ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04634

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
BERARDINI FABIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
CARABETTA LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
CHIAZZESE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
MASI ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
PAPIRO ANTONELLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
PAXIA MARIA LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
23/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/09/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/09/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/09/2020

SVOLTO IL 23/09/2020

CONCLUSO IL 23/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04634
presentato da
SUT Luca
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   SUT, TERZONI, ALEMANNO, BERARDINI, CARABETTA, CHIAZZESE, GIARRIZZO, MASI, PAPIRO, PAXIA, PERCONTI, SCANU e VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   gli interventi di efficientamento e ristrutturazione del parco edilizio esistente costituiscono un'assoluta priorità sia per diminuire l'impatto ambientale del semplice abitare, sia per ridurre significativamente la bolletta energetica delle famiglie;

   il dossier del 2019 redatto dal Servizio studi della Camera dei deputati, in collaborazione con Cresme, evidenzia come il patrimonio residenziale italiano sia costituito da 12,2 milioni di edifici, di cui oltre la metà risalente – quanto a edificazione – a prima del 1970 (il 17,6 per cento ha invece più di un secolo di storia alle spalle);

   nei primi anni 2000 gli investimenti in rinnovo e riqualificazione per cui sono previste le agevolazioni fiscali erano pari al 16 per cento del totale (circa 5 miliardi di euro all'anno), nel 2013 si è avuto il boom grazie all'incremento delle aliquote (con un'incidenza che è passata dal 43 per cento del totale di investimenti del 2012 al 61 per cento del 2013), per poi registrare un assestamento sul 55,7 per cento nel 2017 e 2018 (con investimenti annui di 28 miliardi di euro circa);

   a tale risultato si è giunti grazie alle detrazioni fiscali introdotte per la prima volta con la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (articolo 1, commi da 344 a 349), alla quale sono seguite successive proroghe, fin da ultimo nella legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019, articolo 1, commi 175 e seguenti) che le ha prorogate fino al 31 dicembre 2020;

   l'articolo 121, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, ha introdotto la possibilità per i contribuenti di optare per la cessione o per lo sconto in luogo delle detrazioni proprio per alcuni dei su citati interventi, quali in particolare quelli di efficienza energetica (articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013);

   la mancata proroga delle su citate misure non consentirebbe la fruizione del beneficio, con grave danno per le imprese del settore edilizio –:

   se il Governo intenda adottare iniziative per prorogare le misure finalizzate a favorire l'efficientamento energetico degli edifici, anche ai fini del rilancio delle imprese del comparto.
(5-04634)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04634

  L'edilizia rappresenta per l'Italia un settore trainante del sistema economico e occupazionale e negli ultimi anni ha registrato una importante crisi, acuita dall'attuale emergenza sanitaria da Sars-CoV-2.
  Secondo le previsioni del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), il settore residenziale è quello su cui maggiormente si dovranno concentrare gli sforzi di efficienza energetica nel prossimo decennio. Al settore residenziale è infatti richiesto un contributo pari a circa il 35 per cento dei risparmi di efficienza energetica al 2030.
  Con gli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio (del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77) si sta tentando di dare un forte impulso al settore, prevedendo:
   l'incremento al 110 per cento dell'aliquota della detrazione spettante per le spese sostenute dal 1o luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per la realizzazione di specifici interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici;
   Che per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, adozione di misure antisismiche, recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, installazione di impianti fotovoltaici, installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici – ivi compresi gli interventi dell'articolo 119 che danno diritto al Superbonus – il soggetto beneficiario possa optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori che hanno realizzato gli interventi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

  Con la misura del Superbonus, dunque, il Governo si è posto l'obiettivo di rilanciare l'intero comparto delle costruzioni, con la duplice finalità di rilanciare l'economia italiana e di rispondere alle importanti sfide climatiche ed ambientali al 2030.
  Le modalità attuative delle disposizioni di cui agli articoli 119 e 121 sono definite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, al quale si rimanda.
  Per quello che attiene specificamente all'attuazione della misura del Superbonus, il Ministro dello sviluppo economico ha firmato i seguenti due decreti, previsti dalla normativa, che dopo l'esame della Corte dei Conti, sono prossimi ad essere pubblicati:
   il Decreto Requisiti tecnici (di concerto con MEF, MATTM e MIT), relativo alla definizione dei requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, nonché dei massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento;
   il Decreto Asseverazioni, relativo alla definizione delle modalità di trasmissione della asseverazione previste dal Decreto Rilancio [articolo 119, comma 13, lettera a)] e delle relative modalità attuative.

  Dall'attuazione della misura si attende un impatto notevole sul settore edile e sul settore della produzione di tecnologie per le costruzioni, oltre che nell'ambito dell'offerta di servizi per l'efficienza energetica, per contribuire alla ripresa dalla crisi. La misura inoltre contribuirà in maniera importante al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal PNIEC. Il Decreto Rilancio ha stimato investimenti mobilitati dalla misura per circa 10 miliardi di euro annui.
  La proroga della misura è uno degli impegni politici già pubblicamente anticipati dal Ministro dello sviluppo economico, che la propone come progetto prioritario cui destinare parte delle risorse del Recovery Fund europeo.
  Per quello che attiene invece alla proroga delle misure previste dalla legge n. 296 del 2006 (articolo 1, commi da 344 a 349) – il cui termine risulta ad oggi fissato al 31 dicembre 2020 (ai sensi dell'articolo 1, commi 175 e ss. della legge n. 160 del 2019) – si rimanda al dibattito parlamentare, fermo restando il parere del competente Ministero dell'economia e delle finanze in merito, alla luce dei possibili effetti finanziari legati all'intervento.