ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 372 del 15/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 15/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 15/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04352
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 15 luglio 2020, seduta n. 372

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   su pressione delle associazioni ambientaliste, nel 2013 il Corpo forestale ha sequestrato 110Ha di una faggeta d'altofusto sul Monte Cervati, nel comune di Piaggine (SA), in una delle aree, naturalisticamente più importanti del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni (Pncvda) per il carattere monumentale degli alberi e la biodiversità;

   l'area sottoposta a sequestro, coincideva con le particelle forestali 49, 51, 55, 57 e 58 del Piano di assestamento forestale (Paf) del comune, che all'interrogante risulterebbe peraltro scaduto, e ricade in zona B1 «Riserva generale orientata» – ossia zona «...ad ambiti di elevato pregio naturalistico...» dove sono ammesse «.... azioni di governo a prevalenti fini protettivi.» – secondo la zonizzazione stabilita dal piano Parco, in vigore dal 2010;

   la faggeta sottoposta al taglio fa parte anche della «Rete Natura 2000», di cui alla direttiva europea «Habitat»;

   all'atto del sequestro risultavano già tagliati buona parte di alberi, su un totale di alcune migliaia di piante individuate dal progetto di taglio approvato dal comune di Piaggine con delibera n. 43 del 14 giugno 2012;

   incredibilmente, il Pncvda aveva rilasciato diversi pareri favorevoli o nulla osta al taglio, rispetto ai quali si rilevano diverse anomalie:

   i pareri erano per l'interrogante in contrasto con le norme attuative del Piano Parco in quanto si consentiva un taglio colturale rivelatosi poi con finalità produttive, considerato il numero elevato di tagli previsti in un'area sostanzialmente limitata;

   si riferivano a un Piano di assestamento forestale comunale che risulterebbe all'interrogante non più vigente in quanto sostituito dal piano del parco;

   demandavano la verifica della compatibilità del taglio con le norme del piano parco ad un parere espresso dai dipartimento Arboricoltura dell'università Federico II di Napoli, il quale ha considerato ancora valido il Paf che risulterebbe scaduto e non ha fornito a giudizio dell'interrogante, adeguata argomentazione per illustrare la conformità dell'intervento;

   si rileva inoltre che con l'autorizzazione in questione, a giudizio dell'interrogante, si violavano le disposizioni sull'autorizzazione paesaggistica, di cui agli articoli 143 e 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004 e quelle dell'articolo 14 del piano territoriale - paesistico dell'area «Cilento interno», che nella zona di «Protezione integrale» quale è quella in esame, vieta il taglio delle piante d'alto fusto;

   la stessa inoltre, per l'interrogante, violava le Linee guida per la gestione sostenibile delle risorse forestali nei parchi nazionali, dove si dice che: «... le faggete qualificano l'ambiente dei Parchi Nazionali per le loro valenze paesaggistiche, costituendo scenari privilegiati per il turismo e la ricreazione ...» e che «... andrebbero salvaguardate faggete ..., che presentano alberi d'altofusto vetusti e monumentali con sentenza 4 dicembre 2018 il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vallo della Lucania ha disposto il dissequestro del cantiere su tutte le particelle menzionate»;

   negli accessi agli atti proposto al Pncvda da Italia Nostra, (sezione Cilento Lucano - Incl), il parco a quanto risulta all'interrogante, avrebbe dichiarato valido il precedente nulla osta; quanto alla richiesta avanzata al comune di Piaggine di sapere se avesse inoltrato il nulla osta per il taglio di nuove particelle, questo avrebbe risposto di non aver prodotto nuovo Paf;

   nell'autunno del 2019 e nel gennaio 2020 sono state constatate nuove martellate su faggi d'altofusto, molti dei quali ubicati oltre la quota altimetrica di 1500 metri (limite oltre il quale non sono ammessi tagli) e sempre in zona B1 del piano del parco;

   avverso i nuovi tagli la sezione Italia Nostra di Cilento Lucano (Incl) ha presentato esposti alle autorità competenti –:

   quali iniziative urgenti intenda adottare il Governo, per quanto di competenza, per verificare come il Pncvda ottemperi al dovere di assicurare la tutela del patrimonio ambientale e della biodiversità all'interno del parco ed in particolare se il parco controlli la corrispondenza dei tagli in corso e di quelli già effettuati alle disposizioni sopra individuate e se intenda proporre il divieto assoluto di taglio delle piante oltre i 1500 metri sul livello del mare.
(5-04352)