ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04492

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 384 del 31/07/2020
Trasformazioni
Trasformato il 25/01/2021 in 4/08117
Firmatari
Primo firmatario: FRAILIS ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 31/07/2020
Stato iter:
25/01/2021
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2020

TRASFORMA IL 25/01/2021

TRASFORMATO IL 25/01/2021

CONCLUSO IL 25/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04492
presentato da
FRAILIS Andrea
testo di
Venerdì 31 luglio 2020, seduta n. 384

   FRAILIS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il Cannonau, il Semidano, il Girò di Cagliari, il Nuragus, il Nasco e altri vini locali sono, di fatto, uno dei simboli della Sardegna nel Mondo. Ben il 27 per cento della superficie vitata sarda è destinata alla produzione di Cannonau, il Nasco conta 147 ettari vitati e il Nuragus quasi 2.000 (di cui 1.492 nella sola provincia di Cagliari);

   la tutela del Cannonau e degli altri vini Dop della Sardegna è fondamentale sia a livello identitario che a livello economico. Il settore vinicolo, uno dei principali dell'isola, ha subìto fortemente la crisi da COVID-19 due mesi di lockdown hanno ridotto le vendite del 70 per cento con previsioni di diminuzione del 65 per cento;

   a questo momento di difficoltà per la viticoltura sarda si è aggiunta la prospettiva di modifica dell'attuale decreto nazionale sull'etichettatura, in applicazione del regolamento (Ue) n. 1308 del 2013, del regolamento (Ue) n. 33 del 2019 e della legge n. 238 del 2016, che elimina la protezione di alcuni vitigni di parte integrante di importanti denominazioni d'origine della Sardegna, e mette a rischio la tipicità e l'identità, fortemente collegate al territorio, dei vini sardi;

   l'adeguamento del decreto ministeriale del 13 agosto 2012 al regolamento (Ue) n. 33 del 2019 e alla legge n. 238 del 2016 e, in particolare, la modifica dell'allegato 1, che aveva il titolo «Elenco varietà di vite o sinonimi distintivi costituenti una DOP italiana ai sensi dell'articolo 93, paragrafo 2, del regolamento n. 1308 del 2013 e dell'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (articolo 6, comma 1, del decreto)» prevede la soppressione di questo allegato, togliendo di fatto la protezione che vincolava ad una sola denominazione l'uso del nome di determinati vitigni;

   pertanto, si configura l'eliminazione dell'allegato 1 comprendente ben 11 Dop tra cui 5 Dop sarde: Cannonau di Sardegna, Nuragus di Cagliari, Nasco di Cagliari, Girò di Cagliari e Sardegna Semidano. Queste Dop non saranno più blindate e i vitigni che ne fanno parte potranno essere utilizzati in altri territori e nelle indicazioni in etichetta dei vini prodotti in territori al di fuori della Sardegna;

  oltre al fattore economico, vedere i nomi dei vini sardi, che da sempre utilizzano la specificazione di questi vitigni, in etichette di altri territori non locali sarebbe un'enorme dolore e una perdita di identità, non solo per gli operatori del settore ma per tutto il popolo sardo. Anche i consumatori sarebbero indotti in inganno da vini che dovessero utilizzare in futuro i nomi di questi vitigni, universalmente conosciuti come esclusivi della regione Sardegna –:

   quali iniziative il Ministro interrogato, nell'ambito delle proprie competenze, intenda tempestivamente assumere al fine di salvaguardare un settore economico fondamentale per l'isola e di trovare soluzioni alternative che permettano alle aziende vitivinicole isolane di tutelare queste denominazioni, proteggendo dei prodotti fortemente rappresentativi della Sardegna e dell'Italia all'estero.
(5-04492)