ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04389

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 375 del 20/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: MENGA ROSA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLANI VIRGINIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2020
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2020
PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2020
PENNA LEONARDO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 20/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04389
presentato da
MENGA Rosa
testo di
Lunedì 20 luglio 2020, seduta n. 375

   MENGA, VILLANI, NAPPI, PERANTONI, PENNA e SARLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'impatto che l'emergenza di COVID-19 ha avuto sull'intera categoria professionale dei medici è stato devastante. Il dilagare della pandemia nel nostro Paese ha comportato un diverso bilanciamento delle priorità, imponendo nuovi assetti organizzativi al sistema sanitario nazionale;

   in questi mesi di incertezze e di paure lo sguardo di tutti è stato rivolto all'incessante lavoro dei sanitari, medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti e tutti coloro che con spirito di totale abnegazione hanno operato tra difficoltà, criticità, imprevedibilità e insicurezza, anteponendo il bene della collettività alla loro stessa vita;

   nonostante l'impegno profuso dal mondo sanitario nella lotta al Coronavirus sia stato totalizzante coinvolgendo alla stessa stregua sia i medici dipendenti del servizio sanitario nazionale che i medici liberi professionisti e in convenzione, oggi si palesano le differenze di tutela nei confronti di coloro che sono stati colpiti dal virus, alimentando quel divario esistente tra i cosiddetti «medici di serie A e medici di serie B»;

   difatti, con la nota del 17 marzo 2020, prot. n. 3675, l'Inail chiarisce che anche i casi di COVID-19 dei lavoratori dipendenti del servizio sanitario nazionale e, in generale, di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l'istituto, ossia medici, infermieri e altri operatori sanitari in genere, sono ricondotti nell'ambito di affezioni morbose inquadrate come infortuni sul lavoro laddove sia accertata l'origine professionale del contagio, avvenuto nell'ambiente di lavoro, oppure per causa determinata dallo svolgimento dell'attività lavorativa. Nessun indennizzo è invece contemplato per i medici di medicina generale deceduti a causa del Coronavirus, come denunciato tra le altre dalla Federazione italiana sindacale medici uniti (Fismu), perché le polizze stipulate dagli stessi non riconoscono l'infezione da SARS-CoV2 come causa di infortunio sul lavoro;

   le famiglie delle vittime di camici bianchi e farmacisti non avranno, pertanto, diritto ad un indennizzo per la perdita dei loro cari –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto rappresentato in premessa e quali iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, al fine di scongiurare il rischio che i professionisti sanitari operanti in regime di convenzione o di libera professione subiscano un trattamento iniquo rispetto ai colleghi dipendenti del servizio sanitario nazionale.
(5-04389)