ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04498

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/08/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04498
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   RIZZETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la centrale nucleare di Krško in Slovenia, situata ad un centinaio di chilometri dalla regione Friuli Venezia Giulia, è da tempo immemore al centro di interrogazioni e manifestazioni di protesta per la sua pericolosità;

   si tratta di un impianto obsoleto e sorge su una delle zone più sismiche della Slovenia; difatti, il sito è stato epicentro di diversi terremoti;

   se si verificasse un grave incidente ci sarebbero milioni di persone coinvolte e le zone maggiormente esposte dal fall-out radioattivo sarebbero, oltre a Slovenia e Croazia, il Triveneto, in particolare, e in generale l'Italia centro-settentrionale;

   già nel mese di agosto 2019, il Primo Ministro sloveno avanzò la proposta di un raddoppio della centrale nucleare di Krško, ossia la costruzione di un secondo reattore nucleare. Di fronte a tale ipotesi, si sollevarono la contrarietà e le preoccupazioni di coloro che, invece, chiedevano provvedimenti in senso inverso, finalizzati ad una dismissione dell'impianto;

   ad un anno da quell'annuncio, le autorità slovene tornano a parlare della costruzione di un secondo reattore alla centrale nucleare di Krško, e, a quanto è dato sapere, la Croazia intenderebbe collaborare a tale progetto con un finanziamento;

   la Slovenia dovrebbe assumere una decisione entro il 2027, ma l'autorizzazione del Governo potrebbe arrivare già il prossimo settembre;

   a ciò si aggiunge che per lo stoccaggio delle scorie nucleari, la Slovenia vorrebbe costruire un deposito a Vrbina, in Croazia, a 110 chilometri in linea d'aria da Trieste;

   ebbene, si ritiene che in tale vicenda il Governo italiano debba intervenire, poiché i gravi e potenziali rischi, anche per l'Italia, già insiti nella presenza della centrale nucleare di Krško, sarebbero ancora maggiori qualora venga costruito un secondo reattore. Del pari, destano preoccupazione in termini di sicurezza, anche le iniziative di stoccaggio delle scorie nucleari che intende porre in essere la Slovenia –:

   quali siano gli orientamenti del Governo sui fatti esposti in premessa e se e quali iniziative intendano assumere per tutelare il territorio nazionale e i cittadini italiani dai rischi connessi alla presenza dell'impianto nucleare di Krško, che si aggraverebbero con la costruzione di un secondo reattore.
(5-04498)