ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020
MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2020
TERMINI GUIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
BELOTTI DANIELE LEGA - SALVINI PREMIER 22/09/2020
INVERNIZZI CRISTIAN LEGA - SALVINI PREMIER 22/09/2020
FRASSINI REBECCA LEGA - SALVINI PREMIER 22/09/2020
BOLOGNA FABIOLA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA - ALTERNATIVA POPOLARE 22/09/2020
RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 22/09/2020
DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 22/09/2020
SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 22/09/2020
BENIGNI STEFANO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 22/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
23/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 23/09/2020
Resoconto MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/09/2020
Resoconto MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/09/2020

SVOLTO IL 23/09/2020

CONCLUSO IL 23/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04632
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   BENAMATI, CARNEVALI, MARTINA, TERMINI, BELOTTI, INVERNIZZI, FRASSINI, BOLOGNA, RIBOLLA, DORI, SORTE e BENIGNI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la Sematic, azienda storica nata nel 1959 a Osio Sotto grazie alla famiglia Zappa, produce componenti per ascensori, ed è passata nel 2013 ad un fondo di investimento che dopo un anno l'ha rivenduta al Fondo che detiene la proprietà del gruppo Wittur con sede in Baviera;

   ad aprile 2019 la direzione ha comunicato la volontà del gruppo di delocalizzare alcune linee di prodotto nello stabilimento Wittur in Ungheria, con la conseguenza di determinare 60 lavoratori in esubero rispetto ai 365 dipendenti;

   grazie alla mobilitazione di lavoratori e sindacati ed all'interessamento di tutte le istituzioni territoriali dal sindaco di Osio Sotto a quelle provinciali, regionali e nazionali, l'azienda ha modificato in parte la sua decisione, mantenendo ad Osio Sotto parte dei prodotti che si intendeva delocalizzare in Ungheria;

   nel 2019 la forza lavoro è scesa a 297 dipendenti. Il 3 settembre 2020, in un incontro presso la Confindustria di Bergamo convocato per discutere del rinnovo del contratto integrativo aziendale, la direzione del gruppo ha comunicato due decisioni già assunte: il trasferimento di circa cento impiegati di varie funzioni presso il nuovo centro di ricerca e sviluppo Wittur sito in Seriate (Bergamo) e il trasferimento del 65/70 per cento della produzione nello stabilimento sito in Ungheria;

   al momento, l'esubero di personale verrebbe gestito utilizzando la cassa integrazione per emergenza Covid-19, aperta con comunicazione del 4 settembre 2020 per 211 dipendenti, con utilizzo a partire dal 9 settembre e per una durata iniziale di nove settimane ed eventuale rinnovo di altre nove;

   stante il timore che, esaurita la cassa integrazione, l'azienda possa procedere con i licenziamenti, i lavoratori, sostenuti dalle rappresentanze sindacali, hanno chiesto alla direzione di rivedere tale scelta, che comporterebbe un impatto sociale disastroso ed hanno iniziato una mobilitazione con 25 ore di sciopero e presidi davanti ai cancelli;

   la Sematic mantiene comunque bilanci positivi, seppur con calo del fatturato negli ultimi 3 anni, calo motivato non solo da condizioni di mercato generali ma anche da strategie industriali della nuova gestione del gruppo, quali, per esempio, l'allocazione di produzioni e di commesse in stabilimenti a più basso costo del lavoro con margini di profitto più alti –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo rispetto alla decisione di Sematic di trasferire in Ungheria gran parte della produzione che rischia di mettere in seria difficoltà la sopravvivenza stessa del sito produttivo di Osio Sotto.
(5-04632)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04632

  Com’è noto, il question time di cui si discute riguarda la situazione dell'azienda Sematic di Osio (Bergamo), la cui proprietà è stata trasferita ad un fondo che detiene il controllo del gruppo Wittur. Il Gruppo è uno dei principali produttori di componenti, moduli e sistemi completi per l'industria degli ascensori.
  La Wittur Holding Gmbh capofila ha annunciato alle Organizzazioni Sindacali di voler sospendere una parte della produzione dello stabilimento di Osio, motivando tale scelta «nell'andamento del settore dell'industria degli ascensori e della componentistica, che ha vissuto un inasprimento delle dinamiche competitive a livello globale ed europeo, ulteriormente aggravate dall'insorgere della pandemia di Covid-19, con uno spostamento del baricentro industriale dei principali operatori del settore, verso l'Est Europa».
  Al momento risulta che il personale in esubero verrebbe gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19. I sindacati unitamente ai lavoratori temono che, esaurito l'utilizzo degli ammortizzatori sociali si proceda ai licenziamenti, disperdendo non solo la competenza dei lavoratori che tanto hanno contribuito a far diventare la Sematic spa leader in tale settore ma impoverendo il territorio bergamasco.
  Posto che ad oggi non risulterebbe che la società in questione abbia beneficiato della concessione di contributi agevolativi, alla luce della normativa vigente in materia, non vi sarebbero molti spazi di intervento.
  Tuttavia, com’è noto il tema della delocalizzazione riveste un ruolo importante all'interno del dibattito governativo e l'impegno di questo Governo è diretto, da un lato, a sanzionare eventualmente le aziende che delocalizzano (qualora abbiano usufruito di finanziamenti pubblici) e a difendere i marchi storici; dall'altro, ad individuare politiche pubbliche utili tese ad incoraggiare le aziende ad investire e rimanere nei territori originari di produzione.
  Voglio ribadire a riguardo quanto affermato già dal Ministro dello sviluppo economico Patuanelli in un Question Time tenutosi al Senato recentemente. In quella sede, il Ministro ha ribadito la necessità di porre in essere azioni che non incidano solamente su chi ha delocalizzato ma vadano a premiare chi riporta le attività produttive in Italia, il cosiddetto back reshoring, che sarà ed è un elemento fondante del piano di Governo. Vi è la necessità, quindi, di individuare cosa porta una multinazionale a non produrre nel nostro Paese oltreché proteggere il nostro mercato rispetto agli altri a livello globale attraverso un quadro omogeneo di interventi.
  Ciò premesso ed evidenziato, a fronte della notizia della delocalizzazione del sito produttivo di Osio resta ferma la massima attenzione della competente struttura del Ministero dello sviluppo economico e sono in corso i necessari approfondimenti presso gli enti locali direttamente interessati, che sino ad oggi hanno seguito la questione. L'obiettivo, infatti, è quello di individuare tutte le possibili azioni da intraprendere in merito alla vicenda, inclusa la possibilità di convocare un tavolo di crisi, ove sia richiesto e ne sussistano le condizioni, al fine di garantire la continuità produttiva e salvaguardare i lavoratori coinvolti.