ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04678

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 400 del 29/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 30/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/09/2020
Stato iter:
30/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/09/2020
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 30/09/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/09/2020
Resoconto BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 30/09/2020

DISCUSSIONE IL 30/09/2020

SVOLTO IL 30/09/2020

CONCLUSO IL 30/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04678
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Martedì 29 settembre 2020
modificato
Mercoledì 30 settembre 2020, seduta n. 401

   RIZZETTO, BUCALO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il Governo precedente presieduto dall'attuale Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, ha istituito l'accesso al trattamento pensionistico cosiddetto «Quota 100»;

   annunciata dall'Esecutivo come misura volta a contrastare gli effetti della «Riforma Fornero» del 2011, «Quota 100» consente di andare anticipatamente in pensione a coloro che vantano almeno 38 anni di contributi, con un'età anagrafica minima di 62 anni, senza alcuna penalizzazione sull'assegno;

   tale riforma, operativa dal 2019, è prevista per una fase sperimentale, fino a dicembre 2021;

   il 26 settembre 2020, il presidente Conte ha annunciato che Quota 100 non sarà prorogata alla scadenza, affermando: «Quota 100 è un progetto triennale di riforma che veniva a supplire a un disagio sociale. Non è all'ordine del giorno il rinnovo»;

   non si comprende tale scelta, poiché le esigenze sociali che hanno condotto all'istituzione di tale meccanismo, per accedere anticipatamente all'assegno pensionistico, sussistono ancora, anzi, attualmente, sono ancora più forti con l'avvento della pandemia Covid-19;

   in questa fase storica, oltre a venire incontro a coloro che hanno necessità di accedere all'assegno pensionistico in anticipo per motivi di salute o perché impossibilitati a coniugare il lavoro e le esigenze del nucleo familiare, la finestra d'uscita dal lavoro di «Quota 100» può fungere anche da ammortizzatore sociale passivo, per quelle imprese che, a causa della crisi economica dovuta all'emergenza sanitaria, si trovano con lavoratori in esubero, consentendo di far andare in pensione quelli che hanno i requisiti previsti dall'istituto in questione;

   pertanto, «Quota 100» non solo non ha esaurito il fine che ha portato alla sua istituzione, ma nei prossimi anni sarà più efficace perché funzionale alla situazione determinata dall'emergenza sanitaria;

   non si può di certo giustificare l'eventuale mancata proroga, con la motivazione che «Quota 100» sia intervenuta per risolvere il problema degli esodati, poiché ci sono ancora circa 6.000 esodati che non hanno i requisiti per accedere a «Quota 100» e che attendono una salvaguardia dal Governo;

   va da sé, che, in presenza di validi presupposti per prorogare tale regime, la scelta del Presidente Conte di eliminarlo, appare ingiustificata e determinerebbe un grave costo sociale. Trattandosi di una misura sperimentale, la mancata proroga sembrerebbe all'interrogante più un pentimento nell'aver varato «Quota 100», che la constatazione che abbia esaurito il suo scopo –:

   se il Ministro interrogato confermi che il regime previsto da «Quota 100» non verrà prorogato allo scadere del triennio.
(5-04678)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04678

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sul sistema pensionistico attuale e su eventuali revisioni, in particolare con riferimento alla cd. «Quota 100».
  Al riguardo, voglio ricordare che la pensione a quota 100 è stata introdotta dall'articolo 14 del d.l. n. 4 del 2019 (poi convertito dalla legge n. 26) al fine di temperare alcune rigidità della c.d. riforma Fornero, agevolando la fuoriuscita dal mondo del lavoro di coloro che, a seguito della riforma del 2011, si sono visti allontanare di molti anni il momento del pensionamento.
  La misura, introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021, consente l'accesso anticipato alla pensione per coloro che maturino almeno 38 anni di contribuzione e 62 anni di età entro il 31 dicembre 2021; è intenzione del Ministro mantenere in vigore quota 100 fino a tale data, termine naturale della sua scadenza.
  L'introduzione di nuove modalità di pensionamento anticipato, operative a partire dal 2022, è attualmente all'esame del Tavolo tecnico di studio sulle tematiche previdenziali, costituito con il compito di definire linee di indirizzo ed interventi di riforma del sistema pensionistico. La progettazione di tali strumenti, oggetto di costante confronto con le organizzazioni sindacali, troverà collocazione all'interno di un più ampio e strutturale disegno riformatore che, in una logica di sistematicità delle regole e di garanzia della sostenibilità finanziaria, avrà come pilastri la maggiore equità del sistema pensionistico, la flessibilità in uscita e una pensione di garanzia per i giovani.
  Lo strumento per intervenire su tale revisione organica della materia è stato individuato in una legge delega, i cui principi e criteri direttivi sono in fase di elaborazione. Sono in corso di valutazione anche alcuni interventi da inserire nella prossima legge di Bilancio, come la proroga di Ape sociale e Opzione Donna, la staffetta generazionale e il contratto di espansione.
  Segnalo, infine che il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha convocato i sindacati per una nuova riunione del Tavolo tecnico di studio sulla riforma del sistema pensionistico per il prossimo 14 ottobre.