ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04326

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZANGRILLO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 08/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/07/2020
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/07/2020
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 08/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
09/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/07/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 09/07/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/07/2020

SVOLTO IL 09/07/2020

CONCLUSO IL 09/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04326
presentato da
ZANGRILLO Paolo
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   ZANGRILLO, POLVERINI, CANNATELLI e MUSELLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   gli ultimi dati pubblicati dall'Istat in materia di occupazione presentano uno scenario estremamente preoccupante;

   a maggio 2020 si registrano 84.000 occupati in meno, dei quali 79.000 riguardano rapporti di lavoro con contratto a termine;

   i dati relativi al trimestre marzo-maggio 2020 segnano una riduzione dell'occupazione pari a -381.000 unità. Anche in questo caso la quota maggioritaria di posti di lavoro persi riguarda quelli con contratto a termine che hanno segnato un crollo pari a 318.000 unità in meno;

   il tasso di occupazione è in calo al 57,6 per cento (-0,2 per cento su aprile), il tasso di disoccupazione risale al 7,8 per cento (+1/2 per cento) e, tra i giovani balza al 23,5 per cento (+2 per cento), il tasso di inattività si attesta al 37,3 per cento (-0,6 per cento);

   in Italia la crisi conseguente al COVID-19 produce effetti maggiormente negativi sul mercato del lavoro rispetto al resto d'Europa. Eurostat segnala che il tasso di disoccupazione a maggio è al 7,4 per cento nell'eurozona (dal 7,3 per cento di aprile) e al 6,7 per cento nell'Unione europea a 27 (dal 6,6 per cento di aprile). Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile è al 15,7 per cento nell'Unione europea e al 16 per cento nella zona euro (ad aprile era, rispettivamente, al 15,4 per cento e al 15,7 per cento), l'Italia si colloca nelle ultime posizioni;

   la Commissione europea stima inoltre una riduzione del prodotto interno lordo per il 2020 pari a -11,2 per cento);

   un trend negativo, purtroppo ampiamente prevedibile e che gli interroganti avevano annunciato con l'atto di sindacato n. 5-03903, chiedendo al Governo, tra l'altro, se intendesse prevedere deroghe, temporalmente circoscritte al superamento dell'emergenza, alla normativa vigente in materia di contratti di lavoro a tempo determinato;

   il Governo rispose che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali era impegnato in prima linea nella tutela degli interessi dei lavoratori italiani e in particolar modo di quelli più vulnerabili e che la normativa vigente non precludeva il rinnovo dei contratti a tempo determinato;

   al di là degli annunci, tale impostazione «fideistica» è stata confermata anche con l'articolo 93 del decreto-legge n. 34 del 2020 –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo, alla luce del dati che «bocciano» la linea seguita finora, al fine di tutelare concretamente l'occupazione ed in particolare i rapporti di lavoro con contratto a termine e se non intenda adottare iniziative per prevedere deroghe, anche temporalmente circoscritte, alla medesima normativa, con particolare riferimento alla durata dei contratti e alle causali.
(5-04326)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04326

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante chiede chiarimenti in merito alle iniziative che il Governo intende assumere per tutelare l'occupazione ed in particolare i rapporti di lavoro con contratto a termine, e se nello specifico sono previste proroghe, anche temporalmente circoscritte, alla normativa di settore.
  Mi preme innanzitutto evidenziare che, pur condividendo le preoccupazioni espresse con l'interrogazione in questione, vi è da dire che nelle ultime settimane i dati disponibili sull'andamento dell'economia mondiale, compresa quella italiana, fanno registrare i primi segnali di ripresa dell'attività produttiva, legati al progressivo superamento del lockdown.
  Anche gli indicatori congiunturali italiani di maggio, infatti, catturano i primi segni di ripresa dei ritmi produttivi dopo le marcate contrazioni registrate a marzo e aprile. A maggio, rispetto ad aprile, sono aumentate le esportazioni extra-Ue mentre a giugno il miglioramento della fiducia appare generalizzato tra i settori economici.
  Sul fronte dell'occupazione, se è vero che anche a maggio continua la diminuzione dell'occupazione, tale calo avviene però a ritmo meno sostenuto, mentre torna a crescere il numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un marcato calo dell'inattività. Dopo due mesi di decisa diminuzione, aumenta anche il numero di ore lavorate pro capite.
  Tali dati sono il frutto dell'impegno profuso dal Governo che, sin dall'inizio della situazione emergenziale determinata da COVID-19, si è mosso con grande determinazione per salvaguardare, in generale, i preesistenti livelli occupazionali, e tutelare in particolare tutte le forme di lavoro più esposte agli effetti della crisi ingenerata dall'emergenza epidemiologica.
  Ciò ha portato all'adozione di misure specifiche anche a tutela dei contratti di lavoro a tempo determinato e dei lavoratori stagionali, dando la possibilità ai datori di lavoro che accedono agli ammortizzatori sociali, di rinnovare o prorogare i contratti.
  Su tale direttrice è intervenuto il decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, ed il successivo decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, in fase di conversione, ove come noto si prevede, all'articolo 93, che il termine dei contratti di lavoro a tempo determinato, anche in regime di somministrazione, sia prorogato di una durata pari al periodo di sospensione dell'attività lavorativa, prestata in forza dei medesimi contratti, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Confermo dunque, anche in questa occasione, che è massimo l'impegno dell'Amministrazione che rappresento sulle delicate questioni di cui trattiamo, e che tutto il Governo è attento ai temi che gli onorevoli interroganti hanno sollecitato.