ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04706

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 403 del 06/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: EHM YANA CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 06/10/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 06/10/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04706
presentato da
EHM Yana Chiara
testo di
Martedì 6 ottobre 2020, seduta n. 403

   EHM, SIRAGUSA e PERANTONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in Cina la situazione dei diritti umani è ancora caratterizzata da un sistematico giro di vite sul dissenso. La repressione condotta con il pretesto dell'«antiseparatismo» o dell'«antiterrorismo» è rimasta particolarmente dura nella regione autonoma dello Xinjiang uiguro e nella regione autonoma del Tibet;

   sono stati segnalati nuovi casi di detenzione di uiguri, kazaki e membri di altri gruppi etnici prevalentemente musulmani nella regione dello Xinjiang, nonostante l'annuncio del Governo di una possibile graduale eliminazione dei «centri di formazione professionale», conosciuti anche come centri di «trasformazione attraverso l'istruzione»;

   secondo Amnesty International, dagli inizi del 2017, dopo che il Governo dello Xinjiang aveva emanato un regolamento che introduceva la cosiddetta «de-estremizzazione», si è calcolato che almeno un milione di uiguri, kazaki e altri appartenenti a minoranze etniche siano stati internati in questi campi;

   un recente studio della Jamestown Foundation sostiene che 500.000 persone, soprattutto pastori e contadini, siano stati formati nei primi sette mesi del 2020 e Pechino abbia fissato delle quote per trasferimenti di massa all'interno del Tibet e in altri parti della Cina;

   la Cina sta reclutando lavoratori rurali tibetani, per portarli in centri di formazione militare di recente costruzione, dove vengono trasformati in operai seguendo un vero e proprio programma nella regione dello Xinjiang occidentale;

   un rapporto delle Nazioni Unite ha stimato che circa un milione di persone nello Xinjiang, per lo più di etnia uigura, sono state detenute nei campi e sottoposte a educazione ideologica. La Cina inizialmente ha negato l'esistenza dei campi, ma da allora ha affermato che sono centri professionali e di istruzione e che tutte le persone si sono diplomate;

   un avviso pubblicato il mese scorso sul sito web del Governo regionale del Tibet ha affermato che oltre mezzo milione di persone sono state formate nell'ambito del progetto nei primi sette mesi del 2020, circa il 15 per cento della popolazione della regione. Di questo totale, quasi 50.000 sono stati trasferiti in lavori all'interno del Tibet e diverse migliaia sono stati inviati in altre parti della Cina –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza del fenomeno di reclutamento ai danni della popolazione tibetana;

   quali iniziative di competenza si intendano intraprendere per verificare la situazione descritta;

   se vi siano in atto dialoghi con la Cina o con i rappresentanti della popolazione tibetana per chiarire la questione descritta.
(5-04706)