ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04400

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 376 del 21/07/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/05941
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 21/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 21/07/2020
Stato iter:
08/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2020
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 08/09/2020
Resoconto CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/07/2020

DISCUSSIONE IL 08/09/2020

SVOLTO IL 08/09/2020

CONCLUSO IL 08/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04400
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Martedì 21 luglio 2020, seduta n. 376

   CORDA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   da almeno un decennio, attraverso la stipulazione di diversi protocolli d'intesa tra la regione autonoma della Sardegna e il Ministero della difesa, è stato avviato il processo di riduzione del carico di servitù militari gravanti sull'isola al fine di ridurre le limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per finalità connesse alla Difesa e consentire una migliore fruizione dello stesso da parte dei cittadini;

   il 10 novembre 2006 è stato siglato l'accordo per la riorganizzazione della presenza militare sull'isola cui ha fatto seguito l'intesa del marzo 2007, con i quali è stata pianificata una razionalizzazione e riorganizzazione delle infrastrutture militari sul territorio regionale ed il contestuale trasferimento alla regione Sardegna dei beni che il Ministero della difesa ha riconosciuto non più funzionali alle proprie esigenze istituzionali;

   nel medesimo ambito si inquadra il Protocollo d'intesa tra il Ministero della difesa e la regione autonoma della Sardegna, del 18 dicembre 2017, per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della regione, nel quale sono fissati, tra le misure di riequilibrio ed armonizzazione, in termini di riduzione quantitativa e qualitativa della presenza militare, in tempi certi e modalità definite, la sospensione delle attività a fuoco presso i poligoni sardi nel periodo estivo, la cessione di varie spiagge e caserme, il riavvio dei processi di dismissione dei beni non più utili ai fini istituzionali della Difesa, a partire dagli accordi regione Sardegna-Ministero della difesa e Agenzia del demanio del 7 marzo 2008;

   da ultimo, il Protocollo d'Intesa del 2019 che prosegue nella direzione del riequilibrio e l'armonizzazione delle diverse esigenza delle parti interessate e con il quale per la prima volta si è giunti alla riduzione dello spazio assegnato alla Difesa con la cessione, attesa da oltre quarant'anni, della spiaggia di Porto Tramatzu a Teulada;

   si ricorda che la Sardegna è la regione con la più alta percentuale di servitù militari presenti sull'intero territorio italiano. Pertanto, da sempre sussiste la necessità di ridurre le limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per finalità connesse alla Difesa e restituire, al contempo, queste zone che si qualificano come una possibile fonte di reddito per l'economia regionale, offrendo opportunità di crescita sia sul piano ambientale che turistico, industriale e commerciale –:

   quali sia il numero complessivo delle servitù militari che gravano ancora sul territorio della regione Sardegna, quali siano le aree interessate, quante infrastrutture militari siano presenti nella regione Sardegna e il numero complessivo dei dipendenti della Difesa impiegati in tali zone.
(5-04400)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 settembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-04400

  Come evidenziato dall'onorevole interrogante nelle premesse dell'atto, attraverso la stipulazione di diversi protocolli d'intesa tra la regione autonoma della Sardegna e il Ministero della difesa, è stato avviato il processo di riduzione del carico delle attività militari gravanti sull'isola al fine di diminuire le limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per finalità connesse alla Difesa e consentire una migliore fruizione dello stesso da parte dei cittadini.
  A tal proposito ricordo che tale processo di riduzione ha avuto inizio fin dal 2006, come da Lei correttamente enunciato, in cui furono stipulati i primi Protocolli d'intesa.
  Nel complesso processo particolare rilevanza ha assunto la 2o Conferenza sulle servitù militari svolta in Roma nel 2014.
  In tale occasione il Ministro della difesa pro tempore e il Presidente della regione autonoma della Sardegna concordarono sulla necessità dell'avvio di un tavolo istituzionale di concertazione, finalizzato all'individuazione delle possibili misure di riduzione delle limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per le finalità addestrative della Difesa.
  Conseguentemente furono avviate le concertazioni tra le parti e il 18 dicembre 2017, infine, venne sottoscritto il Protocollo d'Intesa tra il Ministero della difesa e la regione autonoma della Sardegna per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della regione, con il quale le Parti individuarono le misure di riequilibrio ed armonizzazione della presenza militare sul territorio della regione.
  Questo processo ultra decennale di progressiva riduzione della presenza militare ha consentito il raggiungimento di rilevanti risultati e, a titolo di esempio, si cita la recente consegna al comune di Teulada della spiaggia di Porto Tramatzu.
  Nel merito dei quesiti posti, si rappresenta che nel territorio della regione Sardegna risultano 317 infrastrutture in uso governativo alla Difesa.
  Le infrastrutture comprendono aeroporti, caserme, depositi munizioni, palazzine alloggi e includono anche numerosi immobili di minore importanza, distribuite nelle varie province della Regione nel modo seguente: Cagliari 90, Carbonia-Iglesias 16, Medio Campidano 4, Nuoro 12, Ogliastra 10, Olbia-Tempio 137, Oristano 15, Sassari 33.
  Le infrastrutture in uso all'Amministrazione della Difesa, per le quali sono state imposte limitazioni alle proprietà private limitrofe, ai sensi degli articoli 320 e seguenti del decreto legislativo n. 66 del 2010 sono:
   Ponte Radio dell'Aeronautica Militare di Monte Limbara (SS), scadenza 28 febbraio 2023;
   3o N. C. R. Interforze di Pula (CA), scadenza 30 giugno 2021;
   Deposito dell'Aeronautica Militare di Serrenti (SU), scadenza 5 novembre 2024;
   Deposito della Marina Militare di Guardia del Moro (SS) scadenza 18 dicembre 2024;
   Stazione Radiogoniometrica dell'Esercito Italiano di Siamaggiore (OR), scadenza 16 febbraio 2021;
   Deposito munizioni dell'Esercito Italiano di Siliqua (SU), scadenza 11 settembre 2021.

  Per quanto riguarda i Poligoni, invece, le aree destinate ad attività addestrativa nel territorio della regione autonoma della Sardegna sono:
   S'ena Ruggia;
   Capo Teulada;
   Capo Frasca;
   Perdasdefogu;
   Capo San Lorenzo.

  Si rappresenta, infine, che la forza effettiva di personale della Difesa presente in Sardegna (dato aggiornato al mese di giugno 2020 e comprensiva del personale dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri) ammonta a 13.260 unità, di cui 1.099 unità di personale civile.