ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04656

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 399 del 28/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: INCERTI ANTONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CRITELLI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 25/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/09/2020
Stato iter:
29/09/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 28/09/2020

RITIRATO IL 29/09/2020

CONCLUSO IL 29/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04656
presentato da
INCERTI Antonella
testo di
Lunedì 28 settembre 2020, seduta n. 399

   INCERTI e CRITELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il settore ortofrutticolo rappresenta un segmento fondamentale dell'agricoltura italiana, non solo dal punto di vista della diffusione territoriale delle imprese agricole attive nella produzione di frutta e ortaggi, ma anche e soprattutto per i valori produttivi ed economici che caratterizzano il comparto. Gli andamenti produttivi degli ultimi mesi hanno subito gli effetti negativi derivanti da eventi di rilevante gravità a cominciare dai danni subiti dalla cimice asiatica, per arrivare alla grave perdita di fatturato subita dai frutticoltori per gli estremi eventi climatici e per le misure di lockdown scaturite dall'emergenza da Covid-19;

   secondo l'Osservatorio di mercato di Cso Italy i consumi di ortofrutta fresca sono in caduta libera. Il comparto romagnolo della frutta primaverile ed estiva ha subito una diminuzione complessiva della produzione dal 70 per cento all'80 per cento. La mancata produzione è stata valutata per le albicocche dall'80 per cento al 90 per cento, per pesche nettarine dell'80 per cento, pesche a pelo dell'80 per cento, susine dal 70 per cento all'80 per cento;

   il crollo della produzione ha comportato una diminuzione del 70 per cento del personale impiegato nelle aziende agricole per tutte le operazioni inerenti alla frutticoltura. Identici effetti si sono riscontrati per le strutture cooperative e private operanti sul territorio per il ritiro, la lavorazione e la conservazione e la commercializzazione della frutta, con stabilimenti chiusi o sottoutilizzati;

   sempre secondo dati Cso Italy, negli ultimi 15 anni l'ortofrutta emiliano-romagnola ha perso oltre 19 mila ettari, con un'accelerazione drammatica negli ultimi anni. La peschicoltura da sola in 10 anni ha perso 15 mila ettari. Una perdita di valore inestimabile per il territorio, in termini di posti di lavoro e di redditività per le aziende, con riflessi pesanti su tutti i settori a monte e a valle dell'impresa agricola;

   l'intero comparto ortofrutticolo, nel rimarcare le ricadute socio/economiche dell'esiguo raccolto di frutta, chiede interventi immediati e straordinari finalizzati al taglio dei contributi sulla manodopera e lo slittamento delle rate dei mutui;

   l'esigenza di un piano strategico nazionale per il frutticolo oltre che l'adeguamento del sistema assicurativo e del fondo di solidarietà nazionale per le aziende colpite da calamità naturali, rimangono una priorità improrogabile;

   nei giorni scorsi il Ministro interrogato dichiarava che «Il percorso per affrontare le problematiche dell'ortofrutta e individuare le soluzioni migliori alle criticità indicate dalle aziende è in evoluzione continua e prevede il coinvolgimento costante di tutti i rappresentanti del mondo produttivo» e aggiungeva che il Ministero stava avviando un confronto a livello tecnico con le associazioni del settore e le regioni finalizzato ad una revisione della Strategia nazionale sull'ortofrutta –:

   quali immediate iniziative siano state individuate al Tavolo ortofrutticolo per favorire il superamento delle criticità economiche, organizzative e occupazionali dell'intero comparto.
(5-04656)