ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04621

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 397 del 22/09/2020
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/09/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020
CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020
MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020
RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 22/09/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 22/09/2020
Stato iter:
23/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 23/09/2020
Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 23/09/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 23/09/2020
Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 23/09/2020

SVOLTO IL 23/09/2020

CONCLUSO IL 23/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04621
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Martedì 22 settembre 2020, seduta n. 397

   LABRIOLA, CORTELAZZO, CASINO, GELMINI, MAZZETTI e RUFFINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in Italia circa 6 milioni di persone, il 10 per cento della popolazione, vive in aree contaminate. Tra queste, quelle a maggior rischio ambientale e sanitario sono i siti di interesse nazionale (Sin). Sono principalmente aree industriali sia dismesse che in attività, o che sono state oggetto in passato di incidenti con rilascio di inquinanti chimici, o aree in cui sono stati ammassati o interrati rifiuti pericolosi;

   finora la somma dei finanziamenti destinati alle bonifiche è di poco superiore ai 3 miliardi di euro, laddove sarebbero necessari almeno 10 miliardi. A fronte di questa spesa, emerge l'estrema lentezza, se non l'immobilità, delle necessarie procedure di bonifica;

   se le opere partissero subito, in 5 anni, si creerebbero 200 mila posti di lavoro con un aumento della produzione di oltre 20 miliardi di euro;

   il recente «decreto semplificazioni» ha introdotto misure volte a semplificare alcune procedure di bonifica dei siti di interesse nazionale, ma sono comunque insufficienti e poco efficaci ad accelerare realmente dette procedure;

   nell'ambito delle necessarie procedure di bonifica, particolare urgenza sanitaria e ambientale riguarda la bonifica da amianto;

   nel nostro Paese ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, e questa situazione sta provocando un fenomeno epidemico con 6.000 decessi ogni anno di mesotelioma (1.900), asbestosi (600), e tumori polmonari (3.600). Questo lo stato dell'arte sull'amianto nel nostro Paese, illustrato nei mesi scorsi dall'Osservatorio nazionale amianto (Ona) e dal Comitato nazionale italiano Fair play;

   nel solo comparto della Marina militare, risultano 136 le unità navali «contaminate» ancora in servizio. Amianto utilizzato nelle unità navali e nelle basi a terra della Marina militare italiana. E una delle più interessate è la Marina di Taranto. Delle suddette unità navali, 45 si trovano infatti a Taranto –:

   se non si ritenga indispensabile adottare iniziative per destinare quota parte delle risorse europee del recovery fund e degli altri fondi dell'Unione europea destinati all'ambiente, per accelerare e portare a compimento le bonifiche e in particolare quelle relative all'amianto.
(5-04621)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 23 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04621

  Le questioni poste si innestano, in parte, tra gli aspetti che la struttura ministeriale sta cercando di affrontare nell'ambito del processo di riforma in corso nel settore delle bonifiche.
  Il tema delle bonifiche, come noto, è una problematica molto complessa che l'attuale assetto normativo affronta secondo specifici step procedurali. Infatti, prima di definire la necessità di procedere alla progettazione di interventi di bonifica bisogna necessariamente passare per una fase di caratterizzazione e successiva analisi di rischio per la definizione del modello concettuale definitivo. Non è possibile quindi disporre di una progettazione di interventi di bonifica senza una base scientifica da definire caso per caso.
  Considerato quanto detto, si può ben capire che le tempistiche legate al procedimento non sempre si sposano con quelle dettate dai programmi e finanziamenti, in particolare quelli europei. In tale contesto, il Ministero, nell'ambito di specifiche attività di modifica della norma e degli strumenti tecnico-normativi, sta tenendo in considerazione anche questo tipo di disallineamento.
  Già gli articoli 52 e 53 del decreto-legge semplificazione puntano, infatti, ad accelerare la fase di accertamento necessaria a verificare l'esigenza di procedere a bonifica.
  Secondo l'attuale assetto strutturale della norma, il settore delle bonifiche necessita di un flusso finanziario costante che soddisfi il fabbisogno economico parallelamente alle necessità che emergono nel corso dell'espletamento delle varie fasi procedurali e alla progressiva disponibilità di progettazione definitiva.
  Negli ultimi 6 mesi il Ministero ha previsto risorse pari a circa 915 milioni di euro destinati a finanziare interventi di bonifica. In particolare, sono stati sottoscritti n. 8 Atti di Programmazione: Decreto Piano rimozione amianto edifici pubblici 385 MLN, Accordo di Programma per il SIN Venezia Porto Marghera 102 MLN, Napoli Bagnoli 305 MLN, Puglia discariche in procedura d'infrazione 4,5 MLN, SIN di Tito e Val Basento 26 MLN, Accordo di programma Venezia Porto Marghera per Marginamenti Laguna di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche 44 MLN; Decreto per interventi nell'area della Maddalena 9 MLN; Decreto finanziamento interventi discariche abusive Commissario straordinario discariche abusive bonifiche 35 MLN.
  Attualmente sono in corso di chiusura Accordi di programma per un importo totale di circa 80 MLN.
  Sullo specifico aspetto delle navi militari si informa che la Legge di bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019, articolo 1, commi 101-102, ha rifinanziato il Fondo per la progettazione preliminare e definitiva degli interventi di bonifica di beni contaminati da amianto per euro 12.000.000,00 da destinare alla bonifica di navi militari contenenti amianto nelle annualità 2020-2021-2022. Il Ministero è in fase di concertazione con i Dicasteri competenti per il completamento della procedura finalizzata all'emanazione del decreto.
  Nella consapevolezza che quanto emanato dal decreto-legge semplificazioni non sia del tutto sufficiente, si ritiene che lo stesso rappresenti comunque un importante inizio per un percorso di modifica della normativa sulle bonifiche. Proprio per tale ragione, nell'ambito del Collegato Ambientale è stata proposta una specifica delega per la modifica dell'articolato del TUA, che si spera possa trovare l'appoggio di tutte le parti politiche coinvolte.