ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04356

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 372 del 15/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: SPENA MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 15/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 15/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 15/07/2020
Stato iter:
16/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/07/2020
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 16/07/2020
Resoconto SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/07/2020

SVOLTO IL 16/07/2020

CONCLUSO IL 16/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04356
presentato da
SPENA Maria
testo di
Mercoledì 15 luglio 2020, seduta n. 372

   SPENA e NEVI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   dal Durum Days 2020, l'evento che ogni anno chiama a confronto tutti gli attori della filiera del grano duro tenutosi a fine maggio 2020, è emerso che le scorte mondiali sono ai minimi degli ultimi dieci anni e, secondo le stime, saranno ancora in calo del 27 per cento anche nel corso della prossima campagna. Per il futuro prossimo del grano duro si prevedono, quindi, ancora prezzi in ulteriore ascesa sui mercati mondiali, dopo l'incremento registrato durante il lockdown, da 24 a 31 euro al quintale;

   secondo dati diffusi dall'Istat nel marzo 2020 le superfici a frumento duro potrebbero registrare, nel 2020, a livello nazionale, un incremento dello 0,5 per cento rispetto al 2019, di cui +2,3 per cento nelle regioni meridionali, il raccolto nazionale 2019 di frumento duro è stato inferiore ai 4 milioni di tonnellate, delle quali circa 3,5 destinate all'industria molitoria, rispetto ad un fabbisogno annuo superiore a 5,7 milioni di tonnellate. Mediamente, il grano duro importato rappresenta il 35 per cento del frumento trasformato dall'industria molitoria;

   secondo Confagricoltura Puglia i produttori regionali di grano duro registrano un calo di circa il 30 per cento rispetto alla media annua di 35 quintali per ettaro. Il calo è dovuto alle improvvise gelate di aprile e alla siccità che da mesi asseta il Foggiano, zona dove viene prodotta la maggior parte del grano italiano. Buona invece la qualità del prodotto, con un alto valore proteico;

   dalla stampa specializzata si apprende che da alcuni giorni importanti trader stanno scaricando nei porti pugliesi grano duro estero, quasi certamente di dubbia qualità in base al prezzo d'acquisto, per rivenderlo ai commercianti locali. Al momento della vendita, la relativa fattura, in molti casi, porta la seguente dicitura «grano duro naz.», laddove per «naz.» dovrebbe intendersi nazionalizzato. Correttezza vorrebbe che in fattura si indicasse: «grano duro d'importazione nazionalizzato»;

   non a caso, in un momento di crescita del prezzo del grano locale, anche per la scarsa disponibilità di prodotto dovuta alle avversità atmosferiche, è bastato il semplice arrivo di tali grani esteri per invertire la tendenza di mercato –:

   quali delucidazioni possa fornire il Ministro interrogato rispetto alle questioni esposte in premessa e se non ritenga opportuno allertare le autorità preposte al fine di intensificare i controlli di competenza, seguendo il percorso dei grani importati dall'estero, dal loro arrivo nei porti italiani fino alla loro trasformazione in pasta.
(5-04356)