ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 04/08/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/08/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04497
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   RIZZETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, è situata ad un centinaio di chilometri dal Friuli Venezia Giulia. L'area risulta essere una delle più sismiche della Slovenia. Il sito è stato infatti epicentro di diversi terremoti. In particolare, nel 1989 un terremoto di magnitudo 3,9 ha impresso alla centrale un'accelerazione già superiore a quella di progetto. L'attività sismica è continua, in tutta l'area interessata;

   da anni l'associazionismo ambientalista e diversi esperti segnalano come l'inquietante presenza del sito nucleare possa costituire un pericolo per le popolazioni e per l'ambiente, poiché obsoleto e localizzato in zona sismica, già interessato da fuoriuscite di materiale radioattivo;

   il Governo pro tempore nelle risposte alle interrogazioni n. 4-00417, n. 4-01177 e n. 4-06140 del 22 giugno 2016, ha affermato che «(...) secondo l'Agenzia slovena per la sicurezza nucleare, gli stress test confermano che la centrale di Krsko è tra le più sicure d'Europa e che le misure adottate sono già adeguate per fronteggiare la maggior parte dei possibili disastri naturali (...)»;

   il 13 maggio 2016, il Sottosegretario per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare pro tempore in risposta all'atto n. 2-01368, ha dichiarato che «sono in corso di realizzazione interventi (...) per fronteggiare eventi estremi quali un sisma d'intensità doppia [accelerazione 0,6] rispetto a quella di progetto»;

   l'11 ottobre 2016, nell'audizione presso la Commissione 13° del Senato della Repubblica sulla pericolosità sismica di Krsko, il dottor Decker, il dottor Sirovich e il professore Suhadolc hanno affermato che «(...) a Krsko possono ripresentarsi terremoti forti almeno quanto quello già verificatosi nel 1917, ma probabilmente anche ben più forti e potrebbero avere conseguenze gravissime (...). Non esiste comunque un'autorità scientifica super partes, che controlli i progetti; quindi essi rimangono affidati quasi esclusivamente ai consulenti che, ovviamente, tendono ad assecondare la committenza. Ci sembra di avere capito che i Paesi aderenti all'Unione europea possono sottoporre i propri eventuali dubbi in fatto di normative nucleari, siti specifici, stress test etc. alla conferenza europea ENSREG. In tale sede, l'Italia è rappresentata dall'ISPRA che ha il compito di veicolare anche le eventuali osservazioni dei cosiddetti portatori di interessi o di competenze (...)»;

   i tre esperti hanno, inoltre, affermato che «(..) la differenza tra PGA 0,6 (valore ottimisticamente considerato di sicurezza) e il valore 0,8 (rottura del nocciolo, secondo gli stress test); non dà nessuna garanzia. Se si adotta come valore medio 0,6, c'è un'alta probabilità che si superi il valore di 0,8 (...)»;

   un articolo del 19 ottobre 2016 di TriestePrima ha riportato le dichiarazioni dell'assessore Friuli Venezia Vito, che ha ricordato come l'impianto termonucleare di Krsko è tenuto ad ottemperare tutti gli accordi internazionali in materia di sicurezza degli impianti nucleari che prevedono precisi obblighi per l'ente gestore come quello di fornire puntuali informazioni, tramite l'ISPRA, sullo stato degli impianti a Stati e regioni limitrofe. L'articolo riporta, inoltre, che «le più recenti informazioni fornite dall'ISPRA consentono di affermare che l'impianto risponde agli standard di sicurezza vigenti a livello internazionali, anche per quanto riguarda il rischio sismico» –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda intraprendere per chiarire la preoccupante situazione e a quali esperti e istituzioni scientifiche intenda ricorrere per chiarire definitivamente la pericolosità sismica dell'area in questione;

   quali iniziative intenda intraprendere, di concerto con le autorità slovene, nella valutazione del rischio ambientale;

   se ritenga opportuno attivare, in accordo con le autorità slovene e gli organi competenti europei, iniziative mirate a far luce sulla situazione citata in premessa;

   se, ed in quale modalità, intenda tener conto delle evidenze emerse dall'analisi dei ricercatori citati in premessa.
(5-04497)