ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04530

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 388 del 07/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: COLLETTI ANDREA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/08/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 07/08/2020
Stato iter:
30/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/09/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 30/09/2020
Resoconto COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/08/2020

SOLLECITO IL 07/09/2020

DISCUSSIONE IL 30/09/2020

SVOLTO IL 30/09/2020

CONCLUSO IL 30/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04530
presentato da
COLLETTI Andrea
testo di
Venerdì 7 agosto 2020, seduta n. 388

   COLLETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Ministro delle attività produttive del 20 luglio 2004, all'articolo 10, prevede il sistema dei «titoli di efficienza energetica» (TEE), conosciuti come certificati bianchi, ovvero titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell'efficienza energetica;

   con decreto del Ministero dello sviluppo economico 28 dicembre 2012 l'accesso al meccanismo dei certificati bianchi è previsto, oltre che per i soggetti «obbligati» a conseguire gli obblighi quantitativi nazionali annui di incremento dell'efficienza energetica, anche per soggetti «volontari»;

   le linee guida di cui alla delibera EEN 9/11 del 27 ottobre 2011 disciplinano il procedimento per ottenere un numero di titoli pari al risparmio realizzato in favore dei soggetti che effettuano interventi di efficienza energetica;

   numerosi comuni interessati alle opere di efficientamento energetico, tra cui San Giovanni Teatino, Ripa Teatina, Ari e Francavilla al Mare sono stati contattati dal 2016, con modalità di approccio ricorrenti, dalla Gandalf Investiment S.r.l., azienda con sede in Pescara, per la valorizzazione economica di progetti effettuati sui territori comunali, per gli adempimenti istruttori tecnico-amministrativi previsti per i Tee, richiedendo quale corrispettivo quota parte del valore dei certificati bianchi, e/o per farsi autorizzare, mediante convenzione, a richiedere gli incentivi pubblici in nome e per conto del soggetto pubblico;

   nel caso di San Giovanni Teatino, Gandalf risultava in grado di calcolare l'esatto valore dell'appalto, in quanto aveva richiesto tutti i certificati bianchi del comune sottoponendo ad istruttoria del Gse la documentazione necessaria almeno un mese prima; il valore effettivo del servizio appaltato risultava notevolmente superiore all'importo posto a base di gara, con uno scarto notevole tra valore reale e valore fissato dei Tee, in modo da eludere il ricorso alla gara aperta, procedendo, invece, all'affidamento diretto alla Gandalf;

   il caso di Francavilla al Mare presenta forti analogie, sussistendo irregolarità e anomalie simili, sintomatiche di un modus operandi consolidato; infatti, Gandalf ha richiesto mesi prima di qualsiasi affidamento i certificati bianchi del comune, presentando al Gse le richieste di verifica e certificazione dei risparmi, prima dell'aggiudicazione del servizio e addirittura della pubblicazione del bando;

   sulla base dell'istruttoria per la stima del valore economico degli interventi realizzati e conclusi, si autorizzava una gara aperta per l'affidamento del servizio di gestione finanziaria dei Tee, maturati su interventi di efficientamento energetico, con uno scarto notevole tra il loro valore reale e quello fissato; all'esito della procedura di gara risultava aggiudicataria Gandalf che sottoscriveva il contratto e, dopo reiterate richieste di conoscere lo stato delle procedure di vendita e diffida, comunicava che il Gse in autotutela aveva annullato i certificati e che avverso tale atto era stato proposto ricorso al Tar Lazio in seguito alla revoca dei certificati bianchi, compresi quelli dei comuni citati;

   tali circostanze potrebbero arrecare gravi danni alla tutela del principio della concorrenza nel mercato, emergendo evidenti anomalie e criticità nel rapporto pubblico-privato ed arrecano certamente gravi danni e difficoltà ai comuni e agli enti locali coinvolti, tenuto conto che l'importo a base di gara risulta sempre notevolmente sottostimato e, nel caso particolare di Francavilla al Mare, il comune avrebbe dovuto comunque vedersi corrispondere il controvalore degli 11.140 Tte riconosciuti dal Gse per il risparmio energetico conseguito in seguito alle opere di efficientamento dell'impianto di illuminazione pubblica;

   invero, ipotizzando che i Tee del comune di Francavilla al Mare fossero stati immediatamente collocati sulla borsa dei mercati ambientali del Gme e venduti nello stesso mese di emissione al prezzo di contrattazione desunto dalla media dei prezzi di mercato del mese oggetto di contrattazione, rilevata sullo storico degli esiti dei mercati e statistiche della borsa dei mercati ambientali del Gme, l'ente locale avrebbe dovuto incassare, fino al giugno 2020 la somma di euro 2.249.623,32 –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti, in premessa e/o di situazioni analoghe riguardanti altri comuni o enti locali e delle verifiche e dei controlli effettuati dal Gse sui certificati bianchi;

   se intenda promuovere iniziative di competenza, a tutela degli enti interessati, per verificare se quanto evidenziato corrisponda al vero e di conseguenza valutare l'adozione delle necessarie iniziative, anche urgenti, per porvi rimedio, accertando, per quanto di competenza, cause ed eventuali responsabilità, in modo tale che sia riconosciuto agli enti quanto maturato.
(5-04530)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 30 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04530

  L'Onorevole interrogante chiede di conoscere se il Ministro dello sviluppo economico sia a conoscenza dei fatti riguardanti le modalità di approccio, nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi, adottate dalla ditta Gandalf Investiment S.r.l. nei confronti di diversi Comuni, nonché di situazioni analoghe riguardanti altri Enti locali e delle verifiche effettuate dal GSE e se si intendano promuovere iniziative di accertamento di tali fatti e di tutela degli enti interessati. A riguardo, sentita la direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta per quel che segue.
  Come è noto il GSE, soggetto gestore del meccanismo dei certificati bianchi, nell'ambito dell'attività di verifica e controllo ha complessivamente avviato quasi 15.000 procedimenti di accertamento, di cui oltre il 97 per cento si sono conclusi con esito negativo e conseguente avvio delle azioni di recupero degli importi indebitamente percepiti. La gran parte delle irregolarità sono state riscontrate con riferimento ai c.d. progetti standardizzati, ovvero ai progetti presentabili sulla base di predefinite schede standardizzate che constano in una sorta di un'autocertificazione, senza alcuna misurazione diretta dei risparmi energetici perseguiti. Per tali progetti sono quindi emersi numerose difformità documentali, documentazione contraffatta, mancanza dei requisiti previsti dalle schede, cumulo tra incentivi pubblici, etc.
  Con riferimento al caso in questione è emerso che sono riconducibili alla ditta Gandalf Investments S.r.l. 161 progetti standardizzati. Di questi, 105 sono relativi a progetti a valere sulla scheda standard 29T, ovvero riferiti ad interventi di efficienza energetica su impianti di illuminazione pubblica; i medesimi riguardanti i Comuni di San Giovanni Teatino, Ripa Teatina, Ari e Francavilla al Mare.
  Nel perimetro dei 105 progetti menzionati, 10 sono stati rigettati e 95 sono stati in via preliminare approvati dal GSE nel 2017 e successivamente oggetto di procedimenti di annullamento di ufficio ai sensi della Legge n. 241/1990 o di controllo documentale ai sensi dell'articolo 12 commi 1 e 3 del DM 11 gennaio 2017. La quasi totalità di tali procedimenti si è conclusa con esito negativo, comportando il recupero di circa 11.000 TEE, per un importo complessivo pari a 2,3 M euro; avverso tali provvedimenti la Gandalf Investments S.r.l. ha presentato ricorso al TAR.
  Più specificatamente per i Comuni in questione sono stati presentati:
   3 progetti per il Comune di San Giovanni Teatino, per un totale di circa 10.200 TEE richiesti in cinque anni, pari a circa 2,5 M euro, di cui 1.500 TEE, ovvero circa 380.000 euro, già emessi e oggetto di recupero;
   2 progetti per Francavilla al Mare, per un totale di circa 11.400 TEE richiesti in cinque anni, pari a circa 2,8 M euro, di cui 1.100 TEE, ovvero circa 280.000 euro, già emessi e oggetto di recupero;
   2 progetti per Ripa Teatina, per un totale di circa 4.000 TEE richiesti in cinque anni, pari a circa 1 M euro, di cui 400 TEE, ovvero circa 100.000 euro, già emessi e oggetto di recupero;
   2 progetti per Ari, per un totale di circa 2.100 TEE richiesti in cinque anni, pari a circa 0,5 M euro, di cui 200 TEE, ovvero circa 50.000 euro, già emessi e oggetto di recupero.

  Tale circostanza ha comportato la necessità di una revisione del quadro normativo di riferimento, con l'abrogazione delle schede standardizzate poi avvenuta con il decreto ministeriale 11 gennaio 2017.
  Più recentemente, con il c.d. Decreto Semplificazioni è stato modificato l'articolo 42 del decreto legislativo 28 del 2011 in materia di controlli su impianti beneficiari degli incentivi.
  Tali modifiche normative saranno in grado di dare maggiore stabilità agli operatori beneficiari degli incentivi e sono indirizzati ad offrire una tutela anche per gli utenti finali, siano essi cittadini, imprese o enti pubblici. Tuttavia, non entrano nel merito delle procedure seguite dagli enti locali per l'affidamento del servizio o dell'equità delle pattuizioni economiche. Tema quest'ultimo, che è particolarmente delicato, anche alla luce del significativo contenzioso non ancora concluso a riguardo.
  In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare la situazione, nell'ambito della propria competenza, fermo restando gli accertamenti delle Autorità preposte su quanto specificamente indicato dall'atto in discussione.