ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04474

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 381 del 28/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: MANCA GAVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2020
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2020
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2020
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2020
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 28/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/07/2020
Stato iter:
29/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2020
Resoconto MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2020
Resoconto BUFFAGNI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/07/2020
Resoconto MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2020

SVOLTO IL 29/07/2020

CONCLUSO IL 29/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04474
presentato da
MANCA Gavino
testo di
Martedì 28 luglio 2020, seduta n. 381

   GAVINO MANCA, NARDI, BENAMATI, BONOMO, LACARRA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   uno dei settori dell'economia nazionale che ha risentito della sospensione delle attività a causa dell'emergenza legata alla pandemia del COVID-19 è quello relativo alla nautica ed in particolare al settore del charter nautico, che, come riportato da varie associazioni di categoria, ha registrato la cancellazione del 62 per cento dei contratti con il rischio della chiusura di centinaia di aziende nautiche e dell'indotto o al loro trasferimento all'estero;

   finora Governo e Parlamento hanno dato una serie di risposte con varie misure finalizzate a contenere le perdite causate nel settore a causa del lockdown e tutelare i lavoratori coinvolti e a intraprendere una strada che possa garantire il rilancio delle attività economiche e produttive nazionali;

   anche in presenza della ripresa degli spostamenti e dei viaggi conseguenti alla fine del lockdown, e la riapertura delle marine e degli ormeggi, il settore dei charter legato alla nautica rischia dunque di trovarsi in seria difficoltà, di subire perdite a doppia cifra e di lasciare quote di mercato alla concorrenza di Paesi stranieri che hanno avuto numeri relativi al contagio diversi dai nostri e non hanno mai fermato totalmente l'attività;

   le barche ufficiali da charter in Italia sono 1022 senza equipaggio e altre 300 circa che fanno noleggio con equipaggio e più in generale, quello del charter nautico, è un settore che dà lavoro a 6.000 addetti diretti, senza contare l'indotto;

   è oggi comunque necessario varare norme adeguate e misure mirate, come ad esempio l'estensione del credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda anche alle società di charter nautico, al fine di sostenere non solo l'emergenza, ma il rilancio complessivo del settore intervenendo con urgenza per consentire alle imprese del settore del charter nautico di ripartire in questi mesi, cruciali per questo tipo di attività che va da aprile ad ottobre –:

   quali siano le iniziative che il Ministro interrogato intenda porre in essere per il sostegno ed il rilancio complessivo del settore della nautica e del charter nautico.
(5-04474)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04474

  Con riferimento al quesito posto, voglio rappresentare in primis che durante la lavorazione dei decreti relativi alle misure urgenti di contenimento del contagio da Sars-Cov-2, sono state sentite anche le associazioni rappresentative della nautica.
  In esito a questo confronto, al fine di sostenere tale settore, si è ritenuto opportuno inserire i Codici Ateco relativi alla riparazione e manutenzione imbarcazioni, all'installazione e riparazione motori, gruppi elettrogeni pompe, nonché ai porti turistici, tra le attività che potevano rimanere aperte. Dopo l'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 aprile 2020 si è poi convenuto di estendere la riapertura anche a taluni Codici Ateco del settore nautico che erano rimasti esclusi, garantendo, tra le altre cose, l'apertura dei cantieri nautici al pari dell'apertura di autosaloni, motosaloni e della costruzione di altri mezzi di trasporto. Con decreto 4 maggio 2020, infine, il Ministro dello sviluppo economico ha disposto la riapertura delle reti di vendita della nautica di cui al Codice Ateco 47.64.2 relativo al commercio al dettaglio di natanti e accessori.
  Si rappresenta poi che il settore in parola è interessato dalle iniziative previste nell'ambito della Strategia Europea per la Blue Economy, che a livello nazionale ha visto la creazione del Cluster Tecnologico Nazionale «Blue Italian Growth» (CTN-BIG). Il cluster vede la partecipazione di numerose imprese, di aggregazioni territoriali e del sistema della ricerca: Università ed Enti Pubblici di Ricerca che a vario titolo si occupano di mare.
  Come tutti gli altri settori produttivi, anche il settore in parola beneficia inoltre delle misure trasversali adottate dal Governo a sostegno delle imprese durante l'emergenza COVID.
  A tal proposito, rappresento che il Piano Transizione 4.0 approvato in legge di bilancio 2020 ha operato una ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali collegati al «Piano nazionale Impresa 4.0», rimodulando le misure di sostegno agli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati.
  Le imprese possono inoltre avvalersi delle opportunità offerte dal «Decreto Liquidità», il quale ha potenziato il Fondo di garanzia per le PMI per fare fronte alle esigenze immediate di liquidità delle imprese e dei professionisti che stanno affrontando le conseguenze dell'epidemia da Sars-Cov-2. Il Fondo di Garanzia per le PMI è stato di fatto trasformato in uno strumento capace di garantire fino a 100 miliardi di euro di liquidità. È inoltre previsto un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse dal Fondo.
  Il medesimo decreto, inoltre, ha introdotto un nuovo strumento straordinario per sostenere, attraverso la garanzia di SACE e la controgaranzia dello Stato, la concessione di finanziamenti alle attività economiche e d'impresa danneggiate dall'emergenza da Sars-Cov-2.
  È stata poi ulteriormente prorogata la sospensione di tributi e contributi e quella relativa agli sgravi per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale.
  A queste misure si aggiungono quelle relative agli incentivi per favorire la ricapitalizzazione di imprese, con fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro; il rafforzamento dell'ecosistema delle start up innovative attraverso la liquidità garantita mediante il programma Smart&Start e risorse aggiuntive al Fondo per il Venture Capital; i finanziamenti del Fondo Innovazione dedicato al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e quello produttivo, nonché al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali, finalizzato a contrastare la delocalizzazione di aziende e tutelare i lavoratori.
  Nel complesso, dunque, è massimo l'impegno del Ministero dello sviluppo economico nel sostegno del rilancio del sistema produttivo italiano, ivi compreso il settore nautico, fermo restando che per taluni aspetti andranno coinvolti anche altre Amministrazioni competenti in materia (per la richiesta di estensione del credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto azienda anche alle società di charter nautico ovvero per i profili attinenti la liberalizzazione dell'attività crocieristica e il charter nautico, si rimanda, infatti, rispettivamente al MEF e al MIBACT).