ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04345

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 370 del 13/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 13/07/2020
Stato iter:
28/07/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/07/2020

RITIRATO IL 28/07/2020

CONCLUSO IL 28/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04345
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Lunedì 13 luglio 2020, seduta n. 370

   CARNEVALI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la Lombardia, con deliberazione di giunta regionale n. 3226 del 9 giugno 2020, ha approvato l'atto di indirizzo in ambito sociosanitario successivo alla «Fase 1» al fine di assicurare il progressivo ripristino di tutte le attività sociosanitarie nella massima sicurezza di utenti e operatori;

   come indicato dall'allegato A della deliberazione di giunta regionale 3226 per i pazienti in ingresso in residenza sanitaria assistenziale (Rsa) è prevista un'inchiesta volta ad escludere la presenza di sintomi sospetti per Covid-19, nonché la valutazione di poter effettuare un efficace isolamento domiciliare. Se l'utente è sospetto per Covid-19 e/o non è possibile l'isolamento viene ricoverato in strutture sanitarie, mentre in caso di negatività e di isolamento domiciliare fattibile si esegue sia il tampone che il test sierologico, prevedendo poi l'isolamento. In caso di esito sierologico negativo e tampone negativo si prolunga l'isolamento e si ripete il tampone dopo 14 giorni e qualora sia negativo si procede all'ingresso nella Rsa. Nel caso di sierologia negativa e tampone positivo si ricovera presso una struttura sanitaria; nel caso di sierologia positiva e tampone negativo si prolunga l'isolamento fiduciario e si ripete il tampone dopo 2 giorni. Se questo risulta negativo si procede all'ingresso nella unità di offerta (U.d.O.) residenziale, mentre se è positivo si ricovera in una struttura sanitaria. Infine, in caso di positività, si procede al ricovero;

   si tratta sicuramente di una procedura volta a garantire sicurezza, ma macchinosa e di difficile applicazione che mette in difficoltà non solo le famiglie che aspettano di ricoverare i propri cari ma anche il responsabile della struttura sociosanitaria indicato come garante di un isolamento domiciliare corretto difficilmente attuabile non essendo sotto il suo diretto controllo;

   tali linee, di fatto, impediscono secondo l'interrogante una ripresa sostenibile sia per le famiglie che per le Rsa agli ingressi controllati, poiché ogni Rsa, solo dopo l'approvazione da parte dell'Ats del suo Piano organizzativo gestionale, che declini le linee guida regionali, può sbloccare i nuovi ingressi che però devono corrispondere a 1/3 dei posti liberi ogni 14 giorni, con la conseguenza che, non solo l'attesa per i familiari si allunga ancora (nella bergamasca sono circa 1.500 le persone in attesa di ricovero, di cui almeno 150 in condizioni di fragilità), ma anche che le stesse Rsa si trovano in gravi difficoltà economiche per i mancati introiti delle rette, con conseguenti contraccolpi sulla tenuta occupazionale; altre regioni, che pur hanno avuto un'alta incidenza pandemica come il Piemonte o il Veneto, hanno adottato, per la sicurezza dei propri pazienti che entrano nelle Rsa, indicazioni incisive ma sicuramente più lineari e meno gravose;

   in particolare, il Piemonte per i nuovi inserimenti in struttura prevede il tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti e il successivo isolamento di 14 giorni all'interno della struttura, al termine del quale si passa alla degenza ordinaria dopo un ulteriore tampone negativo, mentre, nel caso del Veneto, i nuovi accessi sono possibili solo nelle strutture che possono garantire una netta separazione degli spazi nel caso sopravvengano nuovi contagi e, prima di accogliere un nuovo ospite che proviene da casa questo deve affrontare un periodo di isolamento nella struttura di 14 giorni e tampone nasofaringeo prima e dopo la quarantena –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle linee guida della Lombardia e se disponga di elementi, da un punto di vista scientifico ed infettivologico, circa la relativa sostenibilità, in particolare per ciò che riguarda l'isolamento domiciliare prima del ricovero presso la struttura residenziale;

   se non ritenga necessario adottare iniziative di competenza affinché si faccia chiarezza su quali siano le procedure standard di sicurezza per l'accesso di nuovi pazienti all'interno delle Rsa.
(5-04345)