ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 374 del 17/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: GRIMALDI NICOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 17/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 17/07/2020
Stato iter:
28/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2020
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 28/07/2020
Resoconto COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/07/2020

DISCUSSIONE IL 28/07/2020

SVOLTO IL 28/07/2020

CONCLUSO IL 28/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04377
presentato da
GRIMALDI Nicola
testo di
Venerdì 17 luglio 2020, seduta n. 374

   GRIMALDI e COMINARDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo n. 178 del 2012 ha riorganizzato l'«Associazione italiana della Croce Rossa» (CRI) trasferendone le funzioni alla associazione di diritto privato di interesse pubblico «Associazione della Croce Rossa Italiana» trasformando la Cri in «Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana» (Esacri) soggetto di natura pubblica per favorire lo sviluppo della neonata associazione di diritto privato;

   oggi l'Ente risulta in liquidazione coatta amministrativa in base allo stesso decreto;

   il decreto interministeriale 16 aprile 2014 ha disciplinato i rapporti tra Ente pubblico (Comitato centrale, comitati regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano) e comitati provinciali e locali privati; l'articolo 6 del decreto assegna all'Ente pubblico la proprietà del patrimonio immobiliare della Cri per i comitati privati ha previsto possibilità di stipulare contratti di comodato d'uso gratuito per utilizzo degli immobili, nonché il subentro «nelle obbligazioni derivanti dalle rate di ammortamento dei contratti di mutuo e di leasing stipulati fino al 31 dicembre 2013 dalla CRI per le loro specifiche esigenze»;

   tale disposizione ha comportato difficoltà per comitati locali provinciali privati nella contabilizzazione di uscite per finanziamenti relativi a beni non di proprietà;

   nella nota datata 6 agosto 2015 il Comitato centrale della Croce rossa italiana ha definito le rate di ammortamento di «assoluta competenza» dei comitati che hanno titolarità del mutuo, ma, «per facilitare l'iscrizione dei mutui nei bilanci», ha invitato a considerarle «come un anticipo fatto dal privato in nome e per conto dell'Ente pubblico, così da rendere i Comitati Locali/Provinciale Aps creditori, solo ed esclusivamente della quota capitale, nei confronti dell'ente pubblico. In tal modo potranno essere portati in detrazione e recupero la “quota interessi” delle rate di ammortamento in sede di dichiarazione dei redditi»;

   con nota datata 28 marzo 2019, comunicata in risposta al Comitato locale di Palazzolo sull'Oglio l'Esacri ha ammesso che, in assenza della proprietà del bene, «numerosi commercialisti» segnalano «difficoltà a redigere bilanci dei Comitati privati» e che «l'inserimento nelle uscite delle rate di ammortamento dei contratti di mutuo e di leasing e nelle entrate del recupero delle quote interessi» sarebbe una «soluzione meramente contabile»;

   le risposte non chiariscono se i comitati che provvedono all'ammortamento dei finanziamenti stipulati fino al 31 dicembre 2013 dalla Cri siano creditori per capitale versato dal 2014 a oggi –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo per risolvere il problema contabile relativo alle uscite per finanziamenti di beni non di proprietà derivante per comitati provinciali e locali dal riordino del 2012 della Croce rossa italiana.
(5-04377)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-04377

  In relazione all'interrogazione in riferimento, si ritiene possa necessario fornire, preliminarmente, alcuni elementi informativi atti a meglio comprendere il nuovo assetto organizzativo della Croce Rossa Italiana, previsto dalla riforma operata con il decreto legislativo n. 178/2012, mediante il quale si è proceduto ad avviare la privatizzazione di tale ente:
   la Croce Rossa Italiana (CRI), inizialmente definita dallo statuto come associazione dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 178/2012 è stata sottoposta ad un radicale processo di riorganizzazione e privatizzazione, che ha comportato la soppressione dell'ente pubblico e la creazione di un'associazione privata di interesse pubblico;
   in particolare, a decorrere dal 1o gennaio 2016, le funzioni istituzionali esercitate dalla preesistente Associazione Italiana della Croce Rossa (CRI) sono state trasferite alla nuova Associazione della Croce Rossa Italiana, mentre la CRI, sempre dal 1o gennaio 2016, ha assunto la denominazione di Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana (ESACRI), mantenendo la personalità giuridica di diritto pubblico, come ente non economico, sia pure non più associativo, con la finalità di concorrere temporaneamente allo sviluppo dell'Associazione privata (articoli 1 e 2 del decreto legislativo n. 178 del 2012). Quest'ultimo ente, a decorrere dal 1o gennaio 2018, è stato poi posto in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo n. 178 del 2012, come novellato dall'articolo 16 del decreto-legge n. 148 del 2017 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 172 del 2017;
   con particolare riguardo alle strutture locali, è stata, inoltre, prevista la privatizzazione, a decorrere dal 1o gennaio 2014, di tutti i comitati locali e provinciali, i quali, quindi, a partire da tale data, hanno assunto una propria soggettività giuridica, distinta da quella dell'Ente Strumentale (articolo 1-bis del decreto legislativo n. 178 del 2012);
   con riferimento poi alla gestione del patrimonio immobiliare della CRI l'articolo 6 del Decreto Interministeriale 16 aprile 2014, recante la «Riorganizzazione dell'Associazione della Croce Rossa Italiana», ha previsto che il patrimonio immobiliare della CRI, esistente al 31 dicembre 2013 e risultante dallo stato di consistenza patrimoniale e dall'inventario dei beni immobili di proprietà e di uso alla CRI, redatto ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 settembre 2012 n. 178, e successive modificazioni, rimanga, nella sua unicità, proprietà dell'ente pubblico e che, a decorrere dal 1o gennaio 2014, i Comitati locali provinciali subentrino nei contratti di locazione passiva e di comodato d'uso, già autorizzati dal Comitato centrale e stipulati in favore dei Comitati locali e provinciali, nonché nelle obbligazioni derivanti dalle rate di ammortamento dei contratti di mutuo e di leasing stipulati fino al 31 dicembre 2013 dalla CRI per le loro specifiche esigenze.

  Ciò premesso, in relazione alla specifica richiesta contenuta nell'interrogazione, occorre precisare che le indicazioni fornite dal Comitato centrale della CRI, con nota del 6 agosto 2015, non sono state condivise con il Ministero dell'economia e delle finanze e, pertanto, anche le perplessità evidenziate nel corpo dell'interrogazione in merito alle predette indicazioni sull'impostazione contabile non possono al momento trovare riscontro negli atti in possesso del Ministero stesso.
  La considerazione della mancata previa condivisione con il Ministero rileva anche per quanto riguarda lo specifico aspetto dei «detrazione e recupero della “quota interessi” delle rate di ammortamento [relativi ai mutui cui l'interrogazione si riferisce] in sede di dichiarazione dei redditi». Si rappresenta, infatti, che l'individuazione del corretto trattamento fiscale applicabile alla fattispecie dipende dalla verifica di alcune circostanze quali la soggettività fiscale assunta dai Comitati, l'attività dagli stessi svolta nonché i profili giuridici relativi all'attività alla quale si correla il mutuo, elementi che richiedono uno specifico approfondimento.
  Tutto ciò premesso, comunque, prendendo atto della segnalazione dell'onorevole interrogante sulla necessità di trovare una soluzione contabile al problema esposto, si valuterà di verificare, con specifici approfondimenti anche con il Ministero della salute, titolare della vigilanza sull'ente, la possibilità di fornire chiarimenti ed indicazioni applicative su base contabile.