ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04649

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 398 del 23/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 23/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 23/09/2020
Stato iter:
24/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 24/09/2020
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2020
Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 24/09/2020
Resoconto QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2020

SVOLTO IL 24/09/2020

CONCLUSO IL 24/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04649
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Mercoledì 23 settembre 2020, seduta n. 398

   QUARTAPELLE PROCOPIO, ANDREA ROMANO, BOLDRINI, ENRICO BORGHI, FIANO, LA MARCA e PAGANI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la società cinese Zhenhua Data gestisce da due anni un archivio con informazioni su migliaia di cittadini stranieri. Il database, che comprende oltre 2,4 milioni di nomi è stato sottratto all'azienda e trasmesso a una società di intelligence australiana, che a sua volta l'ha girato a un consorzio di giornali internazionali. Nella sezione dedicata all'Italia ci sono 4544 nomi fra politici, personaggi pubblici è perfino criminali;

   per costruire il proprio database, Zhenhua ha usato la modalità «Open Source intelligence», cioè l'attività di raccolta di informazioni attraverso fonti di pubblico accesso. Le persone e le istituzioni che compaiono nel database non hanno necessariamente contatti diretti con la Cina, ma, dal punto di vista della Cina potrebbero essere d'interesse o utili per aumentare l'influenza di Pechino nel paese target;

   il valore della profilazione delle persone dà l'opportunità ai player, aziendali o politici, di creare un database con tutte le loro preferenze e soprattutto nel terreno politico, può indirizzare le scelte;

   da tempo, l'intelligence europea e quella statunitense sono preoccupate della gestione dei dati dei cittadini stranieri da parte cinese, vista la poca trasparenza mostrata dalle società cinesi in materia di protezione dei dati in loro possesso;

   non è possibile stabilire al momento, quali siano i rapporti tra il Governo cinese e la società Zhenhua Data. Qualora fosse confermato che questo lavoro di sorveglianza sia stato svolto per fornire alla Cina gli strumenti per rafforzare la sua influenza sulla discussione pubblica internazionale, si tratterebbe di una vicenda pericolosa per la sicurezza nazionale dei Paesi coinvolti, nonché un'azione contraria ad ogni tipo di regolamento europeo vigente in materia di protezione dei dati;

   difatti, in Italia fare raccolta di informazioni, anche se liberamente accessibili, per conto di soggetti terzi costituisce un reato, qualora non si sia autorizzati a norma dell'articolo 134 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps);

   sarebbe opportuna ed auspicabile una dichiarazione ufficiale del Governo di Pechino atta a fugare qualsiasi sospetto di connessioni ira il proprio operato e la società Zhenhua Data –:

   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato, nei rapporti sia bilaterali con la Repubblica Popolare Cinese, sia internazionali con gli altri Paesi coinvolti nella profilazione dei propri cittadini da parte di Zhenhua Data per chiedere spiegazioni esaustive su questa sistematica attività di osservazione a cui sono sottoposti cittadini italiani e garantire il diritto alla protezione dei loro dati così come previsto dalla legislazione italiana ed europea.
(5-04649)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 24 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-04649

  Il Governo è ben consapevole dell'esigenza di contrastare i rischi e le vulnerabilità insite nella digitalizzazione dell'economia, assicurando piena tutela al trattamento dei dati. A questo fine, a livello nazionale i poteri speciali di scrutinio del « Golden Power» sono stati estesi al campo della tecnologia digitale con il decreto-legge «Brexit», convertito in legge nel maggio 2019, rafforzandoli e ampliandoli a soggetti esterni all'Unione europea.
  Sono state potenziate le disposizioni a tutela dell'integrità dei dati che transitano sulle reti grazie al decreto-legge sul Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (n. 105 del 21 settembre 2019), convertito in legge nel novembre 2019.
  Presso il Ministero dello sviluppo economico è inoltre operativo il «Centro di valutazione e certificazione nazionale» per la verifica delle condizioni di sicurezza e assenza di vulnerabilità di prodotti e sistemi destinati ad essere utilizzati per il funzionamento di reti.
  A livello europeo, il Regolamento UE 2016/679 sulla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali costituisce una delle normative in assoluto più avanzate a livello internazionale per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini nell'era digitale. In aggiunta, in linea con la raccomandazione relativa alla sicurezza delle reti 5G adottata dalla Commissione europea nel marzo 2019 e con il «5G Toolbox» dell'Unione europea del gennaio scorso, la normativa italiana per la tutela dei dati degli utenti è stata ulteriormente migliorata secondo i principi di trasparenza e sicurezza.
  Le vulnerabilità, ne siamo ben consapevoli, sono legate non soltanto agli aspetti tecnologici ma anche a quelli derivanti dalle politiche e dalle leggi vigenti negli altri Paesi.
  In molte occasioni, e da ultimo nel colloquio a Roma del 25 agosto con il Consigliere di Stato e Ministro degli affari esteri cinese, Wang Yi, il Ministro Di Maio ha sottolineato come qualsiasi collaborazione tra Italia e Cina in campo tecnologico e digitale debba avvenire nel rispetto delle verifiche di sicurezza dei dati personali e dell'integrità delle infrastrutture strategiche.
  Il Ministro ha ricordato in questo senso proprio la disciplina italiana sul Golden Power e il Toolbox dell'Unione europea, tutte misure di contenimento dei principali rischi di cyber-sicurezza condivise a livello europeo.
  L'assoluta priorità attribuita dall'Italia e dagli altri Stati Membri dell'Unione europea alla tutela dei dati degli utenti costituisce uno dei principali temi di discussione con le Autorità cinesi anche in sede di «Dialogo UE-Cina di Alto livello sul digitale». La prima sessione del Dialogo, recentemente istituito, si è tenuta il 10 settembre. L'Italia e gli altri Paesi dell'Unione condividono la necessità di richiamare la Cina sull'importanza di creare e preservare un ambiente digitale globale che diventi sempre più aperto, stabile, pacifico e sicuro.