ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04333

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 369 del 09/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIVIANI LORENZO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 09/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/07/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/07/2020

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04333
presentato da
VIVIANI Lorenzo
testo di
Giovedì 9 luglio 2020, seduta n. 369

   VIVIANI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   sulla base della Strategia energetica nazionale 2017 (Sen), che fissa l'obiettivo della decarbonizzazione del settore elettrico attraverso il phase out del parco di generazione elettrica a carbone entro il 2025, Enel ha presentato un piano per l'Italia basato su fonti rinnovabili, sistemi di accumulo di energia e impianti a gas, necessari per assicurare l'affidabilità del sistema elettrico nazionale;

   in tale contesto, ai fini della decarbonizzazione del settore, Enel ha previsto la dismissione della capacità installata a carbone a La Spezia;

   in data 15 maggio 2019, è stata presentata istanza al Ministero dello sviluppo economico di richieste di autorizzazione unica; il procedimento è stato avviato dal Ministero dello sviluppo economico in data 28 maggio 2019;

   all'interno del procedimento viene acquisito il parere di valutazione di impatto ambientale, propedeutico al prosieguo del procedimento amministrativo e, a tal fine, il progetto è stato presentato inizialmente al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale (Via), ottenendo un parere negativo all'esclusione dalla Via, a gennaio 2020, con determina di assoggettamento alla procedura di Via del 13 marzo 2020;

   in data 19 marzo 2020, Enel ha depositato istanza di Via al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il procedimento è stato avviato formalmente il 15 maggio 2020; la fase di consultazione pubblica si conclude il 14 luglio 2020;

   Enel sembra intenzionata non alla semplice dismissione dell'impianto a carbone sul territorio di La Spezia ma alla riconversione dell'impianto ad una centrale a gas –:

   quali siano i tempi che il Ministro prevede per la conclusione del procedimento di Via e la dismissione della centrale a carbone di La Spezia e se non ritenga opportuno disporre un'inchiesta pubblica, prevista dalla normativa vigente, per meglio valutare i potenziali impatti di un'eventuale nuova centrale a gas attraverso la consultazione dei cittadini interessati a vantaggio e a tutela dell'ambiente e della salute pubblica.
(5-04333)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04333

  Con riferimento alle questioni poste, si rappresenta, in via preliminare, che il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC), in continuità con la Strategia energetica Nazionale del 2017, prevede, tra i propri obiettivi, il phase-out della produzione elettrica da carbone entro il 2025. Attualmente, in Italia risultano in esercizio 8 centrali termoelettriche a carbone, per una potenza complessiva di oltre 7.000 MW, generalmente situate in area a spiccata vocazione industriale.
  Il Piano esplicita che il phase-out avvenga garantendo la sicurezza del sistema elettrico nazionale. La valutazione delle condizioni tecniche, delle opere infrastrutturali e delle ricadute occupazionali dei singoli siti o impianti sono affrontate in appositi «tavoli» (distinti per zone di mercato elettrico), coinvolgendo operatori, Enti locali, Terna, parti sociali e associazioni ambientaliste e di categoria. Questi tavoli si tengono presso il Ministero dello sviluppo economico.
  Per garantire la copertura del fabbisogno elettrico e il mantenimento dei livelli di adeguatezza del sistema, il phase-out è abbinato alla realizzazione di nuova capacità di generazione alimentata a gas. Ciò significa che si procede ad una parziale «riconversione» che accompagna la transizione energetica, senza determinare uno sviluppo significativo delle infrastrutture: le opere di rete necessarie sono in larga parte già comprese nel Piano di Sviluppo 2018 di Terna sottoposto a procedura di VAS da parte del Ministero dell'ambiente.
  Per quanto concerne il caso specifico, la centrale di La Spezia, di proprietà di Enel S.p.a., è stata costruita negli anni sessanta con quattro unità a carbone. L'unità n. 4 è stata messa fuori servizio nel 1999, mentre i gruppi n. 1 e n. 2 sono stati messi fuori servizio nel 2016. Allo stato attuale è dunque in esercizio la sola unità n. 3 alimentata a carbone.
  Sul piano delle autorizzazioni, si fa presente che la Conferenza di Servizi del 29 ottobre 2019, convocata dal Ministero dello sviluppo economico, si è espressa favorevolmente in merito al Riesame con valenza di rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale alle condizioni di cui al Parere Istruttorio Conclusivo reso dalla Commissione IPPC che, nella parte prescrittiva prevede, al punto 6) «L'unità SP3 dovrà essere fermata definitivamente entro il 2021, fermo restando l'acquisizione delle dovute autorizzazioni ambientali ed industriali». Coerentemente con tale prescrizione per il gruppo SP3 il Gestore ha presentato in data 30 dicembre 2019 il piano di dismissione, il cui procedimento è attualmente in corso.
  Per quanto attiene, invece, alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, sul progetto di riconversione in argomento è stata avviata la procedura di VIA ordinaria.
  Più in particolare, si rappresenta che, a seguito del parere negativo di esclusione VIA del 31 gennaio 2020 da parte della Commissione VIA, il Ministero dell'ambiente ha notificato ad ENEL, in data 11 marzo 2020, il provvedimento negativo di esclusione.
  Successivamente, in data 19 marzo, l'ENEL ha presentato, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006, un'istanza di valutazione dell'impatto ambientale.
  Il procedimento di VIA è stato avviato dal Ministero in data 15 maggio 2020 e, come previsto dalla normativa vigente, è stata regolarmente espletata anche la fase della consultazione pubblica, conclusasi il 14 luglio 2020. A seguito della suddetta fase, ENEL ha provveduto ad acquisire tutte le controdeduzioni alle osservazioni complessivamente pervenute. Si evidenzia che, tra le varie osservazioni presentate nel corso della consultazione pubblica, vi sono anche quelle della Regione Liguria che ha rappresentato la necessità di alcuni approfondimenti. In particolare, la Regione ha manifestato la necessità che il Proponente predisponga una Valutazione di Impatto Sanitario, come previsto dall'articolo 23, comma 2, del decreto legislativo n. 152 del 2006, in conformità alle linee guida adottate con decreto del Ministro della salute del 27 marzo 2019. Gli approfondimenti sulle ricadute sanitarie e ambientali dell'impianto sono ad oggi in valutazione nella medesima procedura.
  L'istruttoria tecnica da parte della Commissione VIA è ancora in corso e al termine della stessa la Commissione esprimerà un parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto. Solo a valle dell'acquisizione di tale parere e del concerto del Ministero per i beni e le attività culturali è per il turismo sarà dunque possibile formulare una proposta di decreto da sottoporre alla firma dei Ministri dell'ambiente e dei beni culturali.
  Si rammenta, per completezza di informazioni che la Camera dei deputati il 10 dicembre 2019 nel corso dell'approvazione del Decreto Clima ha approvato all'unanimità un ordine del giorno accolto dal Governo che chiede l'impegno del Governo stesso a garantire il rispetto del termine relativo allo stop all'utilizzo del carbone quale fonte di approvvigionamento energetico per la Centrale di La Spezia, previsto per gennaio 2021 e a dismetter per quella data, la Centrale, evitando quindi anche una eventuale riconversione a gas.
  Fermo restando quanto fin qui esposto, si rassicura che il Ministero dell'ambiente continuerà a svolgere le proprie attività di competenza, mantenendo un alto livello di attenzione nel seguire la procedura in argomento.