla limitazione della produzione di CO2, consentendo di stoccare e trasportare energia in modo «pulito». È un tema su cui l'Italia potrebbe avere un vantaggio competitivo da non perdere.
  Per quanto non specificamente indicato in questa sede, si rimanda alla competenza delle Amministrazioni coinvolte e degli enti locali interessati, che seguiranno gli sviluppi delle attività previste dal citato Protocollo.