Legislatura: 18Seduta di annuncio: 372 del 15/07/2020
Primo firmatario: BARATTO RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020 GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020 PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020 GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020 CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 15/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/07/2020 Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 16/07/2020 Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 16/07/2020 Resoconto BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 16/07/2020
SVOLTO IL 16/07/2020
CONCLUSO IL 16/07/2020
BARATTO, MARTINO, GIACOMONI, PORCHIETTO, GIACOMETTO e CATTANEO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il nostro Paese subisce, purtroppo, da anni il problema del cosiddetto «dumping fiscale»;
tale fenomeno consiste nel ribasso di aliquote e pressione fiscale da parte di uno Stato per attrarre contribuenti ed investitori da altri Stati, traendone guadagni sul fronte delle imposte dirette e sui consumi in loco. Si tratta di uno strumento fiscale largamente utilizzato da alcuni Stati membri dell'Unione europea come Irlanda, Lussemburgo, Olanda, i quali, attuando politiche fiscali aggressive, minano lo sviluppo e danneggiano gli altri Stati membri, incrinando il principio solidaristico cui si deve ispirare il comune spirito europeo;
il ricorso a strumenti di politica fiscale offensivi come il dumping hanno riflessi esiziali sui Paesi che assicurano pieno rispetto alle regole europee, ed ispirando la propria azione al principio di leale collaborazione tra Stati, sancito tra gli altri anche all'articolo 4 del Tue («trattato sull'Unione Europea»). I dati offerti dall'Antitrust stimano per l'Italia un danno secco in termini di riduzione delle entrate fiscali di circa 8, miliardi di dollari;
alla quantificazione dei danni diretti, causati dalla riduzione delle entrate fiscali, vanno aggiunti quelli indiretti le cui dimensioni sono difficilmente oggi quantificabili, ma se ne può avere un'idea dando conto del confronto tra i tassi di crescita del prodotto interno lordo nell'ultimo quinquennio di Irlanda (+ 60 per cento), Lussemburgo (+17 per cento), Olanda (+12 per cento) con quello del nostro Paese (+5 per cento);
un ulteriore gravoso impatto di questo fenomeno si è registrato con il trasferimento, dall'Italia ad alcuni di questi Paesi, della sede legale di alcuni importanti gruppi societari, taluni anche di significative dimensioni ed importanza strategica;
l'emergenza epidemiologica in corso ha causato e causa danni ingenti al tessuto imprenditoriale, al mercato interno italiano ed anche al mercato unico europeo; danni aggravati se non esasperati dal persistere di un fenomeno tanto odioso quanto iniquo, il quale configura senza dubbio una condotta integrante i caratteri della concorrenza sleale –:
quali iniziative normative e quali iniziative presso le competenti sedi europee, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo per assicurare la tutela degli interessi nazionali ed il rispetto dei principi di leale concorrenza e collaborazione nel mercato unico, in materia di «dumping fiscale».
(5-04364)